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The face of Asia a portata di clic
Il presidente e animatore di “The Face of Asia” Carlo Sacco ci dà notizia dell’attivazione del sito. Lo abbiamo provato e ve lo consigliamo perché ne vale davvero la pena.
L’Archivio Fotografico-Storico Sacco (Onlus-NPO) è quindi navigabile cliccando su: www.thefaceofasia.org
di Carlo Sacco
Dopo lunghi mesi di ‘‘gestazione‘’ passati a rintracciare e scannerizzare le immagini, l’Archivio Fotografico-Storico di Carlo Sacco è finalmente “on line” anche se in formato parziale poiché comprende solo 35 cartelle di mostre attualmente impiegabili. Ben altre quantità sono racchiuse potenzialmente nell’Archivio e sarà reso noto un prossimo elenco di titolature ed argomentazioni che saranno immesse nel sito stesso. Le immagini apparenti sulle cartelle e sottocartelle sono solamente un ‘’aperitivo’’che rende l’idea della quantità di immagini che potenzialmente stanno dietro le titolature riassunte dalle cartelle. Vediamo sinteticamente come si possa viaggiare senza pagare il biglietto:
Innanzitutto è un sitoweb bilingue(italiano ed inglese) costruito con sistema “Flash” sul tipo di quello usato da Steve McCurry, il più prestigioso fotografo del National Geographic . Cliccando sulle cartelle dei vari paesi si aprono le sottocartelle che rappresentano i vari argomenti oggetto della mostra che si vuol commissionare.Per ogni titolatura di sottocartella esiste un testo in Italiano ed Inglese che racconta concisamente al lettore l’iconografia delle immagini, la loro storia e le motivazioni che stanno alla base della mostra. Il testo va fatto scorrere appoggiando il cursore nella asticella al lato destro del testo stesso ed accompagnandola verso il basso si assisterà allo scorrere del medesimo. Le foto saranno visualizzate cliccando col cursore nelle freccette in basso a destra per l’avanzamento ed a sinistra per il percorso a ritroso, ma questa operazione deve essere obbligatoriamente effettuata con un intervallo abbastanza lento di non meno di 4 secondi per ogni immagine poiché il sistema è tecnicamente strutturato che se venissero usati tempi più brevi, le stesse si potrebbero accavallare.Una particolarità del sito stesso è che ad ogni cartella è stata applicata una musica ritenuta appropriata per la maggiore fruibilità delle immagini, quindi si consiglia i visitatori di aprire il sonoro del loro computer mentre si effettua la visualizzazione. Alla fine delle foto di ogni cartella e per cercare una cartella nuova da visualizzare, occorre ritornare col cursore su ‘’torna alle gallerie’’ e si cliccherà sopra la galleria del paese o dell’argomento che si desidera visualizzare. Il contatore del numero della numerazione delle foto di ogni sottocartella è in basso a destra delle foto e per procedere per l’avanzamento delle immagini si dovrà cliccare sulla freccetta a destra in basso.
Le altre argomentazioni sulle quali il sitoweb è incentrato sono ‘’Chi siamo’’(About us), Galleries( Immagini appunto per ogni paese od argomento ), Selling Shows ( dove vengono spiegate brevemente le modalità d’uso delle mostre ordinate e le relative regole ), Fine Art Prints( dove vengono chiarite in breve la natura sia dei supporti d’origine sia di come le immagini stesse possano venire stampate e montate ), ed una breve nota riguardante le modalità per prendere contatto con l’Associazione e richiedere chiarimenti(Contacts). Il sito mostra anche argomenti diversi che possono essere oggetto di Mostre a tema come la presentazione di ceramiche Cinesi ed Edizioni Originali e molto rare di volumi appartenenti al Fondo Librario dell’Associazione riguardanti perlopiù Viaggi di Esplorazione fra ’800 e ’900.
Se si desidera una elencazione delle titolature delle mostre che per il momento non sono caricate nel sitoweb potrete richiederle all’Archivio inviando una e-mail a : carlosaccophot@alice.it
Tutte le immagini sono protette da Copyright di Carlo Sacco e dove non figura il copyright tale diritto è esso stesso presente e pertinente all’agenzia o al fotografo autore della foto.E’ quindi proibito ogni uso sia parziale che totale delle immagini mostrate, tranne quelle relative al fondo librario dell’Archivio. L’immagine di ogni natura di cartella si annuncia con una foto esemplificativa del significato che ne stà a monte. Esempio: nella opzione Contatti (Contacts) c’è l’immagine di un accoppiamento di due tigri (stigmatizzante appunto il ‘’ contatto ‘’ ) eseguita da me stesso nel 1977 nella giungla birmana da sopra un albero. Talvolta la fantasia viene in aiuto a ciò che può essere la prassi: Have Good Trip !
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 12 novembre 2010 alle 00:51, ed è archiviato come CRONACA, CULTURA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Ma la mia era solo una curiosità tecnica o meglio, tecnologica, visto che sono sotto a studiare la digitalizzazione dei materiali di biblioteca, e quindi il problema degli standard e dei metadati, visto che a livello nazionale, per le nostre povere biblioteche non c’è univocità di intenti o di soluzioni (insomma ognugno si “aggeggia” come può).
Sarebbe utile avere un sito delle biblioteca con la possibilità di ricercare nel catalogo anche materiali come le tue foto … qualcuno di sta provando in Italia, all’estero ci sono biblioteche che lo fanno da anni.
Era solo una curiosità.
Per il discorso Contrade … rimandiamo il discorso
circa 14 anni fa
Risposta a Chiara :
Chiara, non ci allarghiamo tanto!Sono un dilettante e non un professionista. Un dilettante però che si pone con attenzione alle novità ma che prima di abbracciarle vuole essere sicuro di ciò che andrà a produrre. Sono tutte foto analogiche e basta guardare le date in cui sono fatte per rendersene conto. Non voglio riaprire le vecchie diatribe su ciò che sia migliore se il digitale oppure l’analogico; per dare tali giudizi avrei da proporre iniziative che feci ben 2 anni fa per la festa dell’uva : Tre incontri sulla fotografia di reportage, che ripeterò a Città della Pieve in Dicembre ,dopo averl fatti al Liceo Calvino. Per l’eventualità dell’effettuazione di mostre possiamo parlarne, ma le mostre purtroppo costano e la mia storia stà lì’ a dimostrarlo, nel senso che se ho voluto fare qualcosa mi sono sempre dovuto frugare in tasca. Adesso ho deciso di non farlo più e mi sembra logico. Non è nè per spocchia nè per autoreferenzialità, nè per qualsivoglia altro motivo e per altro, anche altri a Chiusi, e soprattutto nelle Istituzioni, qualcuno lo sà ma preferisce non parlarne. Ho creato appunto questa Onlus che sovraintende al mio archivio ceduto in comodato d’uso gratuito, dopo aver sentito per almeno 7 anni (non mi sembra che siano proprio pochi) i Comuni del circondario se si fossero assunti l’onere della creazione e del mantenimento dell’archivio. Lo avrei ceduto gratuitamente. Nessuno ha voluto prendere questa iniziativa, gli ”si creavano problemi.”….questo hanno risposto. In definitiva non interessava a nessuno.Tante belle parole, spesso anche encomi verbali, parole spese al vento: in pratica ”politica della povertà e povertà della politica”. Solo dopo che in Settembre è apparso su Prima Pagina l’aricolo che” l’Archivio Sacco sarà gestito da una associazione” mi sono arrivate alcune telefonate da elementi della politica, segno evidente -almeno ho pensato io- che la politica ci voleva mettere il cappello…diversamente non si spiega. Forse sono stato frettoloso o spocchioso a fare tale considerazione, ma poi non crederei più di tanto…..A questo punto sono aperto ad ogni tipo di collaborazione, ma chi desidera fare mostre sappia che se ne deve assumere i costi e le iniziative oggi si fanno se sono di qualità, se no è bene farne altre: in pratica chi le vuole è giusto che le paghi, visto anche che in periodi di vera magra come e’ oggi i soldi per gli amici degli amici ci sono quasi sempre. E tutti capiscono di cosa parlo. Parlo di iniziative che vengono riproposte da anni, qualcuna da decenni e che di culturale a mio avviso hanno ben poco perchè oggettivamente di valori a supporto dietro non ne hanno assolutamente nessuno e sono stati inventati e creati dal nulla. E’ possibile che in una epoca di mondo globalizzato si riproponga la corsa del maiale, le palle al bracciale e la galvanizzazione dei giovani su cose che fanno leva sulla concorrenzialità di quartieri di una cittadina poco più larga di un chilometro di diametro ? Vi sembrerò spocchioso ma a me tanto normale non sembra…se poi vogliamo parlare delle ragioni e del perchè si faccia tutto questo sempre pronto a farlo. E’ stato uno sfogo, tutto mio personale, ma la penso veramente così. Vedi Chiara dove sono andato a parare parlando di scannerizzazioni di foto ? Il poco spazio a disposizione per parlarne è un limite certo, ma lo possiamo fare anche verbalmente se lo ritieni necessario. Saluti. Carlo Sacco.
circa 14 anni fa
Mi avevano sempre magnificato la bravura di Sacco, ma non immaginavo che fosse davvero così bravo.
Io che ho sempre privilegiato l’europa e l’america latina, devo dire che l’oriente che presenta è davvero affascinante. Ma sono notevoli anche le foto di archivio del “come eravamo”: non solo è bravo tecnicamente e con un gusto sicuro, ma offre una memoria storica di proporzioni gigantesche.
Grazie per la segnalazione e complimenti vivissimi.
circa 14 anni fa
Da fotografo amatoriale ti dico complimenti !. Deve essere stato un lavoro faraonico e credo che tutto ciò meriti di essere portato a conoscenza di tutta la nostra cittadinanza con una mostra aperta. Proprio perchè appassionato ti do la mia disponibilità ad aiutarti nell’eventualità che tu decidessi di fare qualcosa in tal senso. Peccato soltanto che la trasposizione in digitale abbia fatto perdere sensibilmente la qualità alle immagini.
circa 14 anni fa
Complimenti!!!! Sono curiosissima di sapere anche le modalità di scansione e di archiviazione. Sono stati usati metadati per la ricerca? Possiamo pensare a qualche iniziativa anche con la Biblioteca?