Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
Cinque regole d’oro nel rispetto di tutti
Nel bilancio dell’attività di Chiusinews pubblicato il 31 dicembre abbiamo accennato alla necessità di introdurre qualche regola in più per il miglior funzionamento del blog. Intanto ricordiamo le tre regole che ci siamo dati. In primo luogo gli articoli debbono avere un riferimento locale. Unica eccezione la rubrica “un libro al mese”.
Le rare “censure” che abbiamo operato hanno riguardato articoli che si riferivano ad argomento di interesse nazionale che comunque possono trovare un’appropriata collocazione sulle migliaia di blog che si occupano di tali argomenti.
Un secondo parametro è quello della “buona educazione”. Sono consentite critiche, anche severe, ma non l’insulto. Su questo per fortuna la redazione non è mai dovuta intervenire; come non è intervenuta sul terzo criterio “il rispetto della legge”, per esempio articoli che contengano diffamazione e calunnia.
Oggi introduciamo altre due regole sollecitate da molti. Ambedue riguardano il formato dei commenti. Molti si lamentano che i commenti sono troppo lunghi,talvolta anche due o tre volte la lunghezza degli articoli a cui fanno riferimento. Spesso rappresentano un “tappo” per procedere alla lettura dell’intero dibattito. Anche noi talvolta abbiamo ecceduto, facciamo ammenda. La nuova regola che vogliamo introdurre è il limite di dieci righe per ogni commento. La redazione si riserva quindi la facoltà di non pubblicare commenti che eccedono le dieci righe. Per quanto possibile gli autori dei commenti “censurati” verranno contattati via email con una richiesta di revisione.
La seconda regola sui commenti è quella di evitare la citazione del nome proprio senza il cognome dell’interlocutore. Per significare confidenza con l’autore dell’articolo o degli autori dei commenti si può eventualmente scrivere il nome proprio seguito però dal cognome fra parentesi. Il motivo di questa misura sta nella necessità di rendere noto a tutti l’identità della persona alla quale ci si riferisce.
Vi chiediamo quindi un piccolo sacrificio nella redazione dei commenti in cambio di un miglior funzionamento di Chiusinews che deve essere sempre più uno strumento a disposizione di tutti.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 2 gennaio 2011 alle 00:03, ed è archiviato come CRONACA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Naturalmente cercheremo di non essere particolarmente fiscali. Se un commento sfora di qualche riga, non è che alla decima verrà tagliato. Però è necessario darsi una regolata sia nell’interesse di chi vuol leggere che di chi vuol farsi leggere. Poi, come diceva Paolo (Scattoni) se uno vuol scrivere di più c’è sempre “l’articolo”, dove (ragionevolmente) ci si può cimentare su distanze più lunghe.
circa 13 anni fa
E invece no. Il tuo commento è la metà del consentito!!! Come vedi 10 righe sono un bel po’
circa 13 anni fa
Forse non è necessario introdurre il limite delle 10 righe: io sono uno di quelli che le passa di frequente, ma so che corro il rischio di veder penalizzata la mia ridondanza perché lo scritto lungo viene “saltato” dai lettori più smaliziati. E comunque ci sono argomenti per cui 10 righe non consentono di articolare nemmeno un pensiero: vi chiedo di rivedere il limite. So che il moderatore ha il dovere si sorbire il fiume di discorsi che magari nemmeno condivide e però, stante il successo riscontrato, mi pare un autogol un limite così stretto (e che ho passato anche questa volta ). Buon anno a tutti
circa 13 anni fa
C’è sempre la possibilità di scrivere un articolo che può essere un po’ più lungo (20/30 righe). Purtroppo la lettura a video è più difficoltosa di quella su carta. Grazie comunque per i tuoi interventi.
circa 13 anni fa
Capisco benissimo l’invito e la necessità ad essere concisi nelle risposte agli articoli e sugli argomenti di mio interesse ci proverò(ho capito che l’invito soprattutto era rivolto a me-se non erro -).Una sola obiezione: siete sicuri che per le risposte a problematiche che riguardino il localismo,fatte e strigate all’osso(massimo 10 righe), non si arrivi a quella sorta di sketch, quasi televisivo che possa mettere in evidenza la finale del risultato della riflessione, senza l’apporto di dove nascono le motivazioni ? Viviamo in tempi dove non si ha più la pazienza di leggere 60 righe su di un argomento e siccome si dice che dovremmo recuperare tante cose, quest’ultima mi sembra una di queste.Ne và della qualità dell’informazione contrapposta alla parzialità. Se poi si possa dire tutto in dieci righe sono d’accordo che è lì che si giuoca la bravura di chi scrive per farsi ascoltare, ma chi legge,- e l’informazione deve servire a quest’ultimo -, spesso è tantomeno che un giornalista.Le tendenze ,anche a ragione ,sono altra cosa.