Con l’indagine napoletana sugli appalti Fs sono finiti in manette due ex dirigenti delle ferrovie. Nell’inchiesta è finita anche la FD Costruzioni srl, riconducibile ai fratelli De Luca, anch’essi arrestati. L’azienda è stata presente a Chiusi (suo il capannone celeste situato tra la stazione e le Biffe) nei primi anni novanta, e anche allora fece discutere. Il direttore di Primapagina, Marco Lorenzoni, fu denunciato dalla FD per aver sollevato dubbi sull’attività dell’impresa. Il tribunale dette ragione al giornalista che fu assolto. Ecco la sua testimonianza.

di Marco Lrenzoni

La Fd Costruzioni (credo si scriva Effedi costruzioni) negli anni ’90 denunciò il giornale Primapagina e il sottoscritto per aver pubblicato la notizia che l’azienda voleva impiantare a Chiusi nel suo capannone alle Biffe (all’epoca fuori della zona industriale, a ridosso della ferrovia e delle case, non c’era ancora la “bretella” Po’ bandino-Fondovalle che adesso gli passa davanti) una attività di “smantellamento, trattamento e stoccaggio dell’amianto contenuto nelle carrozze ferroviarie dimesse…”

Gli abitanti delle Biffe protestarono, nacque un Comitato. Primapagina accertò che l’azienda non aveva alcuna autorizzazione in merito, né un progetto industriale tale da garantire la sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente circostante. (L’amianto è sostanza “volatile” ad alta pericolosità).

Il sottoscritto fu assolto e il giudice nella sentenza sottolineò l’importanza della battaglia del giornale per la tutela della salute pubblica e per evitare un problema che altrove aveva già causato morti e malattie…

Anche allora la sede della Effedi era a Napoli, a Chiusi c’era una filiale, autorizzata come “carpenteria meccanica” (avrebbe dovuto produrre bulloni e altri componenti per le FS).

L’azienda lavorava praticamente in esclusiva anche all’epoca con le FS.

Il Comune, con Peppicelli prima e Poggioni  e Fiorini poi, partecipò al processo testimoniando sulle autorizzazioni. Se non ricordo male emerse il voto contrario di Laurini in Consiglio Comunale.

Parteciparono anche tecnici Asl e altri testimoni.

Il terreno alla Effedì fu venduto dalla famiglia Paolozzi e l’allora direttore delle Cassa Rurale, Fuccelli, ebbe un ruolo importante, fu quasi lo “sponsor principale” nell’accreditare la Effedi.

All’epoca il titolare era certo Ciro De Luca, forse il padre dei due arrestati oggi… Ma uno dei figli, ingegnere, partecipò già allora al processo e fece una figura di m…. perché non seppe spiegare nulla di cosa facesse la ditta, né di come tecnicamente voleva operare nella fase di smantellamento dell’amianto tanto che il Pm, sconsolato,  si lasciò anche scappare qualche sarcastico commento.

A distanza di più di 15 anni il quadro si fa più chiaro.