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Il gigante dai piedi d’argilla
Il PD di Chiusi, partito egemone, che ha smarrito le originalità che componevano la grande idea dell’ Ulivo, riuscirà ad avere il coraggio e la fantasia per uscire da questa situazione di regime camuffato da democrazia, di politica berlusconiana mascherata da partito di sinistra?
Se si escludono coraggiose ed encomiabili prese di posizione di alcuni spiriti liberi che tentano di risvegliare la democrazia, la solidarietà ed il buon senso comune, sembra proprio di no. Del resto non si può chiedere il martirio a chi si espone contro il regime rischiando di esporsi a inevitabili e subdole ritorsioni.
Allora che fare? Cercare all’interno del PD una soluzione alternativa al regime imperante o costituire una lista civica? Questo è il dilemma. In entrambi i casi ci troviamo a lottare contro un gigante, che però può avere i piedi di argilla.
Nella Bibbia (Cfr Daniele 2) si racconta di “una statua enorme di straordinario splendore” con la testa d’oro, il petto e le braccia d’argento, il ventre e le cosce di ferro e i piedi in parte di ferro e in parte di creta che rappresentava il grande Nabucodonosor, re di Babilonia.
Lo stesso testo dice che la debolezza della statua è nei piedi, fatti di ferro e argilla, perché “il ferro non si amalgama con l’argilla”, proprio come le due anime del PD. Il testo del profeta Daniele prosegue raccontando che dal monte si stacca una pietra che va a sbattere contro i piedi della statua che, essendo di argilla, si frantumano e tutta la statua cade rovinosamente a terra e ”l’argilla, il bronzo, il ferro, l’argento e l’oro divennero come la pula sulle aie d’estate; il vento li portò via senza lasciar traccia mentre la pietra che aveva colpito la statua divenne una grande montagna che riempì tutta quella regione”.
Il futuro sindaco di Chiusi dovrà avere la capacità di accorgersi, nell’ascolto libero e appassionato delle istanze recondite della popolazione, dello staccarsi di quella pietra dal monte ed il coraggio e la fede che spinsero il giovane David ad abbattere il gigante Golia.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 22 gennaio 2011 alle 00:29, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
la finale si è decisa ai rigori tanto era l’equilibrio ma l’ha spuntata il sagrantino.
Sul resto simone(agostinelli) la mia esperienza politica passata, dato l’evolversi dei fatti, mi sembra ancora molto attuale.
circa 13 anni fa
Io per il sagrantino…per affezione.
L’egemonia è proprio quella che ha perso di vista il Pd. Ribadisco che a Chiusi i personalismi, le critiche più feroci (e gli scherzi da prete) sono tutta roba interna a quel partito. Si stanno sommando due problemi non proprio trascurabili: incapacità di gestire i processi e mancanza di dirigenti autorevoli.
Di autoritari invece ce n’è più di uno ma in questa situazione servono a poco.
circa 13 anni fa
Io voto per l’amarone
Scherzi a parte. Mi pare che il PD sia lo schermo su cui ciascuno proietta i propri desideri o paure. I problemi di immobilismo in cui si trova il PD possono essere superati sia ritrovando il gusto di fare analisi, cultura, proposta sia distruggendo tutti i personalismi di cui si sta facendo abuso – anche qui -. Non è sforzo da poco, ma se non lavora in direzione di una nuova egemonia, è un partito condannato. Quanto alla Lega, che tutti temono, mi pare che sia in declino: affannata a difendere il capo ma cercando di distinguersene, mi pare allucinata dietro al mantra di un federalismo buono per tutto: dalla crisi del nord est al bruciore di stomaco.
circa 13 anni fa
Perchè no? Si potrebbe cominciare con qualcuno della zona però, che non è che siano tanto conosciuti, se si esclude qualche cantina di nome.
circa 13 anni fa
Potrebbe essere interessante proporre,nel blog,un piccolo spazio dedicato al mondo del vino(c’è la meteorologia,ci sono i libri).Una cosa tipo:”UN VINO AL MESE”,se ho tempo preparo un primo articolo.Vi ricordo che ci sono ancora un po’ di posti disponibili per il corso di degustazione che faremo a Chiusi,tramite l’università popolare,che inizierà a breve.
circa 13 anni fa
Però, lo sai no? Solo sagrantino e amarone.
circa 13 anni fa
Luca(Scaramelli) è inutile insistere,ormai la tua esperienza politica passata ha preso il sopravvento su ogni possibilità di apertura rispetto a possibili scenari politici nuovi dentro il PD,spero che le mie proposte su qualche bella bottiglia di vino,ti facciano tornare la sete.
circa 13 anni fa
Purtroppo simone(agostinelli) quello dentro al pd non è un dibattito, una fase di costruzione e condivisione di scelte programmatiche ma una lunga resa dei conti fra le diverse anime che vigliaccamente erano rimaste buone durante l’era ceccobao, saltato il tappo è scoppiata la guerra tra la contitnuità, una presunta discontinuità e una reale discontinuità, conosco troppo bene queste situazioni e quelle stanze, quindi ad altri potete darla a bere ma io non ho affatto sete.
circa 13 anni fa
In Politica approfondire, argomentare e discutere sono i mezzi e non il fine. La realtà aspetta delle risposte e delle azioni. Se non si risponde per troppa eterogeneità non va bene; se non si risponde perché ci sono delle “risposte” già decise da pochi, ancora peggio. Come dice Scattoni, più tardi arrivano queste risposte e peggio è; anche perché non sarebbero più credibili se uscite a ridosso delle elezioni dopo un lacerante dibattito interno e, soprattutto, senza un quadro di insieme che le motivi.
circa 13 anni fa
Vorrei invitare a un pacato ragionamento. Ammettiamo che a Chiusi vi sia un settore dell’elettorato che pur avendo posizioni di centro-sinistra o comunque non pregiudizialmente contrarie a quella coalizione e che non sarebbe disponibile ad accettare alcune delle posizioni dell’attuale Giunta (insediamenti produttivi a Querce al Pino, previsioni esagerate nel Piano Strutturale, etc.).
Una delle opzioni di quel settore di elettorato è quella della lista civica (le altre: turarsi il naso, non andare a votare).Quel settore di elettorato ha secondo me il diritto di sapere la posizione del PD sui temi controversi. Un ritardo tattico nella risposta non farebbe che peggiorare la situazione.
circa 13 anni fa
No,caro Marco(Fè),mi dispiace ma non è così!!!Non è possibile impostare un ragionamento,partendo da un aut-aut(o salta tutto,o lista civica),come tu hai fatto.Questo atteggiamento non può essere proprio di un partito democratico;perchè la presenza di più anime,con posizioni anche differenti,stà nella natura stessa del PD,nella sua scelta fondante di accogliere al suo interno persone con storie diverse,provenienti da partiti diversi o,meglio ancora,con nessuna esperienza di militanza diretta.Quello che sto vedendo,OGGI,nel partito,non è assolutamente”una politica berlusconiana vestita da partito di sinistra”,tantomeno ritengo,che il confronto in atto possa essere liquidato con”encomiabili prese di posizione di pochi spiriti liberi”.Perchè,se tutto quello che dici fosse vero,oggi non saremmo qui a dibattere su queste cose,ma a preparare il tappeto rosso al designato di turno e a sorbirci un programma scritto da altri e non da tutti noi.
circa 13 anni fa
Berlusconi è ancora al potere perchè manca una proposta alternativa e il PD, galassia eterogenea, non è in grado di produrre la sintesi richiesta. In Toscana e a Chiusi il retaggio storico permette ancora di governare ma, per gli stessi motivi,la mancanza di identità porterà prima o poi allo sgretolamento di cui parla opportunamente Marco Fè. Non essendoci una persona che decide ma essendo il procedere del PD il risultato di spinte e controspinte ingovernabili, l’unica alternativa per tentarne il recupero è mostrarne la debolezza non la supposta forza. Personaggi come Gisella Zazzaretta e Massimo Benicchi, proprio perchè fedeli ad un’idea di politica e intellettualmente onesti, dovrebbero avere il coraggio di un gesto forte e proprio per il bene del partito: chi ha preso dei barbiturici lo si tiene sveglio con gli schiaffi, non con le carezze.