Il re dei giochi (Sellerio) è il terzo romanzo di Marco Malvaldi. Il giovane autore pisano ambienta i suoi gialli al barLume di Pineta, detto anche l’asilo senile. La squadra di investigatori che “collaborano” con il barrista Massimo, alla soluzione del caso, è formata da arzilli ottuagenari tra cui spicca Nonno Ampelio. La loro unica attività consiste nel presidiare il barLume passando al setaccio tutti gli avvenimenti di Pineta, piccola ed immaginaria località del litorale pisano, in un pettegolezzo toscano senza riguardi ed eufemismi.

Il re dei giochi è il nuovo biliardo intorno al quale si sono subito accampati Nonno Ampelio ed i suoi attempati compari per il rituale cazzeggio sugli avvenimenti locali, tra cui un tragico incidente stradale. Un ragazzino ha perso la vita e sua madre è in coma. Sono gli erdedi di un ricchissimo costruttore e la madre è anche segretaria di un politico impegnato nella campagna elettorale. Ma nulla fa pensare ad un omicidio, tanto che i vecchietti si lamentano ”Anche quest’anno sembrava d’aver trovato un bell’omicidio per passare il tempo e loro vengono a rovinarti tutto”. Poi però la donna viene maldestramente uccisa in ospedale. E le sapienti maldicenze dei quattro vecchietti offrono lo spunto alla mente ordinatrice del barrista (che si è laureato alla normale di Pisa) per l’intuizione logica.

I due precedenti romanzi di Malvaldi, sempre editi da Sellerio, che completano la “serie”, sono: La briscola in cinque e Il gioco delle tre carte.

Buona lettura.