Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
E ora minacciano querele
di Luciano Fiorani e Paolo Scattoni
Qualche nostalgico, di quale regime lasciamo ai lettori immaginare, sta mettendo in giro la voce che Chiusinews sarà oggetto di querela se continua di questo passo.
A quei nostalgici ricordiamo l’articolo 21 della nostra Costituzione: “ Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Ricordiamo anche che una delle regole di questo blog è, ovviamente, il rispetto della legge e quindi chi vi scrive è consapevole sia dell’articolo 21 che delle leggi sulla diffamazione.
Abbiamo sempre controllato gli articoli e i commenti e non vi abbiamo mai trovato segni di offesa personale, possibile oggetto di querela nei confronti dell’autore.
Allora perché spargere queste voci? Qualcuno ha paura di uno spazio in cui TUTTI possono esprimersi liberamente? Non abbiamo mai ricevuto segni di protesta (firmata o anonima che fosse) su possibili violazioni della legge che evidentemente non ci sono. Forse l’indiscutibile successo di un’iniziativa come Chiusinews disturba qualche manovratore. Problemi suoi, non ci possiamo fare proprio niente.
Certe voci interessate che ipotizzano denunce, sono il frutto dei soliti mestatori al servizio del più forte. Sulla dignità personale di questi poveretti non c’è da dire molto, speriamo che qualche volta si guardino allo specchio e provino un po’ di vergogna.
A loro vogliamo ricordare che anche nei primi anni ’80 si minacciavano denunce ogni volta che su L’Agorà usciva un articolo sull’urbanistica della nostra città. Non arrivarono mai. Il giornale purtroppo ne subì una su ben altro argomento e per aver ingenuamente pubblicato una lettera anonima (che poi tanto anonima non era).
Allora i mestatori la facciano finita perché tanto noi non abbiamo alcuna intenzione di rinunciare all’articolo 21.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da Paolo Scattoni il 16 gennaio 2011 alle 00:53, ed è archiviato come CRONACA, POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
La minaccia di querela e la querela stessa è uno degli strumenti pi usati per intimidire la stampa. primapagina ne ha subite parecchie di querele. Qualche volta da personaggi che sapevano bene di aver torto, perché sullo stesso argomento avevano già querelato e perso la causa… Questo perché una bega giudiziaria, costa comunque fatica, soldi, impegno… e una voce libera si può fiaccare anche così… Primapagina ne è sempre uscita a testa alta, le cause le ha vinte tutte, ma le casse del giornale qualche contraccolpo lo hanno subito…
L’ex sindaco Ceccobao ha minacciato querela nei confronti del giornale più volte perché come tutti i berluschini d’Italia non gradiva che qualcuno gli facesse le pulci o semplicemente provasse a dissentire… Del resto qualcuno ha anche invitato un ente a non fare più pubblcità sul giornale… E non c’è molta differenza… Il problema non è la minaccia di querela, ma il fatto che questi signori continueranno – forse – a governare la città… Magari con il voto di tante persone per bene che pensano siano ancora dei “loro”.
circa 13 anni fa
a parte le parole di circostanza e solidarietà vorrei sottolineare come questi episodi possano essere figli esclusivamente della colpa di chi ha voluto creare il clima di questi mesi, costruito attraverso silenzi e movimenti nell’ombra, un dibattito alla luce del sole oltre che costruttivo e utile alla nostra comunità avrebbe reso impossibili voci di questo tipo.
circa 13 anni fa
Scrivo solo per dare la mia solidarietà mi sembra che chi mi ha preceduto abbia detto tutto, la libertà di stampa è un diritto fondamentale.
circa 13 anni fa
Senza alcun problema. Chiusinews è di tutti.
circa 13 anni fa
per fortuna Chiusinews è un giornale in linea! Se fosse stato cartaceo sarebbe stato chiuso da un bel po di tempo (pressioni, etc.). Invito queste persone a scrivere su Chiusinews le ragioni che li hanno spinti a spargere queste voci. Sono sicuro che Chiusinews gli darà spazio.
circa 13 anni fa
Purtroppo c’è sempre chi spera nel ” popolo bue” che si disinteressa di tutto e costruisce le proprie fortune su tale sostanza fatta scambiare ad arte per ”democrazia”. Il popolo bue è quel popolo che per ragioni diverse subisce ed è alimentato con il concime chimico degli apparati(media, istillazione di falsi bisogni, ricatti economici e morali), pensa acriticamente col cervello degli altri e che, direttamente od indirettamente, permette che si affermino le storture. Ricordiamoci che l’Italia è sostanzialmente quel paese in cui non proprio tanti decenni or sono ha acclamato Mussolini per 20 anni e poi quando si è trovata a pagare il conto l’ha appeso ad una forca a Piazzale Loreto. Secondo me la sostanza della gente non cambia, oppure cambia con lentezza infinita da come si vorrebbe. E questa è una triste realtà. Ecco perchè prima nell’articolo ho detto che l’Italia è un paese di grande cultura ma che il collante che la tiene insieme è l’ignoranza. A questo mi riferivo. Ma sò che constatarlo serve a poco !
circa 13 anni fa
Ho sempre ritenuto la libertà stampa un pilastro della democrazia. Infatti non credo che si possa definire libero un paese (vedi ad esempio la Russia) dove la libera circolazione delle idee è interdetta o minacciata o addirittura uccisa. Ho un rispetto infinito nei confronti del mestiere del giornalista e ritengo altresì doveroso un atteggiamento responsabile e professionale di coloro che lo praticano, anche intervenendo duramente nei confronti di coloro che abusano della loro delicatissima posizione per scopi diversi da quelli di informare ed esercitare la loro libera professione (vedi il caso Feltri-Boffo dove a mio avviso Feltri andava radiato). Nel caso specifico di Chiusinews mi sento di dire che coloro che minacciano non meritano attenzione ma che lasciano intendere che questo piccolo blog sta colpendo nel segno. A voi va tutta la mia solidarietà e state tranquilli che non sarete lasciati soli.
circa 13 anni fa
Solo l’dea di querelare un organo di informazione è in sè un assurdo. E poi, chi sarebbe il querelante? E’ giusto che Paolo Scattoni risponda in modo così netto. Sono d’accordo con Miccichè: non sarete soli, ma immagino non succederà nulla. Anch’io ricordo intimidazioni ai tyempi dell’Agorà (nel mio caso si parlava di fondi per gli scavi), ma non sucesse un bel niente. Vedremo.
circa 13 anni fa
Carlo (Sacco) il reato gravissimo si chiama calunnia. Coloro che pare hanno minacciato la querela, sanno benissimo che nel caso lo facciano senza evidente fondamento, questo rischiano.E stiano pur sicuri che la denuncia ci sarà.
circa 13 anni fa
Trovo che l’intimidazione personale sulla possibilità di ricevere querele quando non si siano offesi il diritto e l’onorabilità di qualcuno,ma solamente quando si sia seguito un normale diritto di critica, in questi casi sia veramente un reato gravissimo, questo, sì degno di essere perseguito dalla legge. Ma come in tutto il mondo l’autoprotezione di stampo di appartenenza al piccolo potere per il grande potere -e quindi la mafia vera e propria-si serve di questi mezzi intimidatori e se non servono passa ad altro.In Sicilia ed in Calabria ogni tanto ritrovano qualcuno con un sasso in bocca sotto qualche ponte, nella ” civilissima” Toscana questo non succede, ma la sostanza non cambia, evidentemente.Signori , il ” profitto” sacro è, e per questo si fà tutto. A Napoli li chiamano ”frittura”cioè la parte più ignobile e bassa del pesce, e quest’ultimo avrebbe anche un altro significato,ma è bene rimanere nel consentito……
circa 13 anni fa
Vai Luciano(Fiorani)! Non ci sono problemi. Dovranno querelare una gran parte del paese! Vergogna! Solo minacciare una cosa così è una gran vergogna!
Questi sarebbero coloro che tutti i giorni parlano di democrazia e libertà!
circa 13 anni fa
SE ciò fosse sarebbe gravissimo e, alla lunga, così facendo otterrebbero l’effetto opposto, persino di creare dal nulla un’opposizione che prima non c’era però…però…SE si parla di “voci” cautela è d’obbligo, prima di tirare le conclusioni: a volte le voci non sono vere, a volte si tratta solo di intimidazioni verbali (ma anche per quelle bisogna essere certi).
Comunque….SE dovesse succedere, non sareste soli.