Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
Finalmente un Natale più sobrio
Era diventata la festa delle merci. Da tanti anni il Natale veniva atteso solo per scambiarsi regali (in gran parte inutili). Quest’anno mi è sembrato non solo meno sfavillante ma soprattutto più intimo. Quello che non poterono la cultura e il buon senso l’ha ottenuto una crisi che ha decurtato la capacità di spesa della gran parte delle famiglie italiane. Anche a Chiusi non si è ripetuta l’orgia degli acquisti. A Chiusi città anche nei giorni della vigilia, nei pochi negozi rimasti, non c’è stata la ressa e allo scalo solo il 24 c’è stata l’invasione delle auto e del regalino last minute, ma di gente “carica” di pacchi se n’è vista ben poca. E i commercianti? Quelli più avveduti non si sono caricati di un magazzino improbabile da smerciare.
Ma il Natale, si sa, è la festa dei bambini e se uno strappo è stato fatto è proprio per loro senza ripetere, però, (salvo le solite deleterie eccezioni) le vistose pacchianate degli anni passati. Anche le chiese più piene hanno contribuito a ridare, almeno in apparenza, un senso un po’ più spirituale a questa festa. E quello che maggiormente conforta è che si fa strada la consapevolezza che si può fare con meno. E’ ovvio che se il comportamento più sobrio è frutto di una scelta consapevole è un conto, altro discorso è se il tirare la cinghia è imposto dalla perdita di reddito. E purtroppo sono sempre più le famiglie anche nella nostra città che fanno fatica a tirare avanti e il superfluo non sanno più cos’è da un bel pezzo. E allora un Natale più sobrio è in certo qual modo anche un modo di rispetto per chi, già in difficoltà, vive queste ricorrenze con accresciuta pena. Insomma quest’anno ho visto scambiarsi più gesti d’affetto che pacchi vistosi e mi è parso un piccolo segnale nella direzione giusta: più valore ai rapporti umani e meno alle merci.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 27 dicembre 2010 alle 00:07, ed è archiviato come SOCIALE. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Io di tutta questa ”mitezza” Sig.Donatelli cercherei di farne a meno.Farne a meno significa -secondo me- non di non riconoscere il giusto peso nelle azioni quando deve essere riconosciuto- ma significa inquadrare le azioni per la loro dimensione e per la dimensione che occupano nella sfera delle relazioni e soprattutto a quale strategia politica globale tendono.Dopo questi ordini di giudizi, uno può assumemere il carattere della ”la mitezza” oppure quello dell’impegno a cambiare le cose ai rapporti che si possono giudicare negativi.La ”mitezza”(il dire che la Chiesa Cattolica continua a dare sollievo e conforto a molte persone”)se pur vero ed inconfutabile, non fa altro che smorzare la negatività che è insita nella sua politica globale(a mio avviso).Questo dualismo porta talvolta anche controvolontà ad usare due pesi e due misure fino ad offuscare le istanze lecite di cambiamento che provengono anche all’interno della Chiesa stessa.Quello che Lei dice al riguardo del Vaticano che manda una lettera di proteste allo stato Ebreo per i motivi che lei espone, -mi creda- ma è insignificante. E’ una briciola in un mare ed è destinato a non far assumere una memoria storica ai fatti. Le questioni sono ben più grandi ed enormi ed investono le politiche dettate dall’alto delle gerarchie ecclesiastiche,- che secondo me-
non si discostano di un millimetro dalle vecchie politiche di mantenimento degli staus quo delle popolazioni bisognose del mondo e si adeguano
senza pudore alcuno alle politiche di mantenimento delle nuove e vecchie povertà tracciate e ratificate nei convegni di organizzazioni occidentali del tipo ECC, World Monetary Found,FAO, Tesoro degli Stat Uniti.
Banca Mondiale.Di tutto questo il popolo bue
d’europa non vuol sentire neanche parlarne.
Altro che la costruzione della chiesa vicino alla moschea… è in ballo la tenuta dei paesi ricchi ed allora giù chi più ne ha più ne metta sulla torta ad accaparrarsi oggi la fetta che si può ma sempre inferiore a quella che ci potremo accaparrare domani.Con la benedizione dei vertici che andrebbero ”svergognati” nelle loro politiche attuative soprattutto nei riguardi del terzo mondo.Le ricordo solo un piccolo fatto del quale non se ne parla più, successo al tempo di Papa Voitila nel viaggio in America Latina, quando redarguì duramente padre Ernesto Cardenal sulla teologia della liberazione.Questi fatti sono scomparsi , affondati nel dimenticatoio della storia eppure sono successi l’altro ieri di fronte al lungo periodo esistenziale della Chiesa cattolica.
Come vede spesso ci si indigna per lo stecchino ma non si vede la trave che abbiamo negli occhi.E’ l’apparato che ha preso la forza di conduzione e direzionale sugli uomini di chiesa e che non sopporta che questi talvolta si mettano di traverso, fino a considerarli come veri e propri nemici.Lo stesso di quanto avviene in politica.Chi contesta vada fuori !!
Poi è l’apparato e l’organizzazione a provvedere a nascondere la polvere sotto il tappeto ed a dire che tutto è pulito. Diversamente sarebbero andati a casa ed avrebbero perso le prebende del loro potere.Basta guardare quello che è successo in Parlamento!
circa 14 anni fa
Prima di tutto una cosa, è vero che la Chiesa cattolica ha dato, e continua a dare, sollievo e conforto a moltissime persone, ma è altrettanto vero che l’insegnamento di Gesù:
“Dai a Cesare quel che è di Cesare…..”sembra essersi un po smarrito. Le ragioni sono molte, complesse e discutibili, ma non, credo, si possa parlare di “fratellanza” quando il Vaticano manda una lettera di proteste allo stato Ebreo perchè aveva autorizzato la costruzione di una Moschea vicino ad una Chiesa.
circa 14 anni fa
Paolo, se ti riferisci all’articolo di”picchiato a morte chi non paga”per la verità l’avevo già letto ma non ho trovato nulla da obbiettare, anzi, posta chiaramente la non messa in dubbio della sorgente delle notizie.Questo non vuol dire che in tanti i casi i cristiani non siano discriminati, anzi. Ma c’è un però che va oltre i singoli casi ed i singoli casi ce ne sono a migliaia da ogni parte, sia da parte cristiana, mussulmana, buddista, ed ancora di più per chi non è inquadrabile nel credo religioso, nel senso che non ci sono mica solo i martiri cristiani ! La prima cosa che mi salta in mente è per esempio quelle dei bombardamenti dei villaggi mussulmani dell’afganistan e delle vittime civili classificati ”danni collaterali”dall’organizzazione militare occidentale.Forse ho un difetto di audizione ma non mi sembra di aver sentito mai tuonare il sommo pontefice verso un tale atteggiamento e condannare espressamente tali azioni. Si è sempre limitato con attenzione estrema a parlare di una generica condanna alla violenza ed alla guerra,facendo celebrare messe ai suoi vicari al ritorno di salme dei soldati italiani, dicendo che la Chiesa è vicina alle loro famiglie.Alle famiglie degli altri morti innocenti ci pensa il vicario di Allah senz’altro, e così il tutto continua….Paolo,sarebbe troppo lungo l’elenco per spiegare le ragioni del disaccordo mio e tuo su tale ordini di problemi e lo spazio del blog è tiranno chiaramente, e forse sbaglio io ad evocare quest’ordine di problemi perchè poi si arriva lontano, ed oggi la tendenza è quella di non doverci arrivare più, ma di limitarsi alla critica di quanto si ha sotto gli occhi non curandosi delle cause.Segno dei tempi. Ma se ognuno ha le proprie di ragioni,te lo figuri coloro che sono le vittime quante ne hanno di ragioni ? E non sono solo Cristiani checchè ne dica Papa Benedetto; anzi, i Cristiani che abitano per la maggioranza il mondo occidentale godono di buona salute, della speranza della perpetuazione della specie e mangiano due volte al giorno tutti i giorni. Sono gli altri che mangiano una volta alla settimana e che vedono spesso i loro figli morire di stenti.
Di chi sono le regole e chi le ha fatte per le quali noi mangiamo metà della torta ? Vallo a spiegare ad un mussulmano del Bangladesh e cerca di spiegargli che la Chiesa Cattolica-come dici tu- ”è l’unica autorità morale che denuncia e che qualche volta agisce per gli altri non meritevoli di considerazione da parte dei loro simili” e vediamo se si avvicina a tale struttura morale per bisogno materiale o per convinzione acquisita che il suo mondo sia tutto da rifare dalle basi, come gli prospettano gli evangelizzatori di coscienze……Puoi essere anche non d’accordo-come dici tu- ma purtroppo è proprio la legge della pancia piena e della pancia vuota a fare spesso la differenza di coloro che hanno la forza ma non la ragione.
E tale legge l’abbiamo partorita noi , in Occidente ,ed applicata verso gli altri da parecchio tempo…..
circa 14 anni fa
grazie a carlo sacco per il suo bellissimo commento, lucido e indiscutibile, descrive in maniera eccellente la “moralità” di quell’istituzione, senza dimenticare quanto fatto nei secoli non solo in america latina ma nella stessa europa.
circa 14 anni fa
Non sono d’accordo. La Chiesa cattolica è una delle poche asutorità morali che denuncia e qualche volta agisce per persone che per tutti gli altri non sono meritevoli di considerazione. Se vai al mio commento sugli auguri trovi un link ad un articolo dell’Avvenire. Te ne consiglio la lettura.
circa 14 anni fa
Il Vaticano non appoggia un ”tipo come Berlusconi” come lei dice nel Suo intervento. Il Vaticano da sempre appoggia tutte quelle sponde politiche e quei partiti politici da dove può ricavare un utile sia economico chè politico a 360 gradi.Ha fatto trasparire, -e neanche malcelatamente- la propria approvazione ed ha promosso i propri interventi tramite quei partiti che gli assicuravano una politica di sicuro riferimento
per l’etica di quella che loro stessi dicono sia ”la difesa della vita”(gli esempi non sono mancati nemmeno in un recente passato) ma non ha mai smesso di guardare
anche al PD nelle sue componenti di riferimento( una azione di grande raffinatezza e realismo
politico )delle quali sono sempre stati grandi maestri raccogliendo risultati concreti.Con una analisi che andrebbe senz’altro anche estesa e non sciorinata in poche righe su un blog,
vediamo che in politica estera insiste per nominare in terra altrui i vescovi che ritiene opportuno, e che ormai abituato ad avere terreno fertile in ogni luogo della terra, piange e s’indigna perchè non trova acquiscenze a livello statale a chi non gli fa fare quello che vorrebbe fare e manovrare fuori da casa propria(Solo la Cina per adesso)e domandiamoci il perchè e con quale fine faccia questa politica. Dove subisce violenze da parte neanche tanto da frange estreme islamiche, ma da una discreta quantità di popolo( iran, irak, filippine , india, sudan, e in altri tanti stati a maggioranza perlopiù islamica od induista )non dice nulla sulla messa in atto sulla propria politica di penetrazione nel cuore di altre religioni come ha fatto in secoli passati e che da sempre è stata una prerogativa alla propria espansione. Si chieda perchè se intere popolazioni , magari portatrici di culture religiose più settarie e più ortodosse o che noi abbiamo giudicato essere tali ,reagiscono con quella violenza(certamente da condannare quando si tratta di attentati ed uccisioni premeditate in luoghi di culto di persone inermi e di semplici fedeli )su cui fa leva la presenza costante della evangelizzazione che il vaticano ha sempre messo in pratica ? Ma un culto che penetra all’interno di una cultura millennaria e scardina in poco tempo elementi di riferimento tali da inficiare la funzione della famiglia,i valori di quelle società, ed impone valori diversi vigenti in altri tipi di culture (l’occidente) e che costituisce spesso valori di contrasto accompagnati da imposizioni economico-militari da parte dell’establishment occidentale, non può far altro che alimentare quella miscela esplosiva che fa si che intere nazioni vengano minate alla base del loro sentimento nazionale(stati islamici come irak, Iran, India e via dicendo ).Ma tutto quest le sembra normale ?Ci si chieda come mai questo non avviene in america latina ! Certo, lì c’è da secoli una cultura religiosa esportata al tempo dei conquistadores e che ormai ha preso tutto il continente sudamericano e detta violenza non esiste, perchè è un mondo ormai assuefatto e conquistato, da diversi secoli, con una violenze senz’altro meno strisciante di quella odierma, ma più brutale e diretta.La violenza la fecero i conquistadores di Cortez e di Pissarro ed altri che anteponendo il simbolo della croce affidato loro dai re e dalla Chiesa
delle cattolicissime Spagna, Portogallo, ed altri,sterminarono intere popolazioni.Ma ormai è acqua passata, a chi vuole che interessi al giorno d’oggi ? Non lo insegnano nemmeno più nelle scuole, anzi non l’hanno mai insegnato.Poi dicono che il Governo Italiano sia ”laico”.Sulla carta.Anche tutto ciò fa parte della ” vendita del fumo” alle coscienze.Senz’altro lei non converrà, ma nel Suo giudizio dove Lei parla che il Vaticano sostenga Berlusconiè e bene che quello che ha letto possa pesare dal momento che non credo che sia molto smentibile.Erano i consiglieri più street dello Zar di tutte le Russie, salvo poi flertare col Partico Comunista dell’Unione Sovietica dopo il 1917 fino alla caduta del Comunismo. Due giorni dopo il Pope era nella piazza rossa con l’incenso in mano che sventolava. Scusi la brutalità, ma se sono sopravvissuti per duemila anni un motivo ci sarà, o no ?
circa 14 anni fa
Forse è perchè non sono al passo con i tempi, ma io sono abituato a considerare il Natale come un periodo di gioia (per la nascita di Gesù) e di speranza che il Suo messaggio venga raccolto. Per me i simboli di questo sono la Sacra famiglia in una grotta (gioia) e le luci sull’albero (speranza).
Gioia e speranza in cui continuo a credere nonostante il Vaticano appoggi un tipo come Berlusconi.