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Rifondazione chiede discontinuità e un diverso modo di amministrare
di Deborah Lia*
Il Partito della Rifondazione Comunista di Chiusi, rispetto a quanto letto su chiusinews e nei successivi commenti, precisa che sta lavorando alla costruzione di una modalità nuova per amministrare il comune di Chiusi.
Si ribadisce, inoltre, che siamo nettamente contrari a qualsiasi forma di privatizzazione e di esternalizzazione dei servizi.
La nostra iniziativa vuole mettere al centro delle attività del Consiglio comunale, il lavoro ed i bisogni dei cittadini, poggiando l’azione del governo locale sui seguenti obiettivi:
-riduzione del consumo del territorio per quanto riguarda la politica urbanistica;
-riduzione della produzione dei rifiuti;
-tassazione progressiva dei servizi, esonerando chi vive al disotto della quota sociale e una riduzione dei consumi energetici.
Siamo nettamente contrari all’alta velocità toscana e vogliamo costruire una politica dei trasporti che si ponga prima di tutto il problema della mobilità dei più svantaggiati e dei territori più disagiati.
Su questi temi siamo disposti a confrontarci con le altre forze di centro-sinistra partendo, però, da due elementi fondamentali da condividere:
-discontinuità amministrativa con la Giunta precedente e soprattutto con la modalità di accentrare nel Sindaco e nell’esecutivo tutte le decisioni;
-costruzione di un programma che dovrà scaturire da un confronto aperto con i cittadini, quindi trasparente e non chiuso nelle stanze della politica.
Rifondazione Comunista è una forza autonoma che non ha bisogno di intermediazioni o sdoganamenti da parte di nessuno, e che vuole ricostruire un Consiglio comunale aperto alla partecipazione dei cittadini ed alle decisioni condivise dall’intera comunità.
In sostanza, confronto con i cittadini prima di prendere le decisioni e non, come fatto fino ad oggi, informare la gente solo dopo aver deciso nelle stanze del potere.
*Segretario del PRC di Chiusi
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 21 dicembre 2010 alle 00:02, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Come ho già detto da altre parti, ogni meglio è meglio. Il “di tutta l’erba un fascio” era riferito a esponenti del Pd che non possono essere accomunati a personaggi squalificati.
E’ ovvio che hai ragione quando affermi che non basta aver preso le distanze da certe porcherie, ma bisogna essere coerenti e conseguenti. Ed è su questo che saranno valutati anche quelli che oggi mi appaiono i due nomi migliori. Anche se non va dimenticato che tutti abbiamo una storia, perchè quello che facciamo lascia traccia e continuiamo a portarcelo dietro a vita. E Benicchi e Zazzaretta per storie personali appartengono ad un diverso registro rispetto, non solo agli altri due candidati, ma a tanti altri politicanti.
Insomma, in attesa di cambiamenti epocali, mi andrebbe benissimo che all’interno di quel partito emergessero nomi nuovi e credibili.
Quanto ad Attila, che ho conosciuto personalmente solo negli ultimi anni della sua vita, quando malato era praticamente bloccato in casa, devo dire che è stato sicuramente uno di quei personaggi che rendevano il paese meno monotono e conformista di quanto lo sia adesso.
circa 13 anni fa
Luciano,nei miei scritti non mi sembrava che avessi fatto ”di tutta un erba un fascio” e non ho mai detto che nel Pd non ci siano persone perbene.Sarei perlomeno sciocco od in mala fede, forse anche puerile.Insistevo sul fatto che spesso la quotidianità ci fà perdere la memoria storica e ti dico che sono curioso di
vedere come andrà a finire la vicenda gazzettino, e sul perchè di come da questa se ne esce(o non se ne esce )sarà un tratto discriminante che potrà coinvolgere anche lati individuali delle persone che ruotano intorno a questa vicenda.Mi auguro che il mio pessimismo, perchè solo di pessimismo si tratta e nulla più,sia smentito, ma dai fatti, non dai mugugni e dal far finta di nulla, perchè diversamente non ci sarebbe alcuna smentita di tale pessimismo, ma solo un silenzioso adeguamento, smorzando gli spigoli come normalmente è d’uso che la politica faccia,fin quando gli automatismi del sistema riprendano a funzionare nella loro normalità, gettando nell’oblio i problemi che non piacciono.Sarebbe la prima volta ?Non mi sembrerebbe-se così fosse- un grande risultato .Sei tu stesso che dici nel tuo articolo che parecchi fanno finta che tutto vada bene ed allora perchè non si può criticare una linea politica quando si mettono in campo aspetti della vita interna di un partito ? Non mi sembrano sciocchezze queste.Capisco ed approvo l’intervento di Giglioni che ha stoppato tutto quando si è intravisto quello che poteva esserci dietro a tale vicenda-perchè di manovra si tratta-ma poi siamo ancora in attesa di cosa producano i risultati , se ce ne fossero.Mi sembra che sei anche tu stesso che esprmi una certa disillusione o no ? Non è giusto e non voglio ipotecare il futuro ma occorre avere la memoria lucida di ricordarsele poi le cose quando si chiede il conto.Tu dici nel tuo articolo”lo sappiamo che è così ed è inutile insisterci più di tanto”, ma non sono mica troppo d’accordo con questo !
Che vuol dire ? Non credo che tu mi voglia dire ”tanto lo sappiamo che è così e non serve dirlo”perchè se no l’alternativa presto o tardi è l’accettazione di quello che passa il convento.Ritengo- Luciano-, che se la gente sente il bisogno di criticare debba muovere critiche giuste e con argomenti pertinenti proprio per migliorare le situazioni, ed i miei scritti si devono leggere in questo senso, anche se possono sembrare taglienti e forse qualcuno li giudicherà anche provocatori, ma è proprio perchè giudico che sia non giusto e fuorviante quel comportamento che porti a fare una lotta spietata per non fare emergere le contraddizioni( e questo si fà molto spesso). Le novità che cambiano le cose, scaturiscono dalle contraddizioni non dai tatticismi per tenerle sopite.Quanto al secondo-ma meno importante rimprovero che mi fai-relativo ad Attila, ma scusami allora se volevi usarlo e lo avevi preparato per un tuo articolo potevi tagliarlo quando l’ho scritto.Non te ne avrei mica voluto….Mi sembrava pertinente e portatore di una battuta magari anche pesante ma forte e genuina come quelle che lui sapeva fare.Ad ogni modo conservo un carteggio di lettere che si scambiavano in maniera sarcastica Lui e Solismo e ti dico che a leggerle c’è di che riflettere….A proposito del ”primo rimprovero” che mi fai, accetto ed osservo quello che tu mi dici e sono pronto a restare ”osservatore” e tale voglio essere, ma permettimi di concludere con una citazione anche se spesso quest’ultime possono risultare anche odiose: ‘Le persone positive o pretese tali , spesso si fermano troppo presto dopo i pensieri giusti. Da qui le grandi incongruenze che sono nel mondo”.A tutti oggi possiamo applicare tale pensiero, mi ci metto anch’io per primo, ma chi riveste cariche politiche locali o nazionali che siano, dovrebbe essere accorto
a tale genere di etica.Spesso succede il contrario. Ed allora ?
circa 13 anni fa
Mi piace l’idea di ricordare persone come Attila Biscottini uomo sagace, mordente, sempre lucido e pronto al dialogo.
Mi piace anche perche’ lo accosto a Leo Vagnetti, suo buon e leale amico-avversario politico e mi piace ricordare i pensieri, le riflessioni, le citazioni che, a quei tempi, usavano esternare, e non erano soli, anche con qualche parola un po’ greve ma pertinente e sempre pronunciata con ironia e senso del pudore, della dignita’, del rispetto delle proprie idee e di quelle degli altri.
Dunque un pensiero e una speranza …quella della memoria che sia di stimolo e di incoraggiamento ad andare avanti nel processo di rinnovamento per il quale non “siamo soli”,
importante e’ sapersi guardare intorno e scegliere senza timore di essere giudicati o mal compresi
rita fiorini vagnetti
circa 13 anni fa
Caro Carlo ho due rimproveri da farti, uno serio, l’altro un po’ meno. Quello che denunci nel tuo intervento lo sanno tutti, ma fa comodo a molti far finta che tutto vada bene. E sappiamo benissimo anche il perchè. Inutile insisterci più di tanto. Anche i “nostri”, come ha giustamente rilevato più volte Lorenzoni, si son presi la berlusconite e prima che gli passi ci vorrà del tempo.
Comunque ti do una notizia, l’affare Gazzettino non è stato ancora archiviato. Oggi tre esponenti del Pd sono a Siena per parlare con i responsabili provinciali di quella squallida vicenda. Per cui (primo rimprovero) non facciamo di tutta l’erba un fascio. Le persone per bene ci sono dappertutto, per fortuna, e, anche se oggi pare che questa non sia più una discriminante, non dobbiamo stancarci (almeno noi) di appoggiare chi fa cose giuste. Chiunque esso sia.
A Giglioni ho dato solidarietà ed appoggio quando ha avuto il coraggio e la correttezza di bloccare le assemblee. Certo, oggi non posso non rilevare un suo comportamento non condivisibile nel prosieguo della vicenda Gazzettino.
Secondo rimprovero: non dovevi assolutamente fregarmi la massima di Attila Biscottini, sparandola in fondo ad un commento. La tenevo in serbo per farci un titolo ad effetto per commentare una delle tante situazioni in cui la stupidità la fa da padrona:
AVEVA RAGIONE ATTILA!
circa 13 anni fa
Luciano, la tua ultima asserzione è quello che vogliono(il ballare da soli !) ed anzi ciò che non vogliono è il contrario.Non sò di quali fiumi e maree si parli, può darsi che sia male informato ma forse si dimentica troppo presto le operazioni che -del resto previste anche da uno come me che è stato sempre estraneo alla politica locale e magari mi si consenta” osservatore distaccato” questo sì, ma è vero o non è vero che non hanno prodotto alcun effetto i deferimenti ai probi viri e che stanno passando sotto silenzio e non se ne è saputo più nulla?Che segno è questo ? Forse è il segno a cui alludeva Scaramelli nella sua risposta sopracitata. Alludo fra l’altro,- appunto- al fatto del deferimento ai cosiddetti ”probi viri” per le cordate a cui si è reagito con fuoco e fiamme così sembrava ” tranne poi far rientrare il tutto nell’alveo della ”normalità”.Condivido pienamente il senso usato non a sproposito ”della continuità” a cui allude Scaramelli, ma allora si prenda atto che tutto questo è una delle cose più gravi che possano regnare dentro un partito e che lo possano segnare non come progressista ma come conservatore.La faccia progressista e la politica interna fortemente piegata alla conservazione dei ruoli, all’uso degli stessi mezzi in politica che sono statai usati fin d’ora
nutrendo quasi un fastidio se si disturba i manovratori.A questa età non ho la memoria tanto corta ma mi par di ricordare che nei precedenti articoli avessi- diciamo ”esortato” -il bisogno di cambiamento e la rinuncia all’accettazione acritica poichè questa è l’ultima cosa di cui oggi si abbia bisogno.I miei due articoli sono stati letti da quasi 200 lettori ma nessuno ha risposto, eppure ponevano dei quesiti importanti e di natura etico-politica.Perchè bollare il tutto come ”ideologico” quasi degno di un reperto archeologico se poi si cade con una normalità da lasciare basìti nella contraddizione dei personalismi e nella lotta fra le correnti, che a definirle tali gli si fà solo un favore’, perchè niente sono e niente producono ?Producono solo contraddizioni e confusioni, subito apparentemente ricomposte da coloro che le evocano e che sembrano agitarsi senza nulla produrre.Ecco perchè non credo più alle sirene della politica,che stanno imboscate ma attendono il manifestarsi dell’ufficialità per far passare le istanze decise da altri, e non credo più alla loro funzione apparente di belle addormentate nel bosco…sono anche loro funzionali alla politica di apparato, scientemente. Il vecchio Attila Biscottini che tanti hanno conosciuto e del quale si poteva condividere o meno la linea che contestava l’apparato (serbo sempre i suoi scritti taglienti in una cartella), per certi aspetti in maniera che poteva sembrare sprezzante ma che comunque era persona mai a corto di argomenti, amava spesso ribadire nelle proprie elocubrazioni” :ricordatevi compagni che il 90 per cento della gente non capisce un cazzo”.Corsi e ricorsi.
circa 13 anni fa
La situazione mi pare ancora in alto mare; le primarie non le hanno fatte, i quattro nomi che sono usciti fuori non si sono espressi chiaramente. Comunque vedremo come, chi e in base a quale argomentazioni verrà scelto il candidato.
Se puntano sulla continuità penso che balleranno da soli.
circa 13 anni fa
dai pochi fatti dei pochi incontri pubblici e dalle cronache delle assemblee ristrette agli iscritti, sembra esserci però un fiume chiamato continuità che travolge tutto.
circa 13 anni fa
Discontinuità è stata chiesta anche nei vari incontri che il Pd ha avuto con le varie associazioni le quali hanno dato giudizi fortemente negativi sull’amministrazione uscente. I risultati della famosa “campagna di ascolto”, che doveva essere la base per la costruzione della nuova amministrazione, che fine hanno fatto?
circa 13 anni fa
Dopo Sel, anche Rifondazione chiede discontinuità. E discontinuità hanno chiesto anche tanti iscritti ed elettori del Pd tramite l’ormai famoso questionario.
Vedremo come si realizzerà questa tanto richiesta discontinuità.