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Il Pd è a un bivio: continuità o cambiamento?
di Giorgio Cioncoloni
In questa fase politica che Chiusi sta attraversando, i dirigenti del Pd, partito storico di maggioranza, devono avere ben presente la responsabilità che grava su di loro perché dalle loro decisioni dipende un futuro politico e amministrativo di collaborazione sociale o di isolamento. Le numerose critiche, anche gravi, alla passata gestione politico-amministrativa del paese, fatte su Chiusinews, ma che si sentono anche in ambienti diversi, addirittura non provenienti da avversari ma da elettori o ex elettori del centro sinistra, non possono lasciare indifferenti.
Sia nell’opinione pubblica che, più significativamente, all’interno del partito, sono state addirittura fatte proposte di cancellazione di importanti realizzazioni della passata amministrazione, vedi l’avvio del procedimento del piano strutturale, il progetto di costruzione dello stadio, la realizzazione della pensilina della stazione ferroviaria, tanto che un osservatore proveniente da un altro paese potrebbe pensare che al governo ci fosse stata fino ad oggi una coalizione politica di parte avversa. Tutto questo non può essere sottovalutato ma deve far riflettere profondamente, prima di tutto sulla gestione passata e, di conseguenza, sull’organizzazione futura.
Un giudizio sul passato, anche se doloroso, è quindi indispensabile per aprire una nuova fase di rapporti costruttivi, prima di tutto con gli altri partiti propensi ad una gestione comune, e poi con la società, nelle sue diverse forme e realtà. Se si giudica che la passata gestione abbia funzionato si può tranquillamente procedere nel segno della continuità, assumendosi la responsabilità di continuare a gestire la cosa pubblica in maniera personale, senza sentire la necessità di confrontarsi con nessuno al di fuori di se stessi. Altrimenti bisogna trovare il coraggio di delineare una nuova strategia, con nuovi protagonisti.
Ma per fare questo non è sufficiente scegliere un buon candidato sindaco o fare un buon programma perché è tutto il sistema politico-amministrativo che deve essere messo in discussione e cioè sindaco, assessori, consiglieri comunali, dirigenti di partito. Affinché la gestione amministrativa funzioni è necessario che tutto il sistema funzioni e che ogni componente sia consapevole del proprio ruolo e riesca a svolgerlo in sinergia con le altre. Questo è quello che è mancato fino ad oggi con la conseguenza che ruoli diversi sono stati svolti dalle stesse persone o non sono stati svolti affatto. I dirigenti devono comprendere che il partito ha bisogno di aprirsi, per ricercare un ampliamento della propria base e di conseguenza più persone che siano disposte ad assumersi incarichi di responsabilità. E quale momento migliore di questo per fare ciò?
A patto però che venga recuperato il tempo perduto e che si dia dimostrazione, in tempi brevissimi, di una vera volontà di coinvolgimento, in tutte la fasi della procedura di scelta della futura amministrazione, a partire da quella del candidato sindaco e poi del programma, dei consiglieri comunali e degli assessori. Se si continua a pensare che questa procedura sia riservata ai pochi tesserati, molti dei quali sono tali solo per abitudine, più che per reale coscienza della propria responsabilità, oppure se si ricercano aperture parziali, o di comodo, come quella sulla sola definizione del programma, allora ci si rassegni a continuare a governare isolati, finché ci saranno i numeri per farlo, consapevoli però di non fare interamente il bene della comunità, ma di soddisfare prevalentemente le proprie ambizioni ed i propri egoismi, cosa nettamente contrastante con l’interesse pubblico.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 13 gennaio 2011 alle 00:02, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Ti auguro vivamente di riuscire nell’impresa che in tanti hanno fallito.
Sulle capacità di Giglioni invece la penso molto diversamente da te.
circa 13 anni fa
Ma parte del vostro ragionamento,non può essere accettabile.Le posizioni politiche possono essere anche distanti,ma i comportamenti delle persone,soprattutto se conosciute,non possono essere messi da parte.Io,con il mio atteggiamento,ritengo di non portare allo sfascio proprio un bel niente,perchè stò cercando di ridiscutere dentro il partito,tematiche dimenticate e che molti ritengono superate(dentro il partito ,CI SIAMO CAPITI,non sui giornali o nel blog,o al bar,o alle panchine dei giardinetti).Ma se molti iscritti al PD sarebbero stati pronti ad appoggiare una mia candidatura a segretatrio e io,per il bene comune del partito e per una piena fiducia nelle capacità di Paolo Giglioni,ho rifiutato,questo non vuol dire che sono andato a fare il servo di qualcuno,ma sono lì per far valere i mie ideali e quelli di tanti altri compagni( VOGLIO USARE PROPRIO QUESTA PAROLA),che come mè credono nella forza dirompente che ha un partito aperto a tutti e sia casa comune di tutti.Non ci riuscirò,anzi non ci riusciremo, e tutto rimarrà com’è ora,ok,pazienza,ma la mia coscienza è a posto,credimi.
circa 13 anni fa
Riferendomi alla mia osservazione riportata “più su”….in silentium veritas?…..come nel caso della Sig Vagnetti, che ancora non è stata commentata? Sono perfettamente al corrente che la piovra, in confronto alla politica, è una sogliola, ma c’è politica e politica. Fare esclusivamente il proprio interesse, su mandato del Partito, non mi sembra che rispecchi, nemmeno lontanamente, i principi su cui il Partito stesso si basa. Il Partito può fare quello che gli pare, e lo fa, ma il Comune deve pensare alla sopravvivenza di Chiusi che, ormai, respira con lo snorkel.
circa 13 anni fa
assolutamente in linea con quello che dice luciano, pensarla in maniera diversa su certe questioni non può assolutamente alterare i rapporti personali, una realtà piccola come la nostra in particolare ci mette a confronto e ci offre occasioni di contatto tra le più varie, se polemiziamo adesso su questi argomenti non significa non dover apprezzare una sera dove mi parli di un bel vino o trovarci per strada e parlare di quello che vuoi, tra l’altro devi riconoscere che più volte su questo blog in molti hanno sottolineato la tua perfetta buona fede, accostabile, a volte, da chi la tua esperienza l’ha fatta qualche anno, ad un pizzico di ingenuità, in ogni caso, per lo meno da parte mia, c’è il notevole apprezzamento per il fatto che se l’unico del pd che esprime chiaramente le sue posizioni e che ha il coraggio di metterci la faccia, e non è poco!
Ti auguro che la tua sorte in quelle stanze sia migliore della mia!
circa 13 anni fa
E qui caro Simone (Agostinelli), scusa se mi permetto, sbagli di grosso.
Un conto sono i rapporti personali e un conto le posizioni politiche. Non è una mia invenzione, è la vita che ce lo insegna.
Naturalmente deve esserci buona fede in quello che si sostiene e il rispetto vien da se.
Si possono benissimo tenere rapporti personali cordiali ed avere posizioni politiche anche distanti. Ti auguro di fare questa esperienza perchè non è banale e arricchisce la persona.
circa 13 anni fa
Volevo aggiungere un’ultima riflessione, nata soprattutto leggendo l’intervento di Giorgio(Cioncoloni);al di là del blog ci sono le persone e i rapporti personali,il rischio,continuando così, è di rovinare soprattutto quelli.
circa 13 anni fa
Vediamo se riesco a spiegarmi meglio,perchè tutto mi aspettavo,tranne che una reazione di questo tipo.Io credo fortemente nella partecipazione di tutti coloro che vogliono portare un contributo al bene comune,che in questo caso è Chiusi e mi sono sempre mosso affinchè questo potesse avvenire(ricordo sempre che valgo uno).La mia storia politica è breve(e mi sà che se si continua di questo passo sarà brevissima) ma in questo poco tempo,ho cercato di capire ciò che si può provare a fare dentro un partito,senza dover abbandonare degli ideali e dei valori morali che devono essere il riferimento personale di ognuno di noi(ognuno ha i suoi),quindi Luca(Scaramelli)lascia perdere i piccoli burocrati perchè con mè caschi male.Mi dispiace averti rovinato lo stomaco per una settimana,se vuoi ti posso offrire un po’ di brustico magari ti fa bene.Il mio intervento aveva un unico scopo:dire a persone che ritengo idealmente a mè vicine,di provare a fidarsi di compagni di partito che stanno cercando di portare quest’ultimo ad una discussione aperta e democratica,non che tutti coloro che non stanno in un organo direttivo sono dei poveri dementi.Giogio(Cioncoloni),mi ci vedi a dire”IO SO IO E VOI NUN SETE UN C…o!!!!Un partito non si cambia in un giorno,nè con un blog ma ci vuole una maturazione delle coscienze e uno slancio riformista che permetta a tutti di capire dove stà il bene comune.Comunque,missione fallita.
circa 13 anni fa
Luciano Fiorani, purtroppo che le cose non vanno me ne ero accorto da molto tempo. Speravo che quest’occasione servisse a cambiare e, come ho già detto, a far risorgere un partito morto, perlomeno per le aspettative che aveva creato alla sua nascita e che poi non aveva saputo mantenere. Ma se anche le “giovani” (???) generazioni continuano a negare l’evidenza, nascondendosi dietro l’alibi delle procedure burocratiche e della predominanza di una classe dirigente imposta, allora le speranze finiscono. Per fortuna, come ho detto in un vecchio articolo, il mondo, anche se in difficoltà, va avanti a prescindere dai danni della politica, e questo vale anche per Chiusi.
circa 13 anni fa
Io sono fondatore del Partito Democratico come milioni di altre persone. So cosa c’è scritto nei documenti fondativi e perciò non mi preoccupo. Se qualcuno vuole porre la questione della coerenza e dell’appartenenza, visto che le mie posizioni sono “tracciabili” sia su questa lista che in altri documenti fatti pervenire nelle sedi deputate, può farlo.
Se poi il comitato dei garanti impiegherà gli stessi tempi che si sta prendendo per il gazzettino chiusino posso dormire i sonni più tranquilli
Altri dovrebbero invece verificare se i principi che ispirano l’azione del partito a Chiusi sono rispettati. Magari qualcuno di provenienza comunista pensa che sia ancora vigente il principio del Centralismo democratico. Compagni svegliamoci!!
circa 13 anni fa
Caro Cioncoloni è inutile farsi il sangue amaro, se un qualsiasi dopolavoro eleggesse il proprio segretario come lo ha fatto il Pd di Chiusi tutti griderebbero allo scandalo.
Per un partito che può determinare le sorti di una città invece, come si sceglie i dirigenti pare non interessare nessuno, salvo poi accorgersi a cose fatte che i problemi messi sotto il tappeto tornano fuori.
Da quel che mi risulta solo Paolo Scattoni ha contestato quell’assurdo meccanismo, a tutti gli altri andava bene.
Non ti pare che c’è qualcosa che non va, al di la delle considerazioni di Agostinelli?
circa 13 anni fa
Giorgio(Cioncoloni), la mia indole mi porterebbe a dire che leggere un commento come quello di Simone agostinelli mi ha rovinato lo stomaco per i prossimi sette giorni. Per sfortuna conosco quei metodi di dibattito “democratico” che ho rifuggito dal lontano 1993 insieme a tutti i buracrati di quel partito che da quarant’anni sempre coperti e allineati hanno attraversato mille stagioni senza muoversi di un passo, quindi non mi incazzo più, anche se non fa piacere constatare che la fabbrica dei piccoli burocrati dentro quel partito non ha mai chiuso.
Pur avendo qualche anno meno di te mi permetto quindi di consigliarti di non prendertela, però se ce ne fosse ancora bisogno vorrei richiamare alla realtà chi ha espresso in questi mesi certe idee e dire che stiamo perdendo tempo, se poi non ti faccio incazzare anch’io ti dico una cosa veramente antipatica e cioè io l’avevo detto come andava a finire qualche mese fa, mi dispiace aver avuto ragione, se qualcuno si aspetta ancora qualcosa da lor signori ormai è un po’ peggio che illuso.
circa 13 anni fa
Come sapete io sono di fuori (in tutti i sensi). Mi è venuto un pensiero che butto li………..a Montevenere, Macciano etc. il Comune ha fatto, ed ha in progetto, cose egregie, come mai a Chiusi no? Può darsi che la posizione geografica di Chiusi dia “noia” a Siena, se sviluppata nella sua potenzialità?….come ho detto è un pensiero che butto li.
circa 13 anni fa
Scusate, ma più rileggo l’intervento di Simone Agostinelli e più mi sento ribollire il sangue. E’ vero che la fiducia negli organi di rappresentanza è la base della democrazia, quando però si ha la libertà di discuterli prima e di sceglierli poi e non quando vengono imposti con liste bloccate per cui o accetti o te ne vai! Anzi, non “o accetti o te ne vai”, ma più elegantemente “o accetti oppure che ci stai a fare”. In pratica quello che è stato detto a Paolo Scattoni.
circa 13 anni fa
L’atteggiamento di Simone Agostinelli è quello di chi sta portando il Pd allo sfascio, non a livello locale, perché quello è già avvenuto, ed è per questo che speriamo in una resurrezione, anche se serve tanta fede per crederci, ma a livello nazionale. Un intervento completo sull’argomento supererebbe il limite consentitoci. Allora sarebbe bene che si rileggesse gli atti fondativi e lo statuto del Pd e poi ci dicesse, obiettivamente, se quello che sta succedendo a Chiusi è in linea. Il partito è nato per superare quella burocrazia gerarchica di cui lui si fa forte e per dare la possibilità di partecipare in maniera attiva a prescindere dal tesseramento e dall’appartenenza agli organi direttivi. Invece quello che sta succedendo non è in linea nemmeno con i metodi del vecchio Pci, e rimpiangerlo è tutto dire. Berlusconi docet: “i numeri ce li ho io, comando io e non rompete tanto i c…..ni”. E tanti saluti. Il solo compito di quelli che non fanno parte dei direttivi è ratificare con il voto quello che il capo o i capi hanno deciso. Vedi il metodo usato per l’elezione del segretario. Se è questo che intendete, siate almeno onesti con voi stessi, più che con noi, e ditecelo chiaramente perché non si possono utilizzare dieci mesi per sentire gli organi supremi e poi dedicare l’ultimo mese ai poveri mortali. Scusate se ho sforato ma veramente non se ne può più. Ha ragione Luca Scaramelli: è come parlare con il muro!
circa 13 anni fa
Vedi Luca(Scaramelli),il dibattito sul Pd,sarà pure inutile,ma guarda caso sono proprio gli articoli sul nostro partito a suscitare i commenti più interessanti e questo,sinceramente,è molto gratificante,perchè vedo in molti lettori del blog,la voglia di far sentire la propria voce,senza pensare,come legittimamente hai fatto tu,che l’alternativa sia la lista civica o il picnic.A Paolo(Scattoni),vorrei ricordare che il partito ha una sua gerarchia e vari organi direttivi;se lui ritiene di non riconoscersi nè nel segretario del partito,nè nella segreteria,nè nel segretario del suo circolo,nè nel consiglio del suo circolo,nè nell’assemblea dell’unione questo è un problema che lede il principio cardine di un partito,cioè quello della condivisione degli ideali e della fiducia reciproca.Detto in altre parole:se ritieni che nessuno dei soggetti sopraelencati sia in grado di rappresentare le tue idee(che comunque hai espresso in più occasioni),qual è il senso della tua appartenenza al PD?Ti prego,non la prendere come Fini rispondendomi”che fai mi cacci?”,perchè sai bene che non è questo il senso del mio intervento.
circa 13 anni fa
d’accordo assolutamente con paolo (scattoni), le parole di simone agostinelli (che ha il merito di essere l’unica voce che esce dal pd e che ha voglia di confrontarsi e di questi tempi non è poco) prefigurano scenari che avrebbero bisogno di mesi per realizzarsi, purtroppo di mesi davanti non ce ne sono, ce ne sono invece troppi alle spalle con un silenzio insostenibile e imperdonabile.
Per questo motivo credo che ormai il dibattito sul pd sia inutile, anzi ha già portato via troppo tempo ed energie a chi spera in qualcosa di meglio per chiusi, ribadisco quindi la mia opinione espressa ormai tante volte, o ci mettiamo l’anima in pace o ci muoviamo da questo stallo perchè il tempo ormai è ampiamente scaduto.
circa 13 anni fa
Simone (Agostinelli) secondo me stai descrivendo una realtà che non c’è. In tutti questi mesi un semplice tesserato del PD quante volte ha avuto l’opportunità di far sentire la propria voce? O ancora peggio un semplice simpatizzante o elettore? Che mi risulti l’ultimo contatto con la cittadinanza risale al 5 novembre del 2010. O mi è sfuggito qualcosa? E il penultimo alle iniziative della festa dell’unità.
E’ possibile che fra qualche settimana venga sciolto il consiglio comunale e convocate nuove elezioni.Che cosa si potrà fare in un tempo così limitato?
circa 13 anni fa
Niente di nuovo sotto il sole,cari lettori di Chiusinews.Il ragionamento di Giorgio(Cioncoloni)è priprio il cardine di tutto il confronto in atto dentro il PD.Quando io parlo di partito compatto,non mi riferisco certo ad un branco sotto la guida di un capopopolo(come dice qualcuno),ma di un gruppo che ha come intento comune quello di arrivare alla definizione di una linea politica che ci porti o all’individuazione di una sintesi o alla costatazione di una differente aspettativa sul futuro di Chiusi e del partito e quindi al confronto chiaro e aperto delle primarie.Su questo non ci sono divisioni,è questo il sentimento comune,dopo ognuno esporrà le sue ragioni(senza fare la lista dei buoni e dei cattivi)e vedremo ciò che succederà.Io sono fiducioso di arrivare ad una condivisione piena,di tutto il PD, di una nuova stagione politica che veda un fronte composto da donne e uomini seri e responsabili che riescano a dare risposte alle nuove richieste fatte dai cittadini e cioè trasparenza,affidabilità,partecipazione,difesa dei più deboli,ricostruzione di un tessuto sociale sfaldato dalla crisi economica e di valori,insomma tutto quello a cui anche l’articolo di Giorgio(Cioncoloni)fa riferimento.Io,dei miei compagni di partito,di tutto il partito, mi fido e voglio credere che alle parole seguano i fatti;sarò un illuso sognatore?Forse,ma la stagione dei veleni,in un modo o in un altro deve finire,vedremo come.
circa 13 anni fa
Lo scenario che prospetta Cioncoloni mi trova completamente d’accordo. Il Pd visto all’opera in questi mesi è più un problema che una risorsa per Chiusi.
Ma sono tanti i problemi che si sono accumulati: bilancio e fine dell’era Ceccobao, interessi da garantire, elezione bulgara di Giglioni, un gruppo dirigente in larga parte alle prime armi, colpi bassi a ripetizione (comunicato smentito, Gazzettino, campagna elettorale personale, numeri del piano strutturale…) e una grande difficoltà a comunicare e raccordarsi con i cittadini di Chiusi.
Servirebbe uno scatto d’orgoglio, tanta chiarezza e un bel bagno d’umiltà. Sono situazioni queste da cui si esce solo con scelte coraggiose. Coraggio che però, solo in pochi fino ad ora, nel Pd, hanno dimostrato di avere.