di Roberto Donatelli

Lasciai Chiusi nel lontano 1964 sono tornato da cinque anni, salvo sporadiche visite per vacanze. Lasciai un paese pieno di vita e di vari caratteri. Ho ritrovato un paese abbellito da varie opere edilizie e… morto.

Dei vari caratteri non se ne parla. Sembra che la famosa “visciaia” chiusina non sia più vista di buon occhio. Capisco che le cambiate condizioni mondiali e locali abbiano avuto una negativa influenza su Chiusi, ma Chiusi ha molto da offrire. Dai suoi tremila anni di storia al suo clima, dalla sua invidiabile posizione geografica alla sua tranquillità E’ uno dei pochi paesi in cui le porte delle chiese non sono chiuse, per esempio.

Per esperienza diretta so che esiste un nuovo tipo di turista, sia italiano che straniero. Gente che  non è nata con il classico cucchiaio d’argento in bocca. Gente che ha studiato e ha trovato  un lavoro molto ben remunerato. Gente che va “a vedere” Montepulciano o Pienza, ma non vuole passare le vacanze li.  Queste persone trovano Chiusi “un gioellino” e aggiungono….ma non ci sono infrastrutture. Mi rendo conto delle difficoltà finanziare a cui va incontro qualsiasi Comune, Chiusi incluso, ma un po’ più di flessibilità, un po più di attenzione ai particolari credo che  darebbero un po più di vita alla nostra città. Sono fiero di essere cresciuto, in parte, a Chiusi. Mi rendo conto che il passato non può più tornare, ma fare il meglio con ciò che si ha si può