Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
E’ bene che i cittadini tornino alla politica
Prendendo spunto dalle considerazioni dell’”anonimo chiusino”, ma non solo, vorrei farne alcune a mia volta. Premesso, che secondo me, in un blog come questo più persone danno il loro contributo di idee, informazioni, punti di vista, disapprovazioni quando servono, ma anche apprezzamenti, sui fatti locali, sugli affari pubblici e più interesse può suscitare, penso anche che sia ora che la gente cominci o ricominci a metterci la faccia, a partecipare in modo effettivo alla vita politica della città. Secondo Socrate tutti i cittadini, che ne avevano la capacità, dovevano partecipare alla vita politica della polis. Chi pensava solo ai fatti suoi non era un uomo libero, ma solo un servo o uno schiavo. Credo che dovremmo riappropriarci di questo concetto. Certo, quando viveva Socrate “erano altri tempi”, mica c’era la Tv, i reality, le partite, il lavoro frenetico ecc., dirà qualcuno, ebbene allora non ci si lamenti che i partiti sono lontani dalla gente, che chi governa fa come gli pare e via dicendo. Troppo comodo limitare l’impegno al momento del voto e magari, solo se il tempo è brutto (altrimenti ci sono altre cose da fare). Non credo che …..“ tutto quell’insieme di persone, e se non sono una massa oceanica sono comunque in buon numero, hanno voglia di far sentire la loro, credo, dovranno organizzarsi autonomamente al più presto per trovare le loro forme di rappresentanza.”……, ci siano così tante persone che fremano dalla voglia di impegnarsi a fare qualcosa per il nostro paese, come suppone l’anonimo autore dell’articolo.
Mi dispiace e spero di sbagliarmi, ma mi chiedo perché finora non si sono mostrate. Forse pensavano che anziché perdere tempo a discutere nei partiti (da sempre sede per eccellenza della politica), “tanto non serve a niente”, fosse più semplice criticare da fuori, “tutto sbagliato , tutto da rifare!” ? … pensiero pericoloso!! Io ho esperienza diretta per il partito cui sono iscritto, ma non credo che in altri sia diverso, generalmente è difficile riuscire a riunire poco più di una decina di persone, se poi si deve trovare qualcuno che si impegni attivamente, non se ne parla, specialmente se giovane o donna, salvo poche eccezioni. Non vale, dire che spesso le discussioni sono organizzate su argomenti poco concreti, lontani dagli interessi della gente, perché a tali riunioni si potrebbe anche andare a dire questo e a chiedere che si affrontino con i cittadini i problemi che li riguardano direttamente, io quando ne ho avuto l’occasione l’ho fatto, ma tante voci valgono più di una sola. In ogni modo, perché non sia frainteso il mio pensiero relativamente alla partecipazione dei cittadini alla vita politica locale, concludo dicendo che la mia proposta per la prossima amministrazione comunale e quindi per il prossimo sindaco, è di elaborare un’ “ Agenda 21 locale” (senza impegni anacronistici naturalmente) e quindi di entrare a far parte dell’associazione del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane (http://www.a21italy.it/IT/associazione.xhtml ). Peraltro ho già prospettato la cosa al responsabile locale del mio partito e spero venga presa in considerazione da chi si candiderà all’elezione per il centro sinistra.
Questo per i cittadini potrebbe essere una sufficiente garanzia, che chi li rappresenterà , amministrerà anche in loro conto e ascoltando anche il loro parere, sempre che, come spero, ci sia veramente questo desiderio di contribuire in prima persona e non sia solo una mia illusione e di pochi altri. Qualcuno in un’occasione ha obiettato, “ci vorrebbero due sindaci, uno che amministri e uno che parli con la gente” io penso invece sia sufficiente che chi fa il sindaco faccia solo quello, senza avere una decina di altri incarichi politici. Se poi il compenso (poco più di 2000 euro sono in effetti pochi per l’impegno e le responsabilità che richiede amministrare un comune come il nostro) è relativamente basso, nulla vieta che finito il mandato, da prendere come un impegno civile e non come il mezzo per guadagnare o fare carriera, si ritorni a lavorare come qualunque cittadino. Cosa che peraltro si fa in vari paesi democratici. Illusioni?
Relativamente a pubblicare o meno in forma anonima, a richiesta penso si possa anche fare, ma solo se la mail arriva firmata, anche se sarebbe auspicabile, casi simili non si verificassero e ognuno si “esponesse” senza alcun timore.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 22 novembre 2010 alle 00:21, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
il problema non sono i partiti o l’idea di partito in sè che alla fine è un’associazione di persone e l’associarsi è l’essenza del vivere in comunità, il problema è ciò che i partiti producono in termini di qualità, quantità e visibilità.
negli ultimi anni l’impressione è che, in particolare a livello locale, i partiti si siano limitati alla sola funzione di comitati elettorali volti unicamente a predisporre candidature con metodi quasi mai trasparenti, ora visto che quelle candidature riguardano incarichi che interessano tutta la comunità è chiaro che le parti più sensibili di questa trovino qualcosa da ridire.
chi scrive le mani se le è sporcate facendo attività con un partito e conosce bene il meccanismo scritto nel commento di paolo attraverso il quale si seccano i giovani nuovi arrivati che magari cantano anche un po’ fuori dal coro.
E’ vero come dice leonora che sel in questi mesi si è mossa in maniera un po’ diversa ma adesso anche loro se non vogliono rientrare presto nei ranghi del già visto devono avere il coraggio di fare scelte coraggiose.
circa 14 anni fa
Concordo con tutti e tre! Ed è il motivo per cui sto provando a dire anche io la mia!
circa 14 anni fa
Sono d’accordo con ciò che scrive Stefano, io non credo che i partiti non permettano la partecipazione, almeno, non quello al quale appartengo, SEL; io credo che a livello provinciale l’elezione di un portavoce di 23 anni sia un segnale di forte apertura alle nuove generazioni e anche nel nuovo comitato elettorale di Chiusi è forte una componente giovane. E sono sicura che SEL sarebbe assolutamente contento di poter vedere sempre più partecipazione delle nuove generazioni e, sinceramente anche di quelle non giovani perchè ogni persona con la sua specificità può portare contributi importanti. La partecipazione ai partiti, io credo, nelle varie forme che più si avvicinano ad ognuno di noi, adesso più che mai è cosa alla quale non si può rinunciare. per cambiare le cose si deve scendere in piazza e, come dice qualc’una a me molto caro, cominciare a lottare. Forse i partiti non sono pronti al cambiamento o forse lo vorrebbero, ma hanno strutture pesanti che mal lo consentono. Ma io condivido in pieno ciò che è stato detto prima di me, solo lo star dentro alle cose, lo sporcarsi le mani, il poter dire a propria, può far cambiare le cose. A me l’atteggiamento di chi sta fuori e giudica perchè si sente pulito non piace, mi verrebbe da dire che forse sarebbe meglio entrare e insieme provare a cambiare ciò che è sbagliato.
circa 14 anni fa
A me sembra che troppo spesso si vuol fare di tutta l’erba un fascio e ancor più spesso si vuole mettere sullo stesso piano la politica svolta e subita a livello nazionale con la possibilità che si ha nel locale di intervenire fattivamente sulle discussioni. Un certo approccio scostante nei confronti della politica è comprensibile visto ciò che la politica stessa (non i politici che è un’altra cosa) ha dovuto subire in questi ultimi vent’anni. Ma ci sono altri modi per interagire con la vita pubblica. Ad esempio l’associazionismo. A Chiusi ci sono oltre cento associazioni. Tante. E quando in un paese ci sono tante associazioni è un gran bel segno: un segno di civiltà innanzitutto ma anche il segno di una volontà a non arrendersi. Il problema è quando in queste associazioni gravitano per lo più le stesse persone o rimangono assolutamente avulse dalla vita pubblica. Oppure una lista civica: a Chiusi si “minaccia” da tempo ormai la costituzione di una lista civica a sinistra. Benissimo. Ma dov’è ? Proviamo a dare una lettura più profonda delle situazione. Ogni tanto oltre al bianco e al nero c’è anche il grigio.
circa 14 anni fa
Il problema è che troppo spesso i partiti tendono ad eleminare chi, magai giovane, vorrebbe avvicinarsi alla politica. Basta poco per “seccare” i nuovi arrivati senza esperienza.
La regola del “meno siamo e meglio stiamo” sembra dominare.
Mi considero un veterano di Agenda21 avendo attivamente partecipato ad organizzarne una sul Piano Strutturale di Grosseto nell’autunno del 2002. Quell’esperimento funzionò perché c’era una reale volontà di sperimentare lo strumento in maniera efficace e allo stesso tempo il piano strutturale era stata impostata impostato secondo quei parametri. Infatti sempre a Grosseto i successivi esperimenti sul piano del traffico e sul programma di sviluppo del parco dell’Uccellina non ebbero la stessa efficacia.
D’altra parte ci sono stati centinaia di progetti (la maggioranza) dove Agenda21 si è dimostrata un totale fallimento perché non orientata su progetti specifici.
circa 14 anni fa
Io credo vivamente che la questione sollevata sia centrale anche se non è la prima volta che se ne parla ma qui forse in maniera più decisa. Discutendo con un amico qualche giorno fa proprio su questo, abbiamo convenuto che è proprio inutile parlare di democrazia partecipata, nuove figure, svecchiamento della politica etc se poi le persone si limitano alla critica di piazza. Tutte queste belle cose descritte sopra rimangono un contenitore, bellissimo ma vuoto, se poi le persone rimangono in piccionaia ad assistere allo spettacolo e magari limitarsi di tirare verdura agli attori. La buona politica si fa soltanto se c’è condivisione. E non mi si venga a dire che la politica locale è come quella nazionale, cioè chiusa, perchè è l’ennesima scappatoia per dire “io le mani in questo fango non me le sporco”. Riguardo alla questione di agenda21, ebbene anche qui si deve far riferimento alle questioni circa la partecipazione: come ben saprai agenda21 locale vede come sua attività principale e inprescindibile quella della costituzione di un forum permanente di controllo delle attività in atto al fine di verificare l’attuazione dei dettami di agenda21 locale. Questo forum deve coivolgere tutta la cittadinanza in tutte le sue espressioni (liberi cittadini, associazioni, istituzioni, etc) quindi se i problemi di partecipazione da te evocati sono reali beh… di cosa stiamo a parlare ?