di Marco Fè

La futura amministrazione comunale non dovrebbe cadere nella trappola di adoperarsi prioritariamente  per risolvere la crisi economica e sociale. Gli schemi passati non sono più efficaci. Dovrebbe invece soprattutto affrontare il male di fondo che è di natura culturale, democratica, politica, ed effettuare, una vera e propria inversione di rotta e favorire quel ricostituirsi del tessuto comunitario capace di scoprire al suo interno quelle originali risorse che sono indispensabili per fronteggiare la crisi globale in atto. Questi potrebbero essere gli itinerari:

1.Ricostituire una democrazia vera, partecipata,  ristabilendo un dialogo aperto ed un confronto rispettoso di ogni istanza tra l’amministrazione comunale ed i cittadini. Per questo dovrebbero essere istituite delle consulte tematiche per affrontare insieme i problemi più scottanti e trovare all’interno della società quelle risorse ed operatività sino ad ora ricercate altrove. Indispensabile è il coinvolgimento del ricco mondo del volontariato di fronte al quale l’amministrazione comunale dovrebbe porsi come servizio di unità e di coordinamento senza limitare o mortificare le rispettive originalità.

2.Volano dell’economia dovrebbe essere il turismo coniugato con il volontariato. Perché queste sono le vocazioni di Chiusi, da sempre riconosciute ma mai considerate come priorità. Turismo a tutto tondo: da quello di massa a quello scolastico, culturale e religioso con la massima valorizzazione degli itinerari storici ed archeologici (etrusco, romano, cristiano, naturalistico,enogastronomico). Tali itinerari dovrebbero essere arricchiti, grazie all’apporto delle associazioni, da eventi culturali sia nuovi che già esistenti per i quali l’amministrazione dovrebbe profondere maggiori risorse e le migliori energie. La preparazione di un pacchetto turistico d’eccezione, la partecipazione alle più importanti fiere del turismo, l’organizzazione di eventi di ampiezza nazionale per pubblicizzare la Città di Chiusi dovrebbero essere le strategie da seguire.

3.Una particolare attenzione la futura amministrazione dovrebbe avere per l’ambiente e l’agricoltura promuovendo e pubblicizzando i prodotti locali, favorendo lo sviluppo delle fonti di energia alternative ed una raccolta dei rifiuti dove possa essere esercitata quella virtù della sobrietà di cui la cultura contadina toscana è maestra.