di Paolo Scattoni

“Non agitate ciò che è calmo, ma calmate ciò che si agita”. Questa la filosofia degli antichi romani. Anche se in forme un po’ ruspanti questa pare essere la filosofia di chi conta a Chiusi.

Alcuni giorni fa, dopo la presentazione al teatro dei risultati della “campagna d’ascolto” del partito dmocratico, un infelice comunicato per conto del PD da parte dell’addetto stampa del Comune, determinò la risposta risentita di Gisella Zazzaretta, membro della segreteria del partito dell’unione comunale.

La polemica seguita su chiusinews è stata piuttosto vivace . Quello che poi, però, non si è capito è se la posizione del PD locale rispecchi quella di Gisella Zazzaretta o quella dell’addetto stampa del Comune momentaneamente in prestito al PD.

Così il “quieta non movere” ha caratterizzato il comportamento della dirigenza del PD nella “maturazione” delle candidature (Ciarini, Scaramelli) che si sono sviluppate per vie personali e per usare un eufemismo piuttosto riservate, di sicuro non attraverso canali trasparenti. Il “mota quietare”, il calmare ciò che si agita, lo si persegue con il silenzio. Se si sta zitti, la cosa primo o poi passerà.

Anche i nostri amministratori pubblici sembrano, seguire questa strada. Esce un comunicato ufficiale di una forza di maggioranza (Sinistra, Ecologia e Libertà) che dichiara con sicurezza le quantità del Piano Strutturale che è in preparazione da più di dodici anni. I dati che vengono dichiarati sono allucinanti, per me incredibili. Ma se le giunte Ciarini e Ceccobao hanno praticato per tutti questi anni il “quieta non movere” rifiutandosi di giustificare gli eccezionali ritardi nell’approvazione del Piano, al deflagrare di una bomba di queste dimensioni da parte di un partito che ha il suo bravo rappresentante in Consiglio e la sua brava rappresentante in Giunta, il Pd pratica incredibilmente il suo “sed mota quietare” ancora con il silenzio.

Come si può ben immaginare anche in questo caso l’interesse espresso in termini di contatti su chiusinews è stato massiccio.

Politici e amministratori sono poi così sicuri che questa politica del silenzio pagherà?