Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
Un paese più unico che raro
Ero presente alla riunione organizzata da Primapagina. Una iniziativa che lodo apertamente, ma di cui non entro nei particolari della serata. Vorrei fare alcune constatazioni che vengono dalla mia permanenza a Chiusi Città negli ultimi 5 anni. Investimenti per l’illuminazione di Fonte Pinella, rinomato per le sue passeggiate serali e per la sua vita notturna…Se la metà dei lampioni fossero stati messi a Montevenere si sarebbe risolto, con poca spesa in più, il problema dell’illuminazione di Fonte Pinella e di Montevenere. Investimenti a Querce al Pino dove il centro commerciale sta, penso, perdendo la sua battaglia con quello di Po Bandino. Dove il Clev Village da un contributo tutto suo al circostante paesaggio, e dove i “ristoranti” sono quasi sempre chiusi. Investimenti a Montallese dove ora esiste un marciapiede ed anche un velodromo che ospiterà i campionati del mondo su pista nel 3454. Investimenti a Chiusi scalo dove la pensilina ha portato un notevole afflusso di passeggeri. Dove bisogna camminare con attenzione sui marciapiedi quando bagnati e dove i vari Binaglia e Nigi hanno deciso di levare le loro tende. Investimenti in zona Lago dove è stato fatto un buon sistema per il prelievo dell’acqua e dove è stata fatta una pista ciclabile – camminabile che unisce Chiusi ad Arezzo- sempre affollata da migliaia di persone. Investimenti a Chiusi città. Rifacimenti del manto stradale e delle piazze che hanno portato ad un incremento della popolazione, infatti ora Chiusi Città conta meno di 500 anime, l’ultima stima di cui ho notizia è di 467 residenti nel centro storico.
Ora, se parte di questi investimenti fosse stata devoluta verso la costruzione di un parcheggio multipiani (zona via dei Longobardi, la “buca” naturale dietro la farmacia e davanti ai gabinetti) forse si poteva anche fare una campagna mirata a portare a Chiusi città famiglie che ripopolassero il paese, puntando sul fatto che Chiusi ha un facile accesso sia all’autostrada che alla ferrovia, un clima che non è niente male ed è un paese “tranquillo” (non credo che la tranquillità venga a mancare se Chiusi venisse ripopolato).
Ho lasciato l’aspetto culturale per ultimo. 3000 mila anni di storia abbinati alla invidiabile posizione geografica, al clima ed alla tranquillità dovrebbero essere sufficienti elementi per invogliare il turista a soffermarsi a Chiusi. Del parcheggio ne ho già parlato, ci vorrebbe un posto in cui il turista possa stare. Il vecchio collegio delle suore potrebbe essere trasformato in una residenza di lusso, all’altezza di un 5 stelle. La residenza potrebbe fare un accordo con i ristoranti ed i bar di Chiusi città e del Lago ed il cliente potrebbe fare colazione , pranzo o cena in uno di questi posti.
Tornando alla riunione organizzata da Primapagina. Ho fatto un breve intervento perchè ho avuto la la sensazione che di queste cose non se ne parlasse, almeno dal punto di vista pratico. Come già detto su Chiusinews, se una buona parte della popolazione pensa che “Chiusi vada bene così” accetto la decisione che, però, non condividerò mai. Se una buona parte della popolazione pensa che così non va bene, che si faccia SENTIRE. L’alternativa sarebbe fare una campagna pubblicitaria più o meno su questi termini: Pensionati del mondo, venite a vivere a Chiusi, però poi dovrete prendere la macchina per andare a comprare un filone di pane, o un po’ di frutta o bere un caffe…Perchè questo è il futuro di Chiusi, se non viene ripopolato.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 28 gennaio 2011 alle 00:45, ed è archiviato come AMBIENTE, ECONOMIA, SOCIALE. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
credo che il Sig. Scaramelli abbia messo in parole ,molto meglio di me, quello che io volevo esprimere attraverso l’ironia. In quanto a proposte concrete saranno presenti nel prossimo articolo, se verrà pubblicato. Ripeto fino alla noia, non credo di essere “centrista”, ma ho a cuore il benessere del paese dove vivo e delle frazioni che dipendono dal paese stesso……soldi spesi che non portano giovamento nè alla città nè alle frazioni, non accetto………Si potevano fare prima le opere di sicurezza delle varie frazioni, poi pensare al ripopolamento di Chiusi ed infine, se si voleva, pensare allo sviluppo (?) di Quercialpino e via dicendo. Mi sembra che questa non sia stata la scaletta degli eventi. Se il Sig. Bettolini la pensa differentemente rispetto la sua opinione, ma non posso essere d’accordo. -:)
circa 13 anni fa
l’intervento di simone minetti mi trova molto daccordo, ed è uno spunto per ricordare che troppo spesso le ultime amministrazioni comunali hanno confuso la gestione del territorio con la programmazione, non a caso anche nelle occasioni pubbliche, come i dibattiti con gli assessori alla festa dell’unità si è sempre sentito fare l’elenco delle opere fatte che secondo me non hanno nulla a che vedere con l’amministrare, fare un marciapiede o la manutenzione di una struttura sono cose che servono a garantire la sicurezza delle persone, pensare e programmare il futuro di un paese è la vera essenza dell’amministrazione ed è quello che è mancato a chiusi in questi anni.
circa 13 anni fa
……A me sembra che di idee confuse ce ne siano davvero tante!…l’articolo di donatelli che stiamo commentando ne è proprio l’esempio!………Al di la delle scuse del Donatelli, che poco ci azzeccano dopo aver redatto un tale articolo, vorrei leggere le sue proposte per il nuovo futuro di chiusi. Troppo facile stare con le braccia conserte e sparare a destra e sinistra solamente per il gusto di farlo. Cosa significa ….”Investimenti a Montallese dove ora esiste un marciapiede ed anche un velodromo che ospiterà i campionati del mondo su pista nel 3454″……….?????…
Secondo lei quindi non sono giustificati investimenti perchè a montallese abbiamo avuto già i marciapiedi e una manutenzione del velodromo!!………….Non è possibile leggere simili articoli che denonato ancora una vecchia mentalità accentratrice che sembrava ormai scomparsa da tempo!!!!!
Donatelli faccia un passo indietro per cortesia e si limiti dal senteziare giudizi senza conoscerne il merito! Cordialità!
circa 13 anni fa
Allora non mi sono spiegato……..la sicurezza dei cittadini prima di tutto. Fonte Pinella, Montallese ed altro sono opere fatte molto DOPO di quelle di cui ho parlato e che non hanno nessun legame con la sicurezza dei cittadini…..poi ho fatto notare che non hanno nessun legame anche con il ripopolamento di Chiusi.
circa 13 anni fa
Non confondiamo quello che è utile e porta turisti con opere o infrastrutture che servono a migliorare la vita delle persone. Una zona ben illuminata come quella di Fonte Pinella, serve a pedoni e automobilisti, è una questione di sicurezza stradale. Così come credo lo sia il marciapiede di Montallese, essenziale per gli abintanti.
Di queste opere ne mancano ancora molte a mio avviso.
Per esempio la messa in sicurezza di Via Oslavia e dei suoi attraversamenti pedonali. Troppi incidenti con pedoni, motorini, ciclisti…
Così come il tratto che collega Pozzarelli a Chiusi Scalo.
Il turismo e gli strumenti per far arrivare il turismo sono altri, che nulla hanno a che fare con queste cose.
circa 13 anni fa
……Il centro commerciale di Quercialpino, il Clev Village, la pensilina etc. sono tutte opere dal dubbio risultato concreto. Non sarebbe stato meglio fare prima un marciapiede “promesso da anni”? Dopo tutto il marciapiede uno scopo pratico ce l’ha di sicuro: “serve a dare scampo da una statale che ha già fatto diverse vittime”.
circa 13 anni fa
……Non era inteso nessun “disprezzamento” di Montallese. Se le mie parole hanno dato questa impressione mi scuso
(veramente) con tutti quelli che ho offeso.
Sono d’accordo con il Sig. Miccichè.
circa 13 anni fa
Il velodromo di Montallese c’è sempre stato ed è una struttura che ha fatto la storia del ciclismo nazionale….recentemente è stato solo ritinteggiato !
I marciapiedi a Montallese sono arrivati dopo decenni di promesse e servono a dare scampo da una statale che ha già fatto diverse vittime a memoria mia.
circa 13 anni fa
Condivido in linea di massima anche se questa è solo una parte dell’analisi e anche della cura.
Io sono a Chiusi da quasi sette anni e non sono ancora riuscito a capire quale idea di futuro sia stata pensata per questa città.
A volte non ci vuole una grande idea ma basta solo averne una: città di servizi e logistica, centro turistico e riferimento per i viaggiatori che arrivano in Italia (molti amici stranieri sono rimasti molto ben impressionati dalla facilità di raggiungere Chiusi da Fiumicino); polo artigianale degli antichi mestieri tosco-umbri; complemento a Chianciano per le cosiddette medicine dolci e via discorrendo.
Da un lato può sicuramente nascere un’associazione “Progetto per Chiusi” che unisca cittadini, professionisti e imprenditori che intendono elaborare una nuova strategia. Dall’altro si può dare un segnale di discontinuità non votando chi non dimostri idee chiare, nuova progettualità e credibilità.
In questo momento – ed è già tardissimo – nessuno è in grado di presentarsi con un programma che sommi chiarezza, incisività ma anche la possibilità reale di essere attuato. Certamente se si ri-vota allo stesso modo è molto facile che si ri-mangi la stessa minestra.
circa 13 anni fa
…..come il velodromo di Montallese! Il punto non era quante persone lo usano, ma a che serve per ripopolare Chiusi.
circa 13 anni fa
l’unica cosa sulla quale non condivido, è l’ironia sul percorso della bonifica! Sicuramente non lo fanno migliaia di persone, ma ho conosciuto tanta gente che lo ha fatto e che ne è rimasta soddifatta. Spesso gente delle zone di Arezzo che non conosceva Chiusi e ha desiso di andarci, trovando molto belle le nostre zone! Ecco il sentiero della bonifica credo sia una bella risorsa.
circa 13 anni fa
Analisi precisa e condivisibile….
Il problema di chiusi è la disaffezione alle nostre radici. Ci vorrebbe una campagna per sensibilizzare i cittadini alla loro realtà, per renderci orgogliosi di stare a chiusi….
Da qui ripartire con tutte le forze possibili, con un pò di impegno sarebbe semplicissimo attirare gente nel nostro centro storico.