di Luciano Fiorani

Ci volevano i commercianti per animare un po’ le insignificanti serate estive dello scalo. La due giorni che Chiusinvetrina ha organizzato in occasione dell’inizio dei saldi estivi ha riportato animazione per le vie del centro. Per carità, niente di sbalorditivo, ma sono bastati i bar con musica dal vivo, i negozi aperti dopo cena, qualche bancarella  particolare per le vie del centro e la chiusura di un paio di strade alle macchine a convincere diversa gente a uscire di casa. In pochi invece sono arrivati dai paesi vicini, ma l’iniziativa è piaciuta ed è stato un segnale importante per far capire che basta poco per riportare la gente ad incontrarsi per strada o al bar. Naturalmente gli organizzatori non hanno messo in piedi una iniziativa benefica, ma si aspettavano che per l’occasione la gente approfittasse dell’inizio dei saldi per fare qualche affare. L’assalto ai negozi non c’è stato, per i bar invece sono state due serate straordinarie. Dai commenti che si sono potuti ascoltare risultava comunque evidente l’apprezzamento per l’iniziativa; e da un clima più conviviale, malgrado la crisi, i commercianti hanno tutto da guadagnare. Perchè un paese vivace in cui circola gente è la precondizione, per un negozio, di fare affari. E le ripetute iniziative dei commercianti di Chiusi scalo sembra che comincino a smuovere qualcosa, certo assai di più della semplice denominazione di “centro commerciale naturale”. Ma per rilanciare davvero il commercio nel paese serve ormai un’immagine complessiva molto diversa che ancora stenta a prender forma. E non può non passare per una maggiore attenzione e cura nei particolari. Hai voglia a “sbottegare” se numerosi spazi del centro rimangono in condizioni indecorose, così come la chiusura (almeno serale e nei week end) al traffico automobilistico di via Leonardo da Vinci è ormai irrimandabile. Una cura del verde che non si limiti a “sbirillare” gli alberelli, una maggiore attenzione e sobrietà nelle insegne dei negozi, un’illuminazione omogenea e funzionante, porre fine all’inutile proliferazione dei cartelli stradali, sono solo alcuni dei piccoli accorgimenti indispensabili per avere un paese più vivibile e più bello, dove magari può anche tornare il piacere di fare la spesa. I commercianti che hanno resistito, in questi anni si sono dati da fare, non c’è dubbio. Ma anche per loro ormai dovrebbe essere chiaro: o Chiusi cambia volto o tutti i loro sforzi rischiano di essere vani.