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“Fare buon uso del dolore per aiutare gli altri”
di Anna Duchini
Coerentemente con il suo nuovo impegno politico, Rita Fiorini Vagnetti ha promosso un altro incontro sul valore forte della convivenza civile e quindi sul fondamentale passaggio del ricordo come educazione ai sentimenti che aprono le porte a rapporti più complessi e autentici tra gli uomini.
La serata è stata la continuazione dell’incontro “Album della memoria” di poco tempo fa, e ha visto un’ampia partecipazione di ospiti. Insieme a Rita Fiorini c’erano Rita Brunelli e la Presidente dell’associazione Ada, Paola Cohen Gialli Fregosi (vedova di Enzo Fregosi, caduto a Nassiriya), il responsabile militare della Croce rossa provinciale, il capitano dei carabinieri e la dirigente scolastica provinciale, in sala altre autorità militari e rappresentanti della giunta comunale.
Nel corso della serata è stata annunciata la data della premiazione del concorso “I nonni raccontano”, con le borse di studio Leo Vagnetti e Barbara Felici, che avverrà il 22 maggio prossimo. In quell’occasione si terrà anche la manifestazione sportiva “Premio Porsenna” e verrano accolti anche i nonni di Borgo Valsugana, luogo in cui la professoressa Fiorini è stata preside. E’ stato poi donato alla dirigente scolastica, per una nuova scuola da aprire presso l’ospedale le Scotte di Siena, per i bambini ricoverati, un quadro di Roberta Marchi raffigurante l’immagine dellacopertina de “Nel giardino silenzioso” di Rita Brunelli a ricordo di Barbara Felici.
La presentazione del libro “Uomini a Nassiriya” è avvenuta con l’intervento della signora Fregosi, essendo l’autrice (Anna Paola Capitini) impossibilitata a partecipare, la quale con grande sobrietà ha voluto ricordare i caduti prima di tutto sotto il profilo umano rimarcando che il modo migliore per ricordarli è fare il buon uso del dolore per aiutare gli altri.
Il capitano dei carabinieri, in rappresentanza delle forze dell’ordine, ha espresso la vicinanza tra istituzioni militari e cittadini, sottolineando che i militari sono uomini e cittadini uguali agli altri che portano come valore primario lo spirito di servizio e il senso dello stato.
I presenti che, come nelle altre iniziative simili, affollavano la sala hanno apprezzato commossi le testimonianze ed in particolar modo le parole della signora Fregosi.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 18 dicembre 2010 alle 00:03, ed è archiviato come CULTURA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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