Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
La stampa paracula
E poi ci si lamenta che si leggono pochi giornali. L’uscita dell’edizione chiusina del Gazzettino senese ha scatenato un putiferio politico. Il Pd chiusino ha sospeso le sue assemblee e investito della questione gli organi provinciali del partito, lunedì in Consiglio comunale si parlerà di quel foglio, ma la “grande” stampa locale non si cura della faccenda. Né La Nazione né Il Corriere di Siena hanno menzionato l’accaduto. Neppure i blog velinari di Siena e provincia, per la verità, hanno preso in considerazione l’accaduto. Tutti così presi dal decantare le bruschette con l’olio novo non hanno avuto il tempo di dare uno sguardo alla politica.
Ma, per chi ancora non l’avesse capito, le due maggiori testate giornalistiche che fanno cronaca locale sono decisamente strabiche; con la prima pagina che guarda a destra e quelle locali a sinistra, o meglio verso il Pd. E allora se litigano Veltroni e Bersani ci informano con dovizia di particolari ma se succede uno scandalo nel Pd di Chiusi si guardano bene dall’informare i loro lettori. Cioè, non è che non vogliono informarli è che la preoccupazione prima è di non disturbare il manovratore che da queste parti si chiama Partito democratico.
Questi signori che non hanno mai mancato di spiegarci la differenza tra la libera stampa occidentale e quella asservita e imbavagliata dei regimi dittatoriali ogni qual volta si presenta l’occasione confermano di predicar bene e razzolare malissimo. Purtroppo quello dell’informazione non è un aspetto secondario del livello di civiltà e ritrovarsi con una stampa che fa la paracula non è un buon segno.
Certo nella Corea del nord sono messi molto peggio, ma se poi gli indicatori di Freedom House, quanto a stampa libera, ci collocano al 73° posto, a pari merito con Tonga, dobbiamo smetterla di meravigliarci. Il perchè, ce l’abbiamo sotto gli occhi ogni mattina; non c’è bisogno di andare in edicola basta andare al bar a prendere un caffè e dare uno sguardo a certi giornali.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 26 novembre 2010 alle 15:18, ed è archiviato come CULTURA, POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Faccio presente che lo stesso comunicato del segretario del Pd Giglioni non è stato inviato alla stampa, ma diffuso tramite il sito web della federazione senese del Pd. Che a Chiusi verrà letto da 3o 4 persone…
Anche il pd diChusi evidentemente non ha mostrato grande interesse perché quel documento fosse reso noto.
Per fortuna qualcuno legge anche il sito del Pd di Siena…
Per fortuna c’è questo blog e ci sono anche altri organi di stampa cartacei e on line che sulla questione hanno dato ampia informazione. Leggo che qualcuno dice che molta gente non sa nulla della diatribe interne al Pd, del Gazzettino, e qualcuno nemmeno delle dimissioni di Ceccobao e delle elezioni. E’ qualcuno che bara o che vive chiuso in un armadio. Primapagina ne parla da mesi e solo a Chiusi vende qualche centinaio di copie ad ogni uscita e secondo le statistiche per ogni copia venduta sono almeno 4 i lettori. Qualche migliaio di chiusini quindi sa perfettamente come stanno le cose e cosa succede.
Dopo la pubblicazione del servizio sulla “colata” (le previsioni del Prg) abbiamo ricevuto decine di telefonate, e-mail ecc. segno che non tutti sono poi così distratti.
C’è naturalmente chi non vuol vedere, non vuol sentire, non commenta o si adagia sull’informazione di regime, quella che dice che a Napoli non c’è la spazzatura e che la pensilina è bella e utile… Questa è l’Italia.
circa 13 anni fa
Caro Massimo da Poggibonsi, ti pare normale che a noi di Chiusi ci ragguaglino con foto e dovizia di particolari se un cane fa cadere una vecchietta a Colle o dove stai tu e non ci dicano nulla invece di una iniziativa di un vostro ex sindaco che fa sparare a zero sui suoi compagni di partito, su un presunto candidato, sull’opposizione, sulla stampa del paese, su un comitato di cittadini per sostiene il suo pupillo con un giornaletto di Siena pagato anche dal tuo comune?
L’anello al naso, anche da queste parti, ormai lo portano solo in pochi.
circa 13 anni fa
Onestamente non si capisce nemmeno bene da voi cosa stia succedendo e cosa i giornali non scrivono. Per capirsi, il litigio tra condomini (anche se di partito) dovrebbe interessare gli abitanti di Poggibonsi (dove io abito)? Probabilmente interessa voi, o meglio, interessa una parte probabilmente perchè avrete le elezioni. Di solito tutte queste polemiche si fanno qualche mese prima di ogni tornata elettorale, poi i “purificatori” dell’informazione e della vita pubblica non si sentono per 5 anni.
Grazie
circa 13 anni fa
E’ vero quello che dite ma ho l’impressione che ci sia dell’altro, e cioè che i partiti non solo non sono più quelli di una volta ma intendono anche diversamente la loro funzione.
Era davvero così difficile fare un volantino per la massaia o il pensionato? Ancora esistono le bacheche ma sono mute, era così complicato metterci un manifesto, magari scritto a mano, o la fotocopia del paginone centrale del giornaletto?
Il guaio è che tenere la gente all’oscuro di tutto quello che non sia propaganda è la strategia comune a tutti i partiti. Sel ha depositato un’interrogazione sull’accaduto, ma non si preoccupa di farlo sapere in giro, è una dimenticanza? Non credo.
Anche per chi non frequenta internet ci sono ancora i modi per fargli sapere se staccheranno l’acqua o se il mercato cambia posto, basta volerlo. C’è solo da chiedersi perchè in questo caso (e in altri analoghi) nessuno si preoccupa di farlo.
circa 13 anni fa
sarebbe passata completamente inosservata, anche se ribadisco che di fatto lo è stata anche qui nel blog, perchè una vicenda così importante ha raccolto praticamente nessun commento e le motivazioni io e luciano le abbiamo accennate nei nostri commenti, per il resto solo un irritante silenzio.
concordo comunque con le affermazioni di chiara cardaioli, c’è un distacco enorme tra i pochi che si interessano e chi è all’oscuro di tutto, e questo non è certo colpa del blog, ma pone sicuramente un interrogativo su come allargare la discussione.
circa 13 anni fa
Molto giusto.Un tempo i partiti e alcune associazioni (penso all’ARCI, alle ACLI, etc.) avevano strutture capillari che riuscivano a far parlare e dibattere. Sino alla fine degli anni ’70 il PCI aveva ancora le “cellule”, delle specie di sottosezioni di quartiere dove ci si riuniva le discutere la “linea del partito”. Negli ultimi decenni tutto questo è morto perché la televisione ha imposto una forma unidirezionale e passiva di comunicazione dell’informazione. La diffusione (parziale, ma crescente) del web è soltanto un primo passo per un modello dove il dialogo e il confronto ritornano ad essere il modello auspicabile. Una ricetta per accelerare il ritorno alla discussione non c’è. Sullo specifico mi chiedo cosa sarebbe stata la vicenda del Gazzettino chiusino senza questo blog.
circa 13 anni fa
Volevo porre l’attenzione sul fatto che molti chiusini, e forse la maggioranza, non sanno nulla di quel che è successo in questi giorni sul blog e neppure hanno letto il Gazzettino chiusino. Il digital divide o information divide, il divario tra chi accede al web o all’informazione, da noi è molto alto e non tipico solo di una fascia di età, ma direi trasversale (dai giovanissimi agli adulti ai più anziani). Uno dei grandi problemi della società che voglia definirsi civile e democratica. Come fare allora?
circa 13 anni fa
“sopire, troncare, reverendo padre…”: il buon Manzoni ne sapeva veramente parecchio )))
Bravo Paolo: mi hai sollecitato ricordi scolastici – ma sempre attuali – “sopiti” da tempo. Grazie
circa 13 anni fa
Sono cresciuto a Verona, quella “bianca” – ma non per la neve – degli anni ’60 e ’70….cautela, mi raccomando, cautela “fioi”….ci diceva il Parroco…lasciamo che chi ne sa di più pensi per noi. Si ovatti tutto, si parli sottovoce e via quello sguardo superbo, umiltà ci vuole e soprattutto…silenzio….silenzio…si dorma in pace. Amen.
circa 13 anni fa
Non c’è più nulla da capire, come stanno le cose è ormai chiaro. C’è solo da contarsi, e se siamo in pochi “vedremo di bastarci”.
circa 13 anni fa
c’è un grande silenzio sia da parte dei giornali ma anche da parte di tutti gli addetti ai lavori che impressiona e che offende la dignità e la sensibilità di chi ha a cuore le sorti della propria comunità, io lo sento come un pugno allo stomaco, perchè è un silenzio che sa tanto di reticenza, di forte interesse, e che alla fine è il classico muro di gomma sul quale sbattere la testa senza altra possibilità.