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La quiete prima della tempesta?
di Luciano Fiorani
Sembrano questi i giorni che precedono la tempesta. Il soporifero clima elettorale squarciato solo dalle grida indignate della Zazzaretta (e pochi altri) sembra aver ripreso il sopravvento. Eppure il lavorio nel Pd continua, senza però ancora approdare a nulla. Forse sono cambiati gli equilibri interni e anche l’allineamento dei supposti candidati non pare più quello di qualche tempo fa, ma di prendere una qualche decisione non se ne parla. Per il fine settimana è convocata una nuova assemblea, e le ultime dichiarazioni di Giglioni sul Piano strutturale se volevano ricondurre tutti sull’ambigua posizione, “ci penserà la prossima amministrazione” non pare abbiano raggiunto il fine sperato.
Sel continua con gli incontri tematici e comincia a mostrare qualche segno di nervosismo verso l’alleato di riferimento, ma nulla più.
La lista Fiorini, alle prese con la definizione dei candidati, non mostra ancora contorni politici certi e negli ambienti del centrodestra c’è chi non esclude la presentazione di una ulteriore lista. Evidentemente la Lista civica trasversale ancora non convince tutti.
Stasera c’è l’assemblea convocata da primapagina e, secondo molti, probabilmente sarà uno spartiacque per questa campagna elettorale. Non solo c’è attesa, ma se dai partiti non dovessero venire parole chiare sui temi più discussi (Querce al Pino, tempi e modi delle candidature) per chi ha in mente un’altra lista civica sarà un segnale inequivocabile.
Insomma di nubi se ne sono ammassate fin troppe in questi mesi e il rischio che, di rinvio in rinvio, si arrivi allo scatenarsi degli elementi (politici) cresce ogni giono di più.
C’è anche la schiera dei disincantati che crede che la tempesta, se ci sarà, sarà in un bicchier d’acqua perchè giunti al dunque la parola del padrone avrà comunque il sopravvento, per cui il non voto sarà l’unica risposta possibile. Certo, la possibilità esiste, ma ad oggi non si può dire che sia una certezza ssoluta.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 26 gennaio 2011 alle 00:04, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Quello che dice Manuela mi pare sensato, purtroppo fino ad oggi di persone, di competenze e di cose fattibili da mettere in programma se ne sono viste poche sia da parte dei partiti che dalla lista civica. Diciamo che si intuiscono, ma è ancora troppo poco.
Sono assolutamente d’accordo poi sul fatto che se un consigliere è espressione di partito non vuol dire che diventi automaticamente competente.
Anni fa in consiglio comunale c’è stato un consigliere espresso da una lista civica che ha fatto egregiamente il suo dovere.
circa 13 anni fa
Anche la definizione Lista Civica può significare molte cose diverse: da quasi partitica a fortemente civica, da “strutturata” a volontaristica.
Nel nostro caso specifico alcune persone di Chiusi auspicano – se proprio non se ne potesse fare a meno – una Lista Civica di Sinistra, guidata da esponenti di alcuni partiti che, impossibilitati a riavviare la funzione della politica dall’interno, intendono farlo dall’esterno con l’aiuto della società civile.
D’altronde se i cittadini non partecipano all’attività dei partiti, è spesso perché non si fidano che il loro contributo sia veramente ascoltato e che la loro partecipazione venga ridotta a poco più di una comparsata. Molti degli stessi iscritti che si incontrano giornalmente lamentano questo stato di cose, figuriamoci un cittadino simpatizzante.
circa 13 anni fa
La mia era solo una domanda, ma chi può dire che i futuri componenti della lista civica non abbiamo competenza personale per affrontare i problemi della nostra città, chi dice che bisogna essere per forza di un partito politico specifico per saper fare le cose? Penso che la competenza si acquisisca con l’esperienza del proprio lavoro e non per l’appartenenza a un partito. Chi sa leggere un bilancio di una azienda riesce anche a leggere un bilancio comunale, chi lavora nella sanità conosce i problemi e i malumori dell’utente e così via. Nella storia del comune di chiusi c’erano consiglieri che al momento di approvare il bilancio non sapevano nemmeno che cosa era il “deficit”. Risolvere i problemi del nostro paese non dipendende dal colore politico ma dalla fattiva collaborazione tra tutti, invece qui sembra di stare in uno di quei programmi televisivi dove tutti urlano e non concludono niente, qui si devono scegliere le persone e non il partito, chi ha più competenza e chi propone cose nuove e fattibili.
circa 13 anni fa
Continua l’equivoco sulle definizioni “politica” e “partitica”. Una qualsiasi lista elettorale non può non essere politica mentre può benissimo, non essere partitica.
L’esperienza ci dice che le liste civiche possono essere della più svariata natura, ma quello che resta preminente nella vita di un paese è lo spirito di comunità, il senso civico e le idee condivise.
Pensiamo ad un qualsiasi paese del Trentino in cui venise “catapultata” una lista civica che si da al saccheggio del territotrio. E’ facile supporre che verrebbe cacciata in malo modo dalla stragrande maggioranza dei cittadini perchè la salvaguardia del paesaggio è un valore accettato sia a destra che a sinistra.
Si conoscono invece città lungamente amministrate da forze che si dicono ambientaliste e di sinistra che hanno costruito anche sui resti archeologici.
Non è la connotazione partitica a dare garanzie ma le storie personali di chi è chiamato a guidare una comunità.
circa 13 anni fa
Credo che tutti commenti abbiano una parte di verità.”E poi Chiusi deve investire e puntare su quale futuro?……”il commento del sig. Miccichè. Qualsiasi futuro si basa sulla presenza fisica di persone che fanno la spesa, vanno al bar etc. tutte cose che non possono essere realizzate con gli attuali 500 abitanti di Chiusi Città…..quindi la priorità deve andare verso un ripopolamento di Chiusi. Una cosa che non può essere data da piani su Quercialpino, da nuovi accessi a Chiusi o quant’altro…..se poi si pensa che Chiusi “va bene cosi” è un punto di vista che io rispetto, ma che non condividerò mai.
circa 13 anni fa
Ovviamente il mio commento non si riferisce a quanto scrive Manuela – probabilmente postato in contemporanea – ma all’articolo di Luciano Fiorani.
Colgo l’occasione però per rispondere a Manuela che “giustamente” non capisce perché non si possano fare le cose che si devono fare e che “giustamente” confonde la politica con i politicanti.
I politicanti hanno fatto in modo che anche la funzione della Politica ne uscisse compromessa.
In realtà Manuela, per “fare qualcosa per il nostro paese” ci vogliono delle competenze specifiche – che permettano alle idee di tradursi in realtà – e una visione complessiva sul “come” e su “cosa” fare
Per esempio, avendo le risorse contate, è meglio fare nuovi marciapiedi oppure investire negli Asili nido? (esempio rozzo ma deve rendere l’idea). E poi Chiusi deve investire e puntare su quale futuro? Il Turismo, il Commercio, l’Artigianato oppure intraprendere altre strade?
Queste competenze e individuare la prospettiva del cammino sono i compiti della Politica. Per attuarle però ci vogliono i Politici e non i politicanti. E su questo siamo d’accordo.
La Lista Civica di sola buona volontà rischia di essere velleitaria e goffa; l’unica sua vera funzione potrebbe essere quella di “provocare” – coalizzando un voto di protesta – una rigenerazione dei partiti. Ma anche questo non sempre funziona.
circa 13 anni fa
signora manuela ma le esigenze dei nostri concittadini quali sono? costruire in maniera indiscriminata o preservare il territorio, seguire uno sviluppo che privilegi il turismo o gli insediamenti produttivi, sviluppare il terziario o privilegiare altre forme di servizi, ritenere le scuole un elemento importante della nostra comunità o lasciarle in balìa delle riforme ministeriali, potrei proseguire con le domande ma come vede è già chiaro il concetto che non possono esistere esigenze neutre senza connotazione politica, per cui dargli un colore non è esercizio da politicanti ma una scelta fondamentale, anche perchè se la politica è fatta bene è il cardine del nostro vivere in comunità, se poi la si identifica con quella fatta dai politicanti come li chiama lei o aggiungo io dai puttanieri o dalle veline è un altro discorso.
circa 13 anni fa
Come si può pensare di governare un paese senza impostazione politica, cara Manuela, come pensa che possa essere gestito un bilancio, solo per fare un esempio? Quando si dovrà fare scelte politiche sulle
priorità, come le darete se non con scelte politiche? Quando ci sarà da decidere se privatizzare o meno, o la gestione di strutture importanti, come deciderete? Sono scelte politiche importanti e ci sono molto molti temi di discussione e di gestione che prevedono scelte politiche.
Il governo di un paese non sono solo le strade o le infrastrutture dove, forse, potremmo anche trovare una linea comune.
Per questo non credo alle liste civiche trasversali e credo invece che se i cittadini si avvicinassero di più ai partiti, ognuno a quello cui si sente più vicino, sarebbe tutto più semplice e condiviso, una vecchia canzone suona “la libertà è partecipazione” e, invece, con molto rammarico vedo poca, troppo poca partecipazione anche da parte di quelle persone che tanto la invocano, perchè non è vero che non ci sono i luoghi di discussione, basta andarci. In qualche articolo precedente ho letto che una delle priorità della futura amministrazione dovrà essere la trasparenza, condivido, ma forse sarebbe stato carino che chi lo ha scritto avesse partecipato, per esempio alla nostra iniziativa che di questo parlava.
circa 13 anni fa
“Ognuno se fa la frusta pel su culo” (proverbio tosco-umbro)
Esegesi: ognuno si crea la frusta adatta per frustarsi o farsi frustare il deretano ovvero ognuno si crea il proprio destino
circa 13 anni fa
vorrei porre una domanda: ma una lista civica trasversale DEVE per forza avere una connotazione politica? Non può essere solamente una lista di cittadini per i cittadini? Non capisco perchè tutto deve essere collocato politicamente, nel nostro paese la politica non è tutto, io la lascerei ai politicanti, qui si tratta di eleggere un sindaco che faccia qualche cosa per il nostro paese ormai in declino, mica bisogna eleggere un onorevole!!!! Per cui bisogna farla finita di dare sempre un colore politico alle cose….ma pensare di più alle necessità dei nostri concittadini e non alle necessità di avere una poltrona sotto il sedere.