Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
Rispondo a Micheletti: i politici non si sono accorti del crescente malumore
Non è giusto dire che tutte le opinioni espresse concordano perché ci sono alcune diversità che sembrano sfumature ma che sono sostanziali. Io ho scritto che non credo nelle liste civiche e che credo nel ruolo dei partiti. Ho detto però che, stante l’esperienza degli anni passati, e non per preconcetto, credo che i partiti abbiano perso il polso di quelle che sono le esigenze della società, che vogliono rappresentare, e quindi sarebbe opportuno che non si trincerassero dietro il loro ruolo esclusivo, ma che fossero disponibili a confrontarsi con i loro elettori per essere aiutati a compiere delle scelte migliori. Il confronto è sempre stata l’anima della democrazia finché qualcuno non ha cominciato ad impossessarsi delle istituzioni ed a considerarle come proprietà personali, con le conseguenze catastrofiche che oggi sono sotto gli occhi di tutti, a meno che non vogliamo ostinarci a dire, come fa il nostro presidente del consiglio, che tanta scuola ha fatto anche all’interno del centro sinistra, che tutto va bene anche quando la nazione va in sfacelo. Ma il confronto deve essere vero e non simulato, come nelle famose primarie di coalizione, che sono una presa di giro sia per gli elettori che per i partiti minori che compongono la coalizione stessa. Il candidato unico del pd viene scelto all’interno delle segrete stanze e secondo logiche che non è dato di conoscere ai poveri sudditi, i quali devono solo votarlo senza rompere tanto. Dopodiché viene detto agli alleati di presentare i propri candidati che si troveranno a gareggiare uno contro cento. Questa è la concezione massima di confronto democratico che oggi va per la maggiore.
In quanto alla rivendicazione di correttezza dell’operato svolto da parte di Andrea Micheletti, non si può che prenderne atto anche se qualche dubbio può venire. Infatti, avendo detto di essere stato presente all’interno della società del suo paese, si dovrebbe essere accorto dei malumori che l’operato dei partiti e dell’amministrazione comunale suscitava in molti ambienti, oppure si sbagliano tutti coloro, e non sono pochi, che li sottolineano? E se se ne è accorto perché non lo ha evidenziato, in sede di riunione di gruppo consiliare, mettendo in atto tutte quelle azioni, che un consigliere comunale di maggioranza ha a disposizione, per provare a risolverli, perlomeno in parte? Se lo ha fatto non se ne è avuto notizia.
Il dibattito, che io reputo molto costruttivo, che si sta svolgendo in questo blog dimostra quanta voglia ci sia di far sentire la propria voce e il fatto che questo avvenga in un blog dimostra ancora di più il fallimento della politica partecipata che ormai non mette più a disposizione dei cittadini gli spazi per il confronto. Quante occasioni di dibattito pubblico hanno creato a Chiusi i partiti negli ultimi dieci anni al di fuori delle campagne elettorali? Non ci si è sentiti in dovere nemmeno di comunicare pubblicamente, a voce, le motivazioni delle dimissioni del sindaco. Poi però non versiamo lacrime di coccodrillo se il centro destra governerà in Italia per i prossimi cento anni e se la maggioranza dei giovani non parteciperà più alla vita politica e non andrà nemmeno a votare. Chi è causa del suo male, pianga se stesso. Il fatto è che a piangere non sono i nostri dirigenti, mi riferisco naturalmente a quelli di alto livello, che in ogni caso la loro ben remunerata poltrona riescono con ogni mezzo a conservarla, ma coloro che non arrivano più alla fine del mese e che sono in notevole crescita anche a Chiusi e non solo per la cattiva amministrazione nazionale, ma anche perché si potrebbe provare a fare qualcosa a livello locale ma non la si fa.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo Scattoni il 30 ottobre 2010 alle 14:07, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Ora anche dire “è una brava persona” è diventato un insulto? Certo, Giglioni un po’ distratto in questi anni lo è stato perché non lo ho mai sentito dire una parola “contromano” rispetto al verbo del capo. E siccome reputo Giglioni una brava persona e non un coglione, immagino che ne avrebbe avuta da dire, anche lui, qalche cosetta sulle cose fatte male o sulle trombonate propinateci da Chiusiinforma. Però, ribadisco: è un po’ distratto. Per esempio, perché primapagina non è stata invitata e non ha ricevuto alcuna comunicazione circa l’incontro del 5 novembre sul questionario Pd? Si è dimenticato? E comunque visto che interviene volentoeri, perché non risponde a tute le sollecitazioni (anche quelle a mezzo stampa cartacea) e nel merito, invece di arrabbiarsi per gli insulti che tali non sono? Questo è l’atteggiamento di Berlusconi che ogni volta che viene pizzicato dà la colpa ai giudici comunisti, ai giornalisti comunisti, alla sinistra piazzaiola ecc… Su primapagina del 17 settembre pubblicammo un elenco di una decina di punti programmatici su cui secondo noi era importante discutere. Perché Giglioni e il Pd non cominciano a risponedere a quelli? D’altra parte è lui che rappresenta il partito di maggioranza, il partito che è l’ossatura dell’amministrazione uscente. A chi dovremmo chiedere risposte, al farmacista?
circa 14 anni fa
Condivido in pieno l’approccio di Storelli. Spesso il giudizio e la critica si confondono ma è molto diverso criticare il “governo ladro” o esercitare il legittimo libero arbitrio per confrontarsi su problemi e fatti reali. La critica, poi, è connaturata a certe professioni. Il cantante, sia una popstar o il volenteroso vocalist di un’orchestra danzante, mette in conto ad ogni esibizione fischi e pernacchie oltre che applausi. Chi è posto al di sopra degli altri, sia per capacità o per gerarchia, è esposto alle critiche. Questo oltre che inevitabile è anche giusto.
Humphrey Bogart direbbe….É la stampa bellezza….
circa 14 anni fa
Come sarebbe bello tornare al modo di dibattere di una volta. Quando chi era criticato faceva sfoggio di self control iniziando in suo intervento con un formale: “ringrazio il compagno per la domanda……” Bei tempi! Adesso il sinonimo di critica sembra divenuto “attacco”. proviamo a smettere di sentirci attaccati, e sentiamoci invece parte di un dibattito costruttivo, e ringraziamo veramente i compagni che ci pongono un critica. é vero i tempi sono più difficilmente leggibili, non si capisce bene dove sia il cattivo. Ma, personalmente, vorrei illudermi di partecipare ad un dibattito tra compagni, per cercare tutti insieme di ostacolare l’avanzata di questo fascismo mascherato da efficienza che sta imperando. Scusate lo sfogo.
la ripetizione della parola compagni non era un errore grammaticale
circa 14 anni fa
credo che il dibattito su chiusinews sia stata la vera e unica novità di questi sonnacchiosi mesi in cui chi ha in ostaggio le istituzioni locali ha giocato a fare melina o orecchi da mercante.
da poveri malati di necessità di spazi e occasioni di dibattito, da ostinati che non si sono ancora rassegnati a spegnere il cervello e non disturbare il conducente abbiamo tenuto duro e adesso forse, almeno io mi sento così, siamo anche più fiduciosi che le nostre non erano ragioni poi così deboli, e che soprattutto non abbiamo prodotto solo chiacchiere ma profondi argomenti di discussione.
non mi piace continuare a polemizzare con giglioni però se paolo comincia a sentirsi un utile idiota o crede che gli altri comincino a considerarlo così si dia una svegliata, si guardi intorno e chieda a qualcuno dei suoi amici di difendersi da solo perchè a voler continuare a fare lui il difensore d’ufficio rischia di assomigliare sempre più ai famosi musicisti del titanic che più la nave andava giù e più forte suonavano
circa 14 anni fa
Quando parlo di insulti camuffati da analisi politiche, mi riferisco agli articoli del Lorenzoni che non salva nessuno, per esempio al sottoscritto molto spesso dice ” Il Giglioni è in buona fede..è una brava persona … il buon Giglioni … il povero Giglioni …però era un pò distratto, come Scajola e che in tutti questi anni non si è accorto di quello che faceva Ceccobao”, in buona sostanza un utile idiota. Molto spesso alcuni dei partecipanti a questo blog lo sottointendono. E non dite che sono permaloso od insofferente, sono solo una persona che vorrebbe confrontarsi senza i pregiudizi degli altri. Lo dico alla Duchini, perchè nella vicenda dell’articolo della Nazione, ho detto ad altra sostenitrice della vostra , campagna, con cui sono legato da una amicizia lunga e forte che ho sbagliato io personalmente, quindi vedi bene che so prendere le mie responsabilità ! Se volete che entri nel merito del programma, lo posso fare a titolo personale, non in nome e per conto del PD di Chiusi se prima non mi sono confrontato con gli altri membri del PD, quella esigua minoranza di cui tanto si favoleggia ! Poi Duchini prima di fare il processo alle intenzioni,aspetterei un attimo (vedi le colate di cemento da qualche parte del nostro territorio). Caro Miccichè, non so ballare e quindi i giri di valzer con te, non li faccio, anche perchè non sei assolutamente il mio tipo, preferisco imparare a ballare con una donna. Infine al mitico “Cioncoloni” dico siamo qui confrontiamoci, se qualcuno fa già la campagna personale, rispopndo : Il partito ancora non ha deciso, abbiamo un percorso democratico da costruire e da seguire, di cui io sarò felice di esserne uno dei garanti e dei tutori. Comunque vi aspettiamo noi trinariciuti il 5 Novembre alle 21,15 alla Saletta del Teatro.
circa 14 anni fa
Si Anna, confermo la pessima abitudine di non rispondere. In questi anni ho inviato decine di email con foto riguardo la stazione ecologica di Piazza Garibaldi e i suoi problemi.
Ho segnalato la necessità di fare una campagna informativa ai cittadini, perchè molti semplicemente molti non sanno alcune cose e comunque di sensibilizzazione al problema; ho persino dato la mia disponibilità a realizzare questa campagna informativa gratis – visto le mie competenze – ma nessuno mi ha risposto. Lo ha fatto Siena Ambiente (per la sua quota di competenza), più tardi nel tempo il Comandante dei Vigili (per la sua quota di responsabilità “repressiva”) ma mai nessuno dagli altri indirizzi dell’Amministrazione a cui avevo scritto.
Una Post scriptum sull’intervento di Paolo Giglioni – che spero non abbia voglia di cominciare un altro giro di valzer con me – e che quindi formulo sottovoce.
Quando sostiene che ci sono “…. nelle tribune mediatiche insulti camuffati da analisi politiche …” forse si riferisce, tra le altre, anche ad affermazioni come la mia per cui “bisogna distruggerli gli eco-mostri prima di poter ricostruire”
Io mi rendo conto che con queste affermazioni si rischia di trasudare qualunquismo ma io, come ho ribadito più volte, credo nella funzione dei partiti e penso che sia nell’interesse di tutti lavorare ad una riattivazione del sistema anche attraverso provocazioni verbali ed iperbole.
Ma quando il sindaco Pd di Firenze dice testualmente, relativamente ai dirigenti del suo partito: “Non faccio distinzioni tra D’Alema, Veltroni, Bersani… Basta. E’ il momento della rottamazione. Senza incentivi”.
E come se non bastasse aggiunge: “Ma li vedete? Berlusconi ha fallito e noi stiamo a giocare ancora con le formule, le alchimie delle alleanze: un cerchio, due cerchi, nuovo Ulivo, vecchio Ulivo… I nostri iscritti, i simpatizzanti, i tanti delusi che aspetterebbero solo una parola chiara per tornare a impegnarsi, assistono sgomenti ad un imbarazzante Truman show. Pensando: ma quando si sveglieranno dall’anestesia?”.
Ma allora anche Renzi e i molti altri meno importanti di lui che hanno parlato con questi toni lanciano “…insulti camuffati da analisi politiche nelle tribune mediatiche…”? Forse un problema reale c’è ed è il caso di ammetterlo e lavorare con impegno per risolverlo.
Allora – please – concentriamoci sui temi che devono stare a cuore a tutti e, tanto per cominciare, cerchiamo di dare risposta alle domande che pone Paolo Scattoni e al quale suggerisco, avendo una competenza territoriale maggiore della mia, di scriverne 10, in stile La Repubblica – o meglio Res Publica – da porre periodicamente ai partiti e ai candidati all’Amministrazione entrante.
Qualcuno è in grado di rispondere a queste domande oppure al cittadino non è dato di sapere? Farlo sarebbe un bel segno di disgelo.
circa 14 anni fa
Mi sembra alquanto singolare scambiare per insulti quelli che vogliono essere solo dei contributi costruttivi ad un dibattito che si è aperto sul futuro del nostro paese, al quale tutti teniamo, iscritti e non iscritti al partito. Non mi meraviglia nemmeno che certi atteggiamenti non siano cambiati, atteggiamenti che portano a vedere il “nemico” da combattere e da screditare in chiunque osi mettere in discussione il “verbo” sacro e indiscutibile. Tutto quello che si dice viene frainteso, aggiungendo a piacere aggettivi e sostantivi che cambiano sostanzialmente il significato dei contenuti. Non so se per assecondare la strategia del discredito o perché non si vuole cercare di capire, analizzando correttamente le parole, come sarebbe sufficiente fare, quello che effettivamente viene detto. Nei momenti topici viene sempre tirata fuori la contrapposizione tra partiti e società civile, che non esiste, perché tutti siamo partiti e tutti siamo società civile e tutti vogliamo la stessa cosa, il bene del nostro paese. E allora perché non lo cerchiamo insieme invece di rifugiarci in inutili contrapposizioni che non hanno mai portato e mai porteranno a niente di positivo? Il percorso democratico da costruire con i cittadini non viene messo in discussione dai cittadini stessi ma da coloro che, all’interno del partito, come ho già detto in un altro intervento, vanno già in giro a cercare consensi personali.
circa 14 anni fa
Paolo, prima di tutto vorrei sgombrare il campo da un possibile fraintendimento. Quando affermi che ci sarebbero “…. nelle tribune mediatiche insulti camuffati da analisi politiche …” spero che tu non ti riferisca a Chiusinews. Perché se così fosse ti pregherei di segnalarmele, essendo io con Luciano Fiorani, responsabile del controllo della rispondenza dei messaggi ai limiti che ci siamo dati, essendo il principale dei quali la buona educazione. Le critiche, anche dure, non sono però insulti. Sono legittime, anzi una utile risorsa per la democrazia.
Quello che non condivido della tua analisi è questa atmosfera da “stato d’assedio” che la caratterizza.
Io, ad esempio, da Micheletti, così come da tutti i consiglieri, mi piacerebbe sapere su come si collocano su temi controversi quali ad esempio i ventilati sviluppi commerciali e produttivi a Querce al pino, la riutilizzazione dell’ex centro carni, sull’utilità e il peso finanziario dello stadio di Pania, sulla futura utilizzazione del campo sportivo. Molti altri se possono rintracciare in Chiusinews. C’è poi la vecchia questione di un piano strutturale in ritardo di 12 anni.
Forse lasciare senza una soddisfacente risposta tali questioni per troppo tempo è alla base del crescente malumore di cui parla Cioncoloni.
circa 14 anni fa
Certo la contrapposizione tra una società civile tutta buona e amministratori e politici tutti cattivi non è credibile. Bisogna però osservare onestamente che la concentrazione dei poco di buono tra i politici è assai maggiore. In parlamento si supera la percentuale di Scampia, che è tra i quartieri a più alta concentrazione di malavita del Paese. Questo è un fatto, non è un giudizio! Poi ognuno faccia le sue considerazioni. A Chiusi non siamo a questi livelli, ma carrieristi e lingue biforcute non ce li facciamo mancare.
Il Comitato contro le case nel campo sportivo, di cui faccio parte ha chiesto all’Amministrazione comunale un confronto pubblico con tanto di lettere protocollate. Ci siamo dovuti organizzare un’assemblea pubblica perchè l’Amministrazione non si è degnata di rispondere in nessuna maniera alle sollecitazioni del Comitato. All’assemblea sono poi intervenuti Scaramelli Giglioni e Micheletti. I primi due, nel frattempo, si erano premuniti di rilasciare in un’intervista a La Nazione, precedente all’assemblea, giudizi pesanti sugli scopi della stessa. Dissero (lo Scaramelli e il Giglioni) nell’intervista, che si trattava solo di una iniziativa strumentale in funzione di una lista civica. Di questi giudizi, espressi prima dello svolgimento dell’assemblea, non ci fu traccia nei toni concilianti tenuti di fronte agli intervenuti. Questo fatto mi ha convinto che queste persone hanno, come minimo, una strana idea del confronto.
circa 14 anni fa
Questa rappresentazione, in cui da una parte c’è la società civile e dall’altra amministratori locali sordi che non ascoltano è una idea tutta manichea, fatta di buoni e di cattivi, che serve a chi può continuare a nascondersi dietro i fatti. Qui non si tratta di dire che tutto è stato fatto bene, che stiamo nel giardino dell’eden, assolutamente no ! Neanche però affermare che un percorso democratico da costruire con i cittadini, preveda una canossa continua dei dirigenti dei partiti, nella fattispecie del PD locale, non è simil vero. Neanche vedere scritto nei cosiddetti giornali indipendenti o nelle tribune mediatiche insulti camuffati da analisi politiche, a mio modestissimo parere non è giusto.
Il 3% della società civile, rappresentato dagli iscritti del PD di Chiusi secondo il calcolo del Cioncoloni e conseguentemente considerati irrilevanti ed inutili dallo stesso, sicuramente saranno consultati come è giusto che sia. Qui non ci sono furbi od utili idioti, bensì persone che amano confrontarsi e che dell’impegno civile fanno una delle ragioni della propria esistenza. Un quesito vorrei farlo al Cioncoloni, in un precedente suo intervento su questo blog, diceva che non si poteva fare un’analisi tutta in nero della passata amministrazione, era sbagliato, poi al Micheletti Andrea chiede perchè non si è accorto dei malumori che c’erano nella società. Delle due, una : che giudizio dà realmente dell’attività della passata amministrazione. E’ giusto che un giovane pieno di entusiasmo come il Micheletti Andrea debba essere così interrogato ?
circa 14 anni fa
La dettagliata analisi di Cioncoloni sullo stato della politica locale è indiscutibile e da me assolutamente condivisa. Ora c’è da capire quello che è più opportuno fare come società civile per ricreare le condizioni per un dissequestro delle istituzioni locali. Cioncoloni dice di non credere alle liste civiche. Cosa sono e come spesso vanno a finire le liste civiche lo ha detto chiaramente Miccichè in un commento a “Lorenzoni: ci vuole un sindaco di sinistra”. Però non si può ragionare in astratto.
A Chiusi se i partiti per come si sono ridotti, non vogliono e non possono riattivare una normale dialettica democratica nelle istituzioni e nella società civile c’è da cominciare a fare quello che dice Cioncoloni: confronti pubblici con tutti. Si vedrà lì, se ci sono le condizioni per un vero cambiamento o se sarà più utile un lista civica.