di Roberto Donatelli

Ero presente alla riunione organizzata da Primapagina. Una iniziativa che lodo apertamente, ma di cui non entro nei particolari della serata. Vorrei fare alcune constatazioni che vengono dalla mia permanenza a Chiusi Città  negli ultimi 5 anni.  Investimenti per l’illuminazione di Fonte Pinella, rinomato per le sue passeggiate serali e per la sua vita notturna…Se la metà dei lampioni fossero stati messi a Montevenere si sarebbe risolto, con poca spesa in più, il problema dell’illuminazione di Fonte Pinella e di Montevenere. Investimenti a Querce al Pino  dove il centro commerciale sta, penso, perdendo la sua battaglia con quello di Po Bandino. Dove il Clev Village da un contributo tutto suo al circostante paesaggio, e dove i “ristoranti” sono quasi sempre chiusi. Investimenti a Montallese dove ora esiste un marciapiede ed anche un velodromo che ospiterà  i campionati del mondo su pista nel 3454. Investimenti a Chiusi scalo dove la pensilina ha portato un notevole afflusso di passeggeri. Dove bisogna camminare con attenzione sui marciapiedi quando bagnati e dove i vari Binaglia e Nigi hanno deciso di levare le loro tende. Investimenti in zona Lago dove è stato fatto un buon sistema per il prelievo dell’acqua e dove è stata fatta una pista ciclabile – camminabile che unisce Chiusi ad Arezzo- sempre affollata da migliaia di persone. Investimenti a Chiusi città. Rifacimenti del manto stradale e delle piazze che hanno portato ad un incremento della popolazione, infatti ora Chiusi Città conta meno di 500 anime, l’ultima stima di cui ho notizia è di 467 residenti nel centro storico.

Ora, se parte di questi investimenti fosse stata devoluta verso la costruzione di un parcheggio multipiani (zona via dei Longobardi, la “buca” naturale dietro la farmacia e davanti ai gabinetti) forse si poteva anche fare una campagna mirata a portare a Chiusi città famiglie che ripopolassero il paese, puntando sul fatto che Chiusi ha un facile accesso  sia all’autostrada che alla ferrovia, un clima che non è niente male ed è un paese “tranquillo” (non credo che la tranquillità venga a mancare se Chiusi venisse ripopolato).
Ho lasciato l’aspetto culturale per ultimo. 3000 mila anni di storia abbinati alla invidiabile posizione geografica, al clima ed alla tranquillità dovrebbero essere sufficienti elementi per invogliare il turista a soffermarsi a Chiusi. Del parcheggio ne ho già parlato, ci vorrebbe un posto in cui il turista possa stare. Il vecchio collegio delle suore potrebbe essere trasformato in una residenza di lusso, all’altezza di un 5 stelle. La residenza potrebbe fare un accordo con i ristoranti ed i bar di Chiusi città e del Lago ed il cliente potrebbe fare colazione , pranzo o cena in uno di questi posti.

Tornando alla riunione organizzata da Primapagina. Ho fatto un breve intervento perchè ho avuto la la sensazione che di queste cose non se ne parlasse, almeno dal punto di vista pratico. Come già detto su Chiusinews, se una buona parte della popolazione pensa che “Chiusi vada bene così” accetto la decisione che, però, non condividerò mai. Se una buona parte della popolazione pensa che così non va bene, che si faccia SENTIRE. L’alternativa sarebbe fare una campagna pubblicitaria più o meno su questi termini: Pensionati del mondo, venite a vivere a Chiusi, però poi dovrete prendere la macchina per andare a comprare un filone di pane, o un po’ di frutta o bere un caffe…Perchè questo è il futuro di Chiusi, se non viene ripopolato.