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L’ultimo clandestino
Molti lo conoscono come “gambero killer”, qualcuno pensa che sia il gambero di fiume, per gli scienziati è il Procambarus clarkii, il gambero della Louisiana che da qualche anno ha colonizzato il lago di Chiusi. Si tratta di una specie importata dagli Stati Uniti a scopo alimentare, ben diversa dall’ ormai rarissimo gambero di fiume italiano ( Austropotamobius pallipes): le principali differenze sono il colore e l’habitat. Infatti mentre il nostro gambero di fiume è grigio il gambero della Louisiana ha un bel colorito rossiccio. Il gambero nostrano vive, o meglio viveva, in torrenti incontaminati, il nuovo venuto tollera acque calde e inquinate, essendo originario delle paludi del Sud degli Stati Uniti.
Il gambero della Lousiana non è la prima specie che è entrata a far parte della fauna del Chiaro: tra gli altri “immigrati” che sono ormai familiari per i pescatori del lago possiamo ricordare il boccalone o persico trota, il persicaccio o persico sole e naturalmente il pesce gatto, che ha invaso il lago negli anni novanta.
Tra gli studiosi l’introduzione accidentale del gambero, fuggito da alcuni allevamenti, ha creato numerose perplessità, trattandosi di una specie assai vorace che si nutre di tutto quello che gli capita a portata di chela, dalle alghe alle uova dei pesci.
In realtà è difficile dire quanto l’impoverimento della fauna ittica del lago di Chiusi dipenda dall’appetito del gambero della Louisiana e quanto dal progressivo degrado delle acque.
Al momento possiamo dire che il nuovo gambero ha colonizzato con successo anche le nostre tavole. Nel Trasimeno la specie è diventata altrettanto abbondante tanto che a Magione, in agosto, da qualche hanno è nata una sagra a lui dedicata.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 12 luglio 2010 alle 13:31, ed è archiviato come AMBIENTE. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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