di Paolo Scattoni

Il dibattito che si è sviluppato intorno a un mio porecedente articolo (“Chiacchiere da bar o percorso trasparente?”) mi induce ad ulteriori riflessioni.
Prima di tutto i punti sui quali c’è consenso:

- E’ auspicabile che il processo di scelta avvenga attraverso la partecipazione dei cittadini;
- Da questo punto di vista le primarie non sono un toccasana. Talvolta hanno funzionato (Montepulciano) altre volte no (Orvieto). – Si tratta quindi di farne uno strumento vero di partecipazione attraverso regole certe e comprensibili. Le primarie però sono soltanto uno degli strumenti di partecipazione.
- La partecipazione auspicabile è quella diretta dove le persone si incontrano e discutono. Purtroppo però non sempre questo è possibile su larga scala. Gli strumenti introdotti con INTERNET (email. Blog come Chiusinews, etc.) possono rappresentare un contributo importante di partecipazione.

Sulla necessità di maturare contenuti, oltre che scegliere i candidati, attraverso la partecipazione ci sono invece opinioni diverse. Per Marco Lorenzoni si rischia di ridursi a parlarne fra pochi. Per Luca Scaramelli (e chi scrive) è fondamentale individuare almeno alcune priorità.
La mia posizione è la seguente: perché non provare? Internet ci dà la possibilità di impiegare strumenti potenti e gratuiti per fare questo. Lo possiamo quindi fare invitando tutti, ma senza essere condizionati da nessuno.
Gli argomenti sui quali chiamare i candidati ad esprimersi chiaramente sono moltissimi. Possiamo solo accennarne alcuni: il ruolo della stazione ferroviaria, il futuro del patrimonio immobiliare FS, la crescita urbana (recupero e/o nuove espansioni?), le regole per la tutela del paesaggio, il futuro degli istituti di formazione secondaria, il decoro urbano, la manutenzione del patrimonio pubblico (a cominciare dalla viabilità), e tanto altro ancora.
Riflettere su queste cose è un’occasione che capita quasi esclusivamente per le elezioni amministrative.
Perché sprecare l’occasione?