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Le scuole di Chiusi sul “Treno della memoria”
Al progetto “Treno della memoria” possono partecipare 48 studenti per ogni provincia toscana (sei per ogni scuola aderente al progetto) e solo dopo che il docente accompagnatore ha seguito un corso di formazione. Quest’anno il corso si è svolto a Pisa dal 29 agosto al 3 settembre con 40 ore di lezioni tenute da docenti universitari di filosofia, storia e architettura. Le scuole che hanno aderito a questo progetto sono tutte di Siena, l’unica della provincia è l’istituto Einaudi -Marconi di Chiusi.
I sei studenti, frequentanti la quarta classe , sono stati scelti in base al rendimento scolastico, all’interesse dimostrato per le problematiche inerenti le tematiche della memoria e della storia e l’adesione al progetto che ha visto gli studenti coinvolti in attività extrascolastiche.
Questa è la delegazione di Chiusi: Marta Fanfano (corso Geometri), Silvia Minetti (corso ragionieri), Yuri Venturini (corso elettrici), Simone Ferrara, Fatjan Hoxha e Alessandro Repetto (corso meccanici). Il docente accompagnatore sarà Alba Mencuccini, dell’Istituto Einaudi Marconi di Chiusi.
Il programma si svolgerà dal 24 al 28 Gennaio 2011.
“Treno della Memoria” Firenze – Auschwitz
Il progetto “Treno della Memoria” Firenze –Auschwitz (24-28 Gennaio 2011) è promosso da REGIONE TOSCANA in collaborazione con FONDAZIONE MUSEO E CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DELLA DEPORTAZIONE E RESISTENZA di Prato
Il giorno 25 Gennaio arrivo al campo di Auschwitz-Birkenau, per la visita guidata del campo stesso. La visita terminerà con una cerimonia commemorativa davanti al monumento internazionale.
Nel pomeriggio visita del campo e museo di Auschwitz I (è inclusa la visione del filmato della liberazione del campo), la visita sarà preceduta da una breve cerimonia commemorativa dove ogni studente pronuncerà il nome di un deportato.
Il giorno 26 gennaio è previsto l’incontro con i testimoni a Cracovia, parteciperanno le sorelle Bucci , Andra e Tatiana, deportate ad Auschwitz ancora bambine , Marcello Martini giovane staffetta partigiana della resistenza toscana, deportato all’età di quattordici anni a Mauthausen e Antonio Ceseri, internato in Germania come militare e sopravvissuto alla strage di soldati italiani di Treuenbrietzen. Ci saranno rappresentanti delle associazioni Azione gay e lesbiche e delle comunità Rom e Sinti della Toscana. Sono previsti interventi degli storici Giovanni Gozzini e Luca Bravi. Durante l’incontro i giovani potranno porre domande e proporre riflessioni.
Il 27 Gennaio è previsto un MOMENTO DI RACCOGLIMENTO in occasione del GIORNO DELLA MEMORIA durante il quale sarà possibile per gli studenti esprimere ancora proprie riflessioni.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 23 gennaio 2011 alle 00:06, ed è archiviato come CRONACA, SCUOLA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 14 anni fa
Condivido pienamente i due commenti. “Il sonno della ragione genera mostri”. Credo che questo sia il punto cruciale. Sono convinto che non è il sonno della ragione che genera mostri, ma proprio il suo utilizzo come “ragione”. Cioè, nel nome della “ragione” si può giustificare qualsiasi cosa. Forse un più attento esame su quello che noi chiamiamo “ragione, o “raziocinio”, o “intelletto” potrebbe favorire un mondo in cui cose come
Auschwitz non potranno mai accadere. Questa non è utopia, ma una conclusione a cui sono giunto dopo molti anni di Vita ed osservando la Vita stessa.
circa 14 anni fa
Approvo totalmente Alessandra, ma occorrerebbe scrivere su pietra una considerazione che dovrebbe essere tenuta presente ed anche se non sono parole mie dovrebbero valere per qualsiasi tempo, e che recita: ”Il sonno della ragione genera mostri”. E questi mostri sono generati la maggior parte delle volte per non dire sempre dall’ineuguale spartizione della ricchezza che si produce, creando disquilibri sociali, ed alla fin fine-è storia- per difendere il proprio egoismo od individuale o di classe- si arriva automaticamente a mettere i poveri contro i poveri. E’ il nostro indifendibile sistema che produce questo, e spesso negli ultimi secoli anche verso gli altri popoli.Guerre, carestie, miseria, violenza, imperialismo politico ed economico per accaparrarsi ricchezze e per cercare la propria individuale sicurezza esistenziale.E’ il sonno della ragione ! Ancora oggi abbiamo consumato la terra e l’aria ed ancora insistiamo con i modelli che portano alla fine di tutto. Con la benedizione delle istituzioni politiche e religiose.Visitare Auschwitz è una presa di coscienza, un primo passo, ma tanti altri Auschwitz ci sono stati nel mondo, dimenticati da tutti o da una gran parte delle persone che li hanno volutamente ignorati per scopi prettamente asserviti alle loro politiche. Se non si avrà la forza di cambiare realmente altri Auschwitz ci attendono, inevitabilmente.
circa 14 anni fa
complimenti ragazzi,
sono ammirevoli e saggi gli istituti che in questo secolo in cui tutto guarda verso il futuro e al pregresso hanno il cuore e la saggezza di voltarsi indietro conducendo i loro ragazzi verso una non lontana realtà che ha cancellato in pochi anni intere ed innocenti generazioni che avevano la sola colpa di esistere in un momento in cui regnava solo odio e disdegno.
questa esperienza mi auguro che vi lasci il segno per sempre e che il vostro ritorno in classe vi dia il coraggio di far rivivere con i vostri racconti, l’orrore che avete visto in quei campi e musei e faccia si di controllare tutto l’odio e il razzismo che sta nuovamente dilagando tra i giovani.
bravi sono fiera che siete voi il futuro di generazioni che non hanno avuto la possibilità di crescere!!!!!!!!!!1