di Luciano Fiorani

La frenetica giornata vissuta ieri sul blog scandita da tanti messaggi e colpi di scena è stata la naturale conseguenza di quanto veniva montando da tempo. L’incauto comunicato distribuito da Marrucci ha fatto da motivo scatenante, ma la questione vera è quella sollevata dalla stringata presa di posizione di Gisella Zazzaretta.

Siamo in piena campagna elettorale e il Partito Democratico, dopo essersi preso tutto il tempo possibile si è presentato ai cittadini in una assemblea pubblica senza una posizione definita sulle principali questioni: il programma, le candidature, le primarie. Era evidente che silenzi e titubanze nascondessero in realtà divisioni e divergenze serie. Ma il maggior partito cittadino ha creduto di poter nascondere lo stato dei fatti invece di fare un’operazione di verità. Atto che suo malgrado è avvenuto pubblicamente su questo blog. La vergogna non è che ci siano posizioni differenti, è che si cerchi di nasconderle.

Il Pd è pieno di gente seria e preparata ma fa fatica a rapportarsi con il comune sentire della città non tanto perchè è alle prese con lotte e contrasti interni (tutt’altro che fisiologici) ma perchè non riesce a fare i conti con l’era Ceccobao. Un’era ormai chiusa e che non suscita nel paese particolari rimpianti. Se il Pd, o la sua parte migliore come si usa dire, non trova il coraggio di offrirsi al paese come grande risorsa disponibile al cambiamento forse riuscirà a portare uno dei due duellanti alla carica di sindaco ma avrà fatto un grave danno alla città.

Se permangono le condizioni attuali non penso che la così detta società civile possa essere interessata a farsi coinvolgere in beghe personalistiche di corto respiro. Se invece si apre una fase nuova in cui si può liberamente discutere di programmi e di candidati altri allora credo che tutti, dai partiti potenziali alleati ai comuni cittadini, saranno interessati a dare un contributo serio per ricostruire Chiusi. In politica il malcontento può anche prendere strade originali. Pienza insegna.