Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
Com’è difficile trovare un buon film!
In una domenica come questa, dove ti viene il dubbio che il sole si sia spento per sempre, una valida alternativa alle quattro mura di casa potrebbe essere un bel film al cinema. La meraviglia della tecnologia ti permette di conoscere la programmazione del cinema più vicino a te semplicemente collegandoti al sito internet della struttura. Ebbene, guardo i titoli e mi prende male. Mi chiedo che film possano essere titoli tipo: “Maschi contro Femmine” oppure “Ti presento un amico” del solito Vanzina. Oppure l’ennesima avventura di ‘sto benedetto maghetto che quando cominciò la saga era pressappoco un bambino e che ora probabilmente è vicino alla pensione, tanti sono stati i capitoli di Harry Potter. Mica pretendo di vedere un film eschimese con sottotitoli in urdu della durata di sette ore ma, porca miseria, negli ultimi due mesi si sono svolti due festival del cinema importanti come Venezia e Roma e proprio non si potrebbe dare spazio anche a pellicole che escono da questi eventi ? Non mi demoralizzo e mi dico che se a Chiusi i titoli in cartellone sono questi magari a Sinalunga trovo qualcos’altro: macchè! Gli stessi identici titoli. Vabbè, allungo un po’ la strada e me ne vado al cinema a Perugia. In città sicuramente qualcosa trovo: stessi titoli. Impreco e poi mi chiedo: “Siamo veramente sicuri che scaricarsi film da internet sia immorale? Illegale di sicuro, ma immorale?
Il cinema, la cosiddetta settima arte, proprio per questa sua natura deve essere assoggettata all’infima regola del mercato oppure deve essere fruibile a tutti con tutti i mezzi possibili ? Sono da sempre fortemente scettico sulla nuova veste che si è ormai data al cinema, fatta di strutture al cui interno si trova di tutto, dalle pizzerie ai ristoranti etnici, sale giochi, negozi di tutti i tipi, puzzo di fritto etc. ma a molti piace e va bene così ma per chi come me vorrebbe semplicemente guardarsi un bel film quale è l’alternativa? Da molto tempo mi vagheggia per la testa la creazione a Chiusi di un’ associazione, di un circolo o qualcosa di simile che permetta agli amanti del cinema di ritrovarsi per vedere qualche pellicola “diversa”, anche affrontando delle retrospettive, pagando regolarmente i diritti SIAE ma gli impegni di lavoro e non solo mi frenano. Però è veramente triste vedere come ormai le logiche di mercato abbiano preso il sopravvento su tutto e tutti mettendo in seria discussione anche le più banali regole democratiche. Vorrebbero farci credere che nella nostra democrazia non più zoppa ma ormai amputata siamo tutti liberi di scegliere. Io credo che siamo tutti liberi di scegliere quello che ci viene dato e non quello che vorremmo e mi sembra anche che siamo tutti quanti anestetizzati e perciò non c’è più nemmeno la forza di controbattere. Il cinema in questo sistema è soltanto una delle vittime ma il cimitero che è stato causato è in forte espansione e mi sa che sempre più terreno ruberà al sano vivere democratico.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 22 novembre 2010 alle 00:16, ed è archiviato come CULTURA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Bhè, a casa ti puoi fare una bella pizzata con gli amici, rendi attiva la tua biblioteca (la biblioteca vive se i cittadini la “usano”)… in un giorno di pioggia come domenica scorsa non è male male come alternativa alle multisala…
circa 14 anni fa
La differenza tra vedere un film a casa e vederlo al cinema rimane ancora molta; non tanto per le dimensioni perché ora a casa si può disporre anche di un bell’impianto video-audio ma per la fruizione comune con altre persone che, insieme al fatto di uscire di casa, rappresenta un momento importante di socialità “fisica”.
Peraltro oggi le tecnologie sono diventate molto popolari – quanto a costi – e quindi non sarebbe difficile trovare un luogo e, tramite un videoproiettore e due buone casse audio, organizzare un Cineforum sul modello di quelli di una volta. Non è ovviamente vincolante cominciare con “La corazzata Potëmkin”.
circa 14 anni fa
Gli ultimi tempi delle vecchie sale non erano granché, è vero. Erano già fuori mercato… Ma con una gestione un po’ più dunamica avrebbero potuto offrire cose migliori. Le multisale offrono quello che le fa guadagnare. E’ così ovunque. fateci caso: da petrugia, ad Arezzo,a Sinalunga, a Chiusi hanno tutte gli stessi identici film, non uno diverso… Il mercato è mercato bellezza!
La questione dell’avallo o meno di certe scelte sarà pure di scarso interesse, ma non è ininfluente su ciò che accade.
Un po’ come la questione del milione e 800 mila metri cubi che è uscita fuori adesso… Qyualcuuno ha avallato e avallerà… Non vorrei che fra qualche anno ci ritrovassimo a recriminare…
circa 14 anni fa
La questione dell’avallo o meno del multisala a Chiusi è una storia vecchia e priva di interesse per quella che è la questione centrale. I cinema sarebbero stati chiusi anche se il Multisala l’avessero fatta a Pò Bandino (come si ventilava) o a Chianciano. Il punto non è questo ma il fatto che in nome del mercato tutto viene svuotato e privato di contenuti. Quello che conta è il profitto. Proprio per questo mi pongo la domanda circa la moralità di coloro che si scaricano film: perchè per il profitto degli altri devo rinunciare al mio diritto di accesso alla cultura ? A pagamento, per carità ma non è un problema di costi ma di accesso. Insomma, vi pare possibile che fino adesso non si è potuto vedere un solo film uscito a Venezia o a Roma (salvo quella di Sofia Coppola perchè se ne è parlato moltissimo) ? Anche per quanto riguarda la musica, chi mi conosce ed è entrato qualche volta in casa mia sa che io i dischi li compro e ne ho tantissimi ma non nego di ricorrere all’Mp3 per capire se quel disco è valido o meno. Poi se mi piace lo compro (non sempre) diversamente no, altrimenti come farei a sapere quali dischi escono o addirittura ascoltarne una traccia per farmi un’idea ? Alla radio ti rimpallano soltanto con ciò che LORO VOGLIONO CHE SI COMPRI, così come il film, e io a questo non ci sto. Certo, se fino a dieci anni fa mi compravo 5-7 dischi al mese oggi nell’era di internet ne comprerò 1-2 ma poi il mio contributo lo do pagando il biglietto per Roger Waters euri 140. Quindi, ripeto, non è questione di soldi ma di accesso alla cultura nel suo insieme.
circa 14 anni fa
Sulle linee generali posso essere in sintonia (multisala come scelta di mercato) ma è anche vero che nelle vecchie ( ultime ) sale non ricordo chissà quali programmazioni d’autore e/o d’essai.
Forse il solo buon vecchio Astoria di Chianciano, dalle nostre parti, provava a diffrenziarsi dalla solita fuffa.
La rassegna del giovedì al Clev può sembrare un pagliativo, ma di questi tempi è già buona cosa.
circa 14 anni fa
Ah, domenica 28 novembre dalle ore 16.30 alle ore 18.30 la Biblioteca la trovate aperta, in occasione della fine di Leggere è Volare!!! E naturalmente i prestiti sono gratuiti!!!!
circa 14 anni fa
Alternativa un po’ meno di appeal… prendere un dvd presso la propria biblioteca comunale e guardarselo a casa, lo so che non è lo stesso del grande schermo… ma in un giorno di pioggia se non si vogliono fare troppi km… la biblioteca è aperta anche il sabato mattina e per ora ci sono circa 200 film… ma altri stanno arrivando, anzi potreste anche mandare proposte di acquisto a: bibliochiusi@libero.it
circa 14 anni fa
La scelta di eliminare le vecchie sale e costruire le moderne multisale è certamente una scelta di mercato. E in questo caso la scelta di mercato presuppone che i film proposti siano esclusivamente – o quasi -quelli di cassetta.
Così è in tutte le multisale d’Italia. Chi ha avallato e sostenuto la scelta della multisala non si lamenti. Vada al cinema alle 8,00 e consumi il suo secchio di pop corn…
Alla Multisala di Chiusi i film d’autore li fanno il giovedì… Un modo per salvare un po’ la faccia, rispetto al pubblico più esigente, ma nulla più (tant’è che il giovedì, il film comicia alle 21,30!).
circa 14 anni fa
D’accordissimo!!!!! I film di qualità non si trovano mai! Ad esempio poco tempo fa è uscito “uomini di Dio”, film premiato a Cannnes e record d’incassi in Francia. NON SONO RIUSCTO A TROVARE UNA SALA PER VEDERLO! Risultato: stasera sono a Firenze e me lo guardo qua.
circa 14 anni fa
… e sta per arrivare Natale ! Che Dio ci salvi dal cinepanettoneeeeeeeeeee !!!
circa 14 anni fa
Assolutamente daccordo con te. A Chiusi ad esempio ci sono sei sale se non sbaglio. Una di queste sale proprio non si potrebbe destinare a proiezioni di genere anzichè alle solite sbobbe da incasso certo ? Almeno provare. Mica dico che debbano rinunciare a degli incassi per far contenti noi poveri “sfigati” ma siamo così sicuri di essere così pochi ? Insomma, il giovedì sera una rassegna d’essai viene fatta al Clev e io qualche volta sono riuscito ad andare e la sala era sempre piena. In fondo mica chiediamo la Corazzata Potemkin (per carità !) chiediamo di poter vedere anche film degni della storia del nostro paese. In fin dei conti tutt’ora l’Italia è considerata – insieme a Francia e Stati Uniti – la patria del cinema. Mi piacerebbe che Patrizia (del Clev) leggesse questo post oppure che qualcuno/a glielo segnalasse in modo da conoscere il suo pensiero.
circa 14 anni fa
il cinema purtroppo non è sfuggito alla dura legge del mercato che tutto si mangia, e per prima cosa si mangia libertà e democrazia, tutte le forme di divertimento sono ormai preconfezionate e pronte ad essere date in pasto.
io credo però che nei multisala se ci fosse un po’ di volontà e sensibilità da parte dei gestori ci sarebbe lo spazio per destinare almeno una sala ad una programmazione meno commerciale, anche perchè e qui si pone un dubbio sul quale discuto da anni con amici e parenti, l’offerta anche quella dei programmi televisivi è frivola perchè così piace al pubblico oppure i grandi ascolti li fanno i programmi o i film stupidi perchè non c’è alternativa? alcuni anni fa in tv nella fascia preserale ad esempio andavano in onda la cartolina di andrea barbato su rai3 e il fatto di enzo biagi su rai 1 e facevano ottimi ascolti, questo dimostrerebbe che gli italiani gradirebbero anche qualcosa di diverso dai pacchi e quizzerie varie.
p.s. quando sono preso da crisi di astinenza forti e ho proprio voglia del cinema mi spingo fino a siena dove stoicamente “il nuovo pendola” resiste con una programmazione ottima, certo bisogna essere molto motivati perchè anche con la superstrada siena non rimane proprio dietro l’angolo.