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Record di percorrenza
Piazza della Stazione dista circa 2.700/3.000 metri da piazza del Comune. Percorrere in auto questo breve tragitto si possono impiegare in media dagli 8 ai 10 minuti. Occorre però essere fortunati e, soprattutto, evitare le ore di massima percorrenza, cioè dalle ore 8 alle ore 10 della mattina, dalle ore 13 alle 14 del primo pomeriggio e soprattutto dalle ore 17,30 alle 19,30 della sera. Avventurarsi nell’unica strada ad oggi percorribile nei periodi sopra segnalati significa almeno raddoppiare i tempi di percorrenza. La distanza è davvero minima, nemmeno paragonabile ad una piccolissima città come Siena. Eppure nonostante altri tipi di disagi rispetto alla qualità della vita in città, i tempi di percorrenza a Chiusi sono molto più lunghi. Nel tratto sopra descritto occorre attraversare ben 4 impianti semaforici oltre alla pericolosissima rotonda della Fontina.
Per chi quotidianamente, per diversi motivi (lavoro, figli, scuola, sport etc. ) scende e viceversa sale in auto da Chiusi Città a Chiusi Scalo tre/quattro volte al giorno, deve mettere in conto di trascorrere quotidianamente oltre un ora del proprio tempo giornaliero per strada percorrendo davvero pochissimi kilometri. La speranza di tutti coloro che non possono evitare tale tragitto è quella di non trovare mai un incidente o lavori di corso, che invece, sono molto frequenti. In questo caso si raggiungono record da Guinness dei primati. Si ricordano ingorghi di due/tre ore, code di auto e pullman che dalla rotonda della Fontina arrivavano sino alla Fonte del Boia (Strada per Chianciano), per non parlare poi di quello che, annualmente accade quando le strade vengono imbiancate da sporadiche nevicate.
Purtroppo non esistono alternative all’unica strada di comunicazione fra i due centri abitati. I mezzi pubblici hanno degli orari assurdi e comunque sono costretti a transitare nello stesso itinerario, inesistenti i percorsi pedonali, le scalette che tagliano la curva dell’esse sono ormai in condizioni disumane. Possibile prevedere nel prossimo programma elettorale la realizzazione di un percorso alternativo? Almeno per i residenti dei due centri abitati. Sarebbe anche una soluzione per avvicinare i cittadini del centro storico con i residenti dello scalo, agevolando anche una maggiore coesione territoriale
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 11 novembre 2010 alle 00:03, ed è archiviato come AMBIENTE. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
E’ evidente che Chiusi non è paragonabile a Roma. Allora perchè dobbiamo subire gli stessi disagi, senza avere in cambio i vantaggi e le opportunità che una città può offrire?
Fabio sa benissimo che ci sono almeno 2/3 soluzioni possibili per collegare i due centri abitati senza spendere cifre esorbitanti.
Scusami Chiara, ho capito male? secondo Democrito i giovani precari non si dovrebbero lamentare di avere uno stipendio da fame, con la propsttiva di essere licenziati? Forse non poteva immaginare i nostri “bei tempi” moderni…
circa 14 anni fa
Democrito diceva anche che “in realtà non conosciamo nulla perchè la verità sta nel profondo”, se democrito nel profondo avesse conosciuto i semafori di chiusi, la pseudorotonda della fontina, e la super rotonda della chianetta forse avrebbe apprezzato un po’ meno le cose che aveva.
circa 14 anni fa
Migliorare la viabilità centro-scalo e le rotatorie, soprattutto nella zona della fontina è un intervento che andrebbe messo in programma (forse c’è già?), ma ce ne potrebbero essere altri più cogenti.
“Saggio è colui che non si lamenta per le cose che non ha, ma sa apprezzare quelle che ha.” (Democrito)
circa 14 anni fa
ma scusate chiara e stefano è pacifico che in base alla teoria della relatività rispetto a chi deve ciucciarsi il raccordo a roma io sono fortunato, ma è chiaro anche che vivendo in questo luogo mi preoccupo di risolvere i problemi di questo territorio, se vi rompete un braccio non credo che ridiate contenti perchè al confronto di un bambino africano che muore con le mosche addosso rompersi un braccio è una sciocchezza, in quel momento vi preoccupate e urlate per il vostro braccio rotto, che poi io sia fortunato perchè ho un lavoro vicino casa e una macchina è un altro discorso ma allora in base a questo principio bisogna stare zitti e non criticare niente perchè siamo fortunatissimi rispetto a chi vive con meno di un dollaro al giorno e sono miliardi nel mondo.
a fabio vorrei dire che non è questione di lamentarsi e non voler risolvere i problemi, ma chi amministra si assume delle responsabilità è il suo lavoro cercare di risolvere i problemi e magari accettare qualche critica, quando mi svegliano alle tre di notte o passo un fine settimana al lavoro non è che chiamo qualcunaltro tocca a me.
circa 14 anni fa
Mi risulta che ormai da qualche tempo la strada che collega il fondo di Rione Carducci con la zona della Fontina allo scalo sia passata da categoria vicinale a comunale pertanto, se così fosse, potrebbe anche essere migliorata e utilizzata come percorso alternativo straordinario. Ad ogni modo anche me sentir parlare di tredici minuti fa un pò ridere per due motivi contrari: uno perchè è effettivamente troppo per il tratto di strada in questione considerato anche il contesto urbano non corrispondente ad una città; l’altro perchè se penso al tempo che impiego a Roma per fare la metà di quel percorso… Tempo indietro ho lavorato per un annetto in uno studio grafico di Roma in via XX settembre. Ebbene io e il titolare del suddetto ufficio partivamo da casa alla stessa ora, io da Chiusi in treno e lui dalla magliana in macchina: arrivavo sempre prima di una mezz’ora buona. Mi rendo conto che per chi non è abituato a stare in macchina quei tredici minuti impiegati (nemmeno sempre dai !) possono sembrare un’eternità ma per chi come dentro la macchina ci dorme anche fanno sorridere.
circa 14 anni fa
con il mio commento non volevo sminuire un eventuale problema di qualcuno, oggettivamente nelle ore di punta, per non parlare di quando ci sono gli interventi di manutenzione o purtroppo incidenti, il traffico è pesante ed uno per fare queste poche centinaia di metri effettivamente ci impiega tanto tempo. il motivo per cui io ho “sbottato” è che, purtroppo forse è anche il clima da campagna elettorale, sento molto parlare (e questo è un BENE) di critiche, di problemi qui, problemi la, ma difficile che sento parlare (e questo è un male) di come risolvere questi che effettivamente sono dei disagi, ovvero nella logica che “i problemi sono mia, ma le soluzioni devono essere degli altri” (e non mi riferisco assolutamente a te). secondo me dobbiamo superare questa fase di delegare ad altri le soluzioni dei nostri problemi ma dobbiamo incominciare a riprenderci quelle che poi sono, anche le NOSTRE RESPONSABILTA’ DI CITTADINI, sino a che ce ne “freghiamo” non possiamo poi lamentarci di come vengono o non vengono fatte le cose. questo è il mio modo di intendere le cose, diritti ma anche responsabilità, impegno e fatica, e ………. coraggio di poter dire IO C’ERO. il mio per cui era un discorso generale e non volevo essere polemico con te e con il tuo disagio, l’esigenza, l’opportunità e l’obbligo di un secondo accesso, fattibile e competitivo con quello attuale, al centro storico è palese, tanto è, che sono decenni che se ne parla, ma sinceramente non penso che sia questo il motivo principale dello spopolamento del centro storico, anche perchè …….. mi sembra che sia il contrario!!! convinto comunque che questo sia anche UNO dei problemi, spero vivamente che si trovi prima possibile una soluzione, i rimedi da me proposti erano ANCHE provocatori, ma, ………. fermo restando il 2° accesso, ……….. dimmi cosa faresti in un ritmo di vita di paese, e per cui slow per definizione, che non per forza, se non per scelta, deve essere quello “che oggi le famiglie devono sostenere”.
PS:
Conosco quasi perfettamente le cifre che tu indichi, a parte che le due cose non sono in alternativa, ma ti posso assicurare che ci si faceva ben poco.
circa 14 anni fa
Caro Fabio, con la mia riflessione, non volevo certo imputare a te la responsabilità del fatto che, da oltre 20 anni non si è trovato il modo di realizzare un percorso alternativo all’attuale viabilità di collegamento dei due centri abitati. Ricordo che all’epoca del crollo delle mura di Fonte Branda, il sottoscritto lavorava proprio all’ufficio tecnico del comune di chiusi. Il centro storico rimase isolato per alcuni giorni. Già allora, si parlava della necessità/opportunità di creare un percorso (certamente non una strada a 4 corsie) comunque percorribile almeno in auto che potesse limitare i disagi ai cittadini. Ti assicuro che non è un problema individuale, prova a sentire cosa ne pensano le famigli residenti a nel Centro Storico che quotidianamente 4/5 volte al giorno, per diversi motivi, devono percorrere quel tratto. Anche per questo molte persone preferiscono lasciare il Centro Storico di Chiusi e prendere la residenza allo Scalo o Pòbandino. Non commento poi, i rimedi da te segnalati, in quanto evidenziano chiaramente un approccio disinteressato al problema. Ti rendi conto cosa significa avvalersi del pulman?? per 4/5 volte al giorno con figli, zaini, borse sportive o della spesa al seguito?? Lo potresti fare, solo se ti puoi permettere di non lavorare e passare le giornate ad aspettare le “corse” LFI (magari!!).
Infine, una considerazione economica che di questi tempi mi sembra opportuna. Sai quanto abbiamo speso in questi anni e, quanto stiamo spendendo di manutenzione, fra impianti semaforici e rotonde? Forse non una strada a 4 corsie, ma un tangenziale ci “scappava sicuramente”.
Capisco che le priorità di Chiara sono altre!! ma si tratta di problemi sociali diversi. Rendere un paese vivibile ed adeguato ai ritmi di vita che oggi le famiglie devono sostenere è doverso per un amministazione che non vuole perdere popolazione residente e quindi sviluppo.
circa 14 anni fa
13 minuti Chiusi – po’ bandino per il lavoro???? Mi viene da dire: “Che fortuna!”
c’è gente che per arrivare al proprio posto di lavoro impiega 1 ora e 30 minuti (qualcuno anche 2 ore), perdendo parte della propria vita tra treni, autobus e corse a piedi… e per di più per uno stipendio da fame, e con la spada di Damocle sempre lì a ricordare che tra qualche mese neppure quello potrebbe più esserci. Quindi lamentiamoci delle difficoltà vere, dai!!!!
Ok, migliorare le rotatorie e la viabilità sarebbe fantastico, ma forse le priorità sono altre
circa 14 anni fa
posso condividere parte della concezione filosofica e teorica del commento di andrea, però bisogna calarsi nei panni di tutti, una cosa è abitare nel centro storico e avere il lavoro a pochi passi uscendo di casa da soli, una cosa è chi come me a quei percorsi è costretto lavorando a po’bandino e uscendo di casa con un bambino di due anni e uno di cinque e relativi zaini, certo quando ero solo in primavera estate andavo al lavoro spesso in bici poi però c’era chi mi chiamava per un’emergenza a città della pieve e intervenire subito sarebbe stato difficile anche per pantani nel pieno della condizione fisica, non sempre oggi è possibile vivere ai ritmi del contadino di 70 anni fa a me piacerebbe molto ma mi risulta difficile.
circa 14 anni fa
Sinceramente non capisco il significato o l’obiettivo dell’articolo, ovvero quello che mi deve comunicare se non il fatto dell’esigenza di avere una strada alternativa di accesso al centro storico ed una buona viabilità pedonale. Viene affrontato il problema di ben 4 impianti semaforici (certo se uno li vuole fare tutti, ognuno ha i suoi gusti, ma altrimenti o uno passa per via oslavia o per via cassia aurelia!!!!). Mi sembra ridicolo poi lamentarsi della lentezza del traffico essendo poi i primi ad utilizzare i mezzi propri per fare “soltanto” questo breve tragitto, che in altre situazioni e/o stili di vita potremo fare tranquillamente a piedi. Purtroppo ci si lamenta sempre degli altri e non facciamo quasi mai le cose noi, non capisco quale sia l’alternativa, una 4 corsie da chiusi città a chiusi scalo?, una tangenziale per chiusi città? (chi conosce la morfologia della zona sa quali siano le problematiche), sò per conoscenza diretta di un progetto di riqualificazione della viabilità pedonale nel tratto, ci sono i mezzi pubblici che viaggiano forse, esclusi alcuni orari scolastici, ad un ventesimo della loro capacità e per cui in perdita (ma questo comunque è un servizio pubblico che DEVE essere mantenuto nonostante tutti i tagli) con una frequenza, mi sembra, addirittura!!!! di mezz’ora. Il problema è che purtroppo abbiamo perso di vista gli interessi collettivi a scapito di quelli individuali (devo andare IO ora in quel posto e IO non posso non andarci che ora e solo ora IO), stesso discorso quando nevica, quante volte gli ingorghi o gli incolonnamenti sono causati da chi, pur essendoci previsioni meteo ormai abbastanza attendibili o fruibili o semplicemente di buon senso, si mette in cammino con la neve non avendo i mezzi idonei e non essendo minimamente preparati creando per cui disagio ed incavolature agli altri. Bisogna smettere di lamentarci delle cose quando siamo noi i primi a concorrere a causarle, o si smette o si fanno delle proposte serie e fattibili
circa 14 anni fa
il mio record è po’bandino – chiusi zona pesa 13 minuti, si arriva tranquillamente da chiusi a chianciano in quel lasso di tempo. faccio quel percorso per lavoro avanti e indietro due volte al giorno, più due volte centro storico zona bagnolo per i bambini, ormai è un inferno bisogna mettere in conto tanti minuti per uno spostamento brevissimo. tuttavia quello che si è riusciti a fare in questi anni è stato solo impiantare semafori e costruire rotonde o accrocchi similii a rotonde , di un accesso alternativo al centro storico si parla da decenni ma nessuna amministrazione ha pensato seriamente ad un progetto di questo tipo.
altro bell’argomento di discussione pre elettorale.