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Il Partito democratico ricomincia da cinque
di Luciano Fiorani
Contrordine compagni! Il candidato a sindaco non c’è e non c’è mai stato. Anzi di papabili ce ne sono ben cinque. E l’incontro che la segreteria ha fissato per sabato 8 gennaio servirà ad una prima ricognizione, mentre l’assemblea del 14, allargata ai direttivi dei circoli, dovrà formulare le prime indicazioni programmatiche.
Il Pd non lo dirà mai, ma è chiaro che è successo qualcosa di serio perchè mentre in tanti davano i giochi per fatti ora si ricomincia da zero, anzi da cinque. E precisamente Massimo Giulio Benicchi, Simona Cardaioli, Marco Ciarini, Stefano Scaramelli e Gisella Zazzaretta. E soprattutto pare che prima di scegliere il nome giusto verranno fissati i criteri su come arrivarci. Ma prima ancora si lavorerà sul programma. Un iter ragionevole dopo tanti tentennamenti.
Certo le polemiche degli ultimi giorni non sembrano estranee a questo cambio di programma e le dispute sul nome vengono spostate decisamente più in la. La Cardaioli, indicata nell’assemblea di Montevenere ha tutte le caratteristiche del cavallo di rincorsa, ma quello che oggi va sottolineato è che finalmente il Pd pare aver imboccato un percorso chiaro e plausibile dopo mesi di dico e non dico (più i non dico), scelgo e non scelgo (più i non scelgo). Insomma dopo mesi di Ciarini-Scaramelli impegnati in una campagna elettorale strisciante il Pd azzera tutto e ricomincia da cinque.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 7 gennaio 2011 alle 00:07, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Tutte le cose che sono in Vita tendono a rimanere in Vita il più possibile ed il meglio possibile (istinto di sopravvivenza). Noi, esseri umani, cercheremo di mettere in pratica i principi su cui si crede si basi la Vita stessa: Vita = Evoluzione. Che sia la TEORIA il vero problema? Ammettiamo, per ipotesi, che la Teoria non corrisponda alla Vita stessa, ne consegue che noi mettiamo in pratica principi che non sono in “simbiosi” con la Vita stessa. Forse è per questo che siamo in conflitto con noi stessi e con tutto ciò che ci è intorno?
Gradirei il suo parere.
circa 13 anni fa
la ringrazio per la sua esaurente risposta, che condivido in pieno. Le “regole” del mercato… chi le ha fatte queste regole? Certamente persone con un buon cervello e scaltre. Possibile che queste persone non riescano a capire che, andando avanti cosi, la “fine” verrà anche per loro? Sono cosi accecati dal dio denaro che non riescono a vedere più in la del dollaro? Non credo, visto che si deve essere lungimiranti, specialmente per mandare avanti una qualsiasi impresa.
circa 13 anni fa
Negli anni ’70, sig Donatelli, c’era quasi imperante a sinistra la teoria che la liberazione dal giogo la doveva mettere in moto quel 20%. Le posso citare i nomi più famosi dei governi, delle università, degli apparati che credevano a tale teoria. Oggi si sono eclissati e non c’è nessuno che faccia finta di ricordarsi. Oggi ancora più potente ma ancora più distruttivo c’è il mercato con i suoi automatismi a farla da padrone sulla scena del mondo. A cambiarne le regole dovranno pensare le sue vittime. Da quel 20% non mi aspetto nulla poichè quelle regole le ha partorite proprio quel 20% dove noi abitiamo. Anzi mi aspetto -come del resto avviene- l’esportazione della guerra, delle crisi scaricate in casa d’altri, delle violenze e della fame, creando ad arte ed anche molto scopertamente, e sottolineo ”ad arte”, i fantocci (del tipo Bin Laden ed altri Wickyleaks della situazione) dai quale prendere spunto per occupare e controllare meglio il mondo. Questa non mi sembrerebbe che fosse teoria indimostrata, mi sembra che più passa il tempo e più rassomigli ad una certezza
circa 13 anni fa
Nell’immediato dopo guerra anche quando esisteva il ”pericolo comunista” molti che erano stati fascisti militarono nella nuova DC ed anche nel PCI. Lei ritiene che oggi sia tanto diversa la situazione per le persone? Ma se Veltroni ha dichiarato pavidamente di non essere mai stato comunista ma si pretende altro per stupirsi? Sig.Donatelli, il capitalismo ci si vergogna di chiamarlo capitalismo e si chiama’ ‘mercato” eppure le regole con le quali funziona e gli effetti che produce sono sempre i soliti da 2000 anni, solo che viene accettato sostanzialmente acriticamente perchè sembra a molti che sia connaturato con l’uomo, e questi molti sono in primis ”i poveri” sui quali si poggia. Storce la bocca? Basta guardare il mondo: il 20% della popolazione mondiale consuma la maggior parte delle risorse del pianeta mentre l’80% langue.
circa 13 anni fa
Il PD, per le azioni e le proposte che tenta di portare avanti, è già ”cotto”. Quando si chiamava in un altro modo, un po’ il mondo lo aveva fatto cambiare, non di tanto ma un po’ forse sì, mentre adesso è il mondo che ha fatto cambiare lui. La considerazione anche se è tagliata con l’accetta è tale e reale. Quelli che sono diventati ”non si sà bene che”, e dei quali Lei sig Donatelli chiedeva la ragione di tale divenire, potevano anche antecedentemente militare verso sinistra, verso il centro o verso la destra. Sarebbe stata la stessa cosa (per loro). Le condizioni della vita li hanno fatti trovare a sinistra e spesso per opportunismo si sono collocati a sinistra, ma con la stessa identica naturalezza ed indifferenza sarebbero stati al centro oppure a destra. E’ bastata qualche lacrima dei loro dirigenti che si sono buttati verso il centro.
circa 13 anni fa
La mia opinione Sig.Donatelli è che quello che è stato dato alla società dal sistema economico è stato un falso benessere del quale tutti hanno fruito, ed oggi tutti ne pagano le conseguenze. L’economia è ciclica e per propria regola non compensa tutti allo stesso modo o non dà a tutti le stesse opportunità di sviluppo. Chi in nel Pd ha creduto che certe scelte fossero opportune abiurando certi ideali ed accettando l’abbraccio politico ed il modo di pensare di altri settori che sono stati secolari avversari e portatori di altri valori, si è stemperato in quei valori che prima diceva di combattere, accettando ciò che volevano gli altri ed indirizzando il proprio elettorato all’accettazione acritica del sistema di valori imperante, dei quali si faceva portatore lo schieramento avverso. Forse perchè credeva che accettando ”il mercato” e l’etica di ciò che produceva, la società nel suo complesso sarebbe progressivamente andata avanti in maniera migliore… Così ha perso l’orientamento ed ha accettato valori e compromessi che hanno fatto abbastanza velocemente snaturare la propria esistenza.
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circa 13 anni fa
in conseguenza di questo mi sono fatto un’altra domanda.
Perchè un Partito con un ideale che credo non possa essere migliorato e che ha cercato sempre di mettere in pratica (almeno fino a qualche tempo fa), ora si trova senza identità? Possibile che tutti (come ha fatto notare lei) siano diventati…..non so bene che, ma certamente non riflettono più lo spirito del Partito? Sarei interessato a conoscere la sua opinione.
circa 13 anni fa
Sig.Donatelli, per la prima volta sono d’accordo con Lei. Se Lei lo chiede ai dirigenti e via via venendo dal vertice verso il basso, inclusi milioni di militanti e persone perbene, forse non lo sanno nemmeno loro,e comunque la risposta dei non addetti ai lavori(milioni) sarebbe molto vaga e confusa, tranne quella di qualcuno:e’ una questione di identità e siccome le identità si costruiscono con i valori,quando si rinuncia ai propri per quelli offerti da altri, si accetta un abbraccio mortale dal quale non ci si libera più perchè una delle cose che viene meno subito è la forza che spinge al cambiamento critico.Un esempio di personalismo ? Guardi Fassino, non ha nemmeno più il pudore di dire che non lavora per gli operai ma invece dice che ”lavora per Marchionne( parole sue……).
circa 13 anni fa
Sappiamo tutti cosa è, e sempre sarà, la “destra”, ma il PD cos’è…..era ma ora cosa è, esattamente, e non soltanto a Chiusi o in Italia?
circa 13 anni fa
Convengo in pieno con quanto scrivi Luciano e mi piacerebbe leggere delle risposte sul tema centrale di dove hai messo l’accento.Risposte e considerazioni provenienti da tutti i campi ma prima di tutto dall’interno del PD.Il silenzio in questo caso non è vero che ”nulla afferma”.Oggi si tende, soprattutto dai più giovani a scavalcare codesta concezione ed a soffermarsi ”sulle cose da fare”e le”cose da fare” sono spesso insignificanti per la comunità, ma significanti per chi attende i bocconi appetitosi, e dentro ci metto anche ”le categorie”.Che poi dai bocconi si passi all’utilità sociale questo è sempre da valutare ,ma il fine ultimo è quello del boccone.La dimostrazione di questo, si ha nel governo del ”fare” che mostra l’utilizzo delle risorse a disposizione che attendono frementi le scadenze della politica per fare e per creare iniziative che poco hanno a che vedere con l’utilità sociale. Un esempio,e si ritorna sempre lì :pensilina, asili con rette gravose per le famiglie non abbienti e disagiate,utilizzo delle poche risorse per opere di dubbia utilità, ecc ecc. Funziona così dappertutto purtroppo quando non esiste più controllo.Funzionava poco anche prima, ai tempi del monolitico PCI, ma almeno la parvenza della gente che si riuniva, discuteva e s’incazzava e che qualcosa decideva c’era. E tale controllo purtroppo non si ripristina in poco tempo.Ma occorre mettere in atto tutte le strategie necessarie per poter rincanalarsi nella giusta direzione.Queste strategie-se così’ le vogliamo chiamare- devono essere esenti da giuochi di partito , personalismi, compromessi.E’ quì il mio grande dubbio che nell’odierno PD vi sia questa forza.Ho paura che alla fine il sistema decisionale interno anche se avrà meno forza di prima non dovrà confrontarsi con nessuno, nè con liste civiche nè con altri partiti, che magari spesso sono pronti ad associarsi all’operazione .C’è il rischio che le logiche che prevalgano siano quelle che indicheranno le persone che servono alla continuità, Queste sono il viatico sperato per il quale possa passare quest’ultima;con attorno una folla numerosa a far da spettatrice, magari disillusa ma utilizzata sapientemente per le scelte ormai decise dai poteri forti.E’ fantasia la mia ? Certo può darsi anche che si risolva anche in un nuovo caso”Pienza”, ma mi sembra improbabile… ”chi vivrà vedrà disse il cieco……”
circa 13 anni fa
Ma questo che dici (Simone Agostinelli) lo riconoscono tutti. Il punto è vedere se un grande partito finisce per essere lo strumento di quelli che definidci “biechi arrivisti e simpatici(?) lacchè o se invece prevale la sua parte migliore che vuole aprirsi alla cittadinanza per capirne ed eventualmente accoglierne le sollecitazioni e le aspettative. I partiti non si possono comportare come una qualsiasi associazione privata, proprio per il ruolo che gli assegna la costituzione e per la possibilità che hanno di determinare le sorti (nel nostro caso) di una città.
Senza trasparenza e democrazia i pericoli aumentano, questo è poco ma sicuro.
E in questi anni, spero ne converrai, i partiti sono stati più vicini e attenti ai comitati d’affari che al funzionamento della democrazia.
circa 13 anni fa
Scusa Luca(Scaramelli),ma che considerazione hai verso tanti iscritti o anche dirigenti del PD,che cercano(senza magari riuscirci)di fare politica in modo disinteressato,con passione,senza opportunismo e con il solo scopo di ridare un po’ di credibilità ad un partito in grande difficoltà?NON ci sono solo biechi arrivisti o simpatici lacchè nel PD!!!!!!!
circa 13 anni fa
paolo(scattoni) ci siamo passati insieme e lo so bene cosa significa creare un’esperienza di quel tipo dal nulla, potrei dire che ad oggi non me lo ha ordinato il dottore e fare come nelle ultime due volte che non sono neppure andato a votare. quello che dispiace questa volta è l’atmosfera che c’era qualche mese fa, sembrava che con le dimissioni di ceccobao si aprissero chissà quali scenari, poi i pavidi personaggi che erano stati buoni buoni per sette anni, sono tornati, dopo qualche starnazzata di qualcuno, di nuovo buoni buoni e così c’è quell’amaro in bocca di qualcosa che poteva essere fatto e non è stato possibile fare e che mantiene quel minimo di stimolo a provare.
circa 13 anni fa
Caro Luca (Scaramelli) io la metterei così: l’alternativa è fra una proposta decente del PD e una lista civica. Ho molti dubbi sulla lista civica, per questo spero in uno scatto (o resurrezione?) del PD. A chi è orientato per la lista civica consiglierei di attrezzarsi per “ogni evenienza”- Elementi di programma ci sono. Alcuni candidati potenziali forse. Bisogna stare attenti all’organizzazione. Chi è, come te, ormai certo che questi ritardi sono strumentali, deve per tempo informarsi sulle tecnicalità per la presentazione. Quante firme, chi le convalida etc. etc. Io ci sono passato e so quanto è dura.
circa 13 anni fa
a me sembra che stiate facendo un consulto tra medici di fronte ad un paziente morto da qualche ora, cercando terapie che per i morti chiaramente non esistono, qualche mese fa ad essere molto ottimisti poteva anche andar bene, ma adesso mi sembra esagerato, scattoni e fiorani in particolare conoscete bene queste situazioni, vi aspettate ancora qualcosa?
c’è dentro al pd un “dibattito” sconosciuto alla maggior parte degli iscritti e alla quasi totalità di simpatizzanti ed elettori, con il calendario dei partiti che misura il tempo per ere geologiche quando avranno stabilito il nome del candidato e un abbozzo di programma non ci sarà neppure il tempo per sapere cosa ne pensa sui temi in campo da mesi, figuriamoci i radiosi orizzonti prefigurati qualche mese fa di un programma costruito alla luce del giorno.
se non la facciamo finita di girare intorno a questi discorsi come stiamo facendo da mesi ci copriamo di ridicolo anche noi, quindi o ci mettiamo una pitra sopra e prendiamo atto di essere una minoranza di ingenui illusi o dopo il 21 come dice marco proviamo a vedere quanti sono gli illusi in questo paese.
circa 13 anni fa
A Giorgio Cioncoloni: l’articolo di Luciano Fiorani è costruito su voci, poi faticosamente verificate. Non sarebbe più semplice che il PD operasse attraverso passaggi trasparenti? Una richiesta di rispetto nei confronti dei propri iscritti ed elettori.
Sulle modalità di scelta ancora non è stato detto nulla. Speriamo di avere qualche lume prima o poi Lo dico nell’interesse dello stesso PD. Il disinteresse degli elettori dipende anche da questi comportamenti. Sinora ha colpito poco, ma se questi mugugni si trasformeranno in lista civica i danni potrebbero essere pesanti.
A Francersco Storelli: i riciclaggi sono sempre da evitare non solo per i vice.
circa 13 anni fa
Un appello accorato.
Per favore salvateci da vicesindaci riciclati, che di craxismi e berlusconismi ne abbiamo pieni i c…….
Grazie e perdonate l’eufemismo
circa 13 anni fa
Che cosa significa che si ignora la fonte? Per quanto riguarda i “famosi” forum tematici, vi sembra corretto che venga “concessa” la partecipazione esterna per la individuazione dei punti programmatici mentre per la scelta dei candidati si ricorra solo ai dirigenti del partito? Perché non viene proprosto un forum anche per la scelta delle candidature?
circa 13 anni fa
Sarà anche un percorso chiaro, ma sicuramente molto in ritardo. Ovviamente fa piacere sapere che i giochi non sono ancora fatti nel senso che molti temevano (e ancora temono) Tutto, però, rimane in uno strano limbo: forum tematici, regole per la scelta (le primarie sono del tutto abbanodnate? e con quale motivazione?), la decisione dei garanti sulla questione gazzettino e così via.
E’ una partita tutta giocata fra dirigenti. Gli iscritti, i simpatizzanti e gli elettori del PD in genere debbono far affidamento sulle voci e su articoli come questo di cui però si ignora la fonte.
circa 13 anni fa
Solo due piccole precisazioni:prima,la Simona Cardaioli è stata indicata a Macciano;secondo,non è successo niente di serio,ma solo ciò che io ho sempre detto(certo essendo nuovo,ho forse poca creidilità o poca autorevolezza),la discussione è aperta,il confronto sul programma deve essere prioritario,l’assemblea deciderà i criteri per la scelta del candidato e fra questi ci potrebbero essere anche le primarie.un’ultima cosa:ma voi della redazione avete qualche agente segreto stile KGB(la citazione è ironica) che vi aggiorna su tutte le mosse della nostra segreteria?