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L’assessore Stefano Scaramelli: Non serve costruire a Querce al Pino
di Stefano Scaramelli
Colgo l’occasione di questo luogo di discussione ed approfondimento delle questioni politiche locali per provare a portare un contributo alla discussione che è in atto rispetto ad una questione che credo abbia bisogno di approfondimento e chiarezza.
Mi riferisco alla questione QUERCE AL PINO.
Facendo un po’ di cronistoria vorrei rammentare che nell’ormai lontano 2008 fu l’allora segretario comunale del PD Marco Nasorri a sottoporre all’attenzione dell’amministrazione comunale la necessità di valorizzare ulteriormente il casello autostradale. Tale impostazione venne raccolta nelle linee di indirizzo anche grazie ad una relazione allegata al riavvio del procedimento che individuava in quell’area un potenziale luogo di sviluppo, senza alludere a decisioni o fare conclusioni.
Personalmente, quale assessore alle attività produttive, commercio ed opere pubbliche, posi fin dall’ inizio la pregiudiziale del fatto che un potenziale sviluppo di quell’area non prevedesse nuova espansione commerciale che andasse in contrasto con il lavoro che stavo svolgendo da assessore a sostegno del centro commerciale naturale e del centro storico. In riferimento a tale tema tutt’ora sono di questo avviso come di recente detto in assemblea pubblica, e dichiarato al quotidiano la Nazione ed a TeleIdea in una intervista.
Discorso a parte merita il ragionamento rispetto alla potenziale espansione artigianale ed industriale vicino al casello autostradale. Nel corso del 2010, la divenuta in possesso dell’amministrazione comunale del centro carni, con i suoi 278 mila metri cubi potenziali, ha cambiato le carte in gioco, rendendo di fatto inutile e inopportuno ipotizzare oggi nuove espansioni in nuove aree così come ipotizzate nel 2009.
Va peraltro rimarcato come l’area che personalmente definisco ex-centro logistico, in quanto mai realizzato e mai realizzabile quale integrazione gomma-rotaia, andrebbe trasformata, in concertazione con i comuni limitrofi che condivisero la realizzazione delle urbanizzazioni, in area per insediamenti produttivi, magari connessi con la logistica anche in relazione gomma-gomma.
In sintesi voglio dire che, quale assessore di riferimento, non ravvedo la necessità di nuove localizzazioni di sviluppo ma bensì credo sia indispensabile riconvertire il centro carni per attrarre attività produttive ed artigianali magari collegate allo sviluppo delle energie rinnovabili, la riqualificazione del ex centro logistico e la riconversione urbanistica dell’area ex fornace per consentire insediamenti abitativi e di servizi.
Detto questo non so quale posizione assumerà in merito il mio partito nelle linee di indirizzo programmatico, ma mi auguro che possa raccogliere anche le mie indicazioni al pari di altre legittimamente espresse.
Ho sentito il dovere di fare chiarezza rispetto a questa mia posizione, in quanto troppe volte ultimamente si sono scritte e dette cose non corrispondenti alla verità.
Ringrazio fin d’ora i gestori del blog per l’opportunità di chiarezza che mi è stata concessa.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 1 febbraio 2011 alle 15:09, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Anche in un non lontano passato ci siamo resi conto che sono forze che sono sempre pronte ad infilarsi ed a formare tendenze e non solo, ma anche scelte di come spendere, dove, come e quanto. Spesso l’economia-ma è sempre così- non è neutra per sua natura. Dico soltanto che occorre un viatico che spiani la strada ad interventi altamente condivisi dalle forze politiche. Mi sembrerebbe il minimo. Ecco perchè la politica deve attrezzarsi al meglio, proponendo persone che non possano deludere la cittadinanza che richiede la massima trasparenza. Le forze per far questo esistono, ed è bene che non si arrendano dopo i pensieri giusti…….
circa 13 anni fa
Il sistema di alleanze è un fatto politico, ma non è disgiunto -se mi si permette- da un fatto tecnico, che ci deve pur essere se no nulla si realizza. Il fatto tecnico non è mai e solo tecnico, asettico ed a sè stante, ma nel suo dispiegarsi,- e qui si parla di grandi cubature dove reintervenire- coinvolge e privilegia gli uni a scapito degli altri molto spesso(proprietà, progettazione, movimento terra e terziario connesso ecc ecc) E’ da qui che deve partire un ragionamento per evitare manovre surrettizzie in corso d’opera. La tecnica è tecnica perchè risolve i problemi e questo è pacifico, ma risolvendo i problemi si va ad interferire anche su interessi, inevitabilmente è così e non ci si può fare nulla, ma mi sembra anche giusto e normale questo, fa parte del divenire sociale e dell’etica umana e quindi si sà che non debba essere demonizzato(dico così perchè talvolta- e si capisce che come dicono a Chiusi come da ogni altra parte del resto, siano molte le forze ”all’apposchio”, le quali si aspettano di essere privilegiate e vivono spesso psicologicamente condizioni di attesa spasmodica che secondo molti di questi non può essere delusa).
circa 13 anni fa
Sono d’accordo sul fatto di ” costruire una nuova stagione amministrativa che adotti nuovi metodi e nuovi contenuti ”, come dice Romanini e tutto questo è inequivocabile, ma a portarli avanti questi nuovi metodi e contenuti, perchè sono nuovi sulla carta e sulle intenzioni, ritengo che entrino in ballo altri inevitabili e doverosi passaggi ai quali dovrà sovraintendere la politica per la scelta di vie migliori o ritenute idonee alle realizzazioni.E’ sulla realizzazione dei programmi, e che le operazioni debbano essere fugatrici di ogni dubbio ed essere trasparenti, che ha sede l’aspettativa della cittadinanza, ed è il minimo, e che per addivenire a questo contino le persone è lapalissiano, eccome se contano! Ecco perchè mi sono permesso di proporre il dibattito su questo e sul sistema di alleanze.
circa 13 anni fa
Luca (Scaramelli) la questione del fidarci è irrilevante. Il fatto è importante in se perchè dimostra che è possibile incidere sulla politica locale a condizione di agire con determinazione e chiarezza di idee. La presa di posizione è senz’altro dovuta all’essere riusciti a mettere al centro del dibattito una questione che altrimenti sarebbe stata del tutto ignorata, aver creato prima interesse e poi consenso sull’opzione ” riuso dell’esistente”. L’obbiettivo non è giudicare (cosa peraltro legittima e che ciascuno di noi può fare) le ragioni della presa di posizione ma costruire le condizioni per una nuova stagione amministrativa che adotti nuovi metodi e nuovi contenuti. Mi pare che il metodo lo si sia individuato, ora si tratta di proseguire su questa strada definendo anche i contenuti.
circa 13 anni fa
se dobbiamo fidarci delle dichiarazioni di intenti in campagna elettorale, allora anche il sindaco ceccobao che si faceva fotografare insieme ai cittadini comuni nei manifesti promettendo che sarebbe stato il sindaco di tutti poteva essere valutato positivamente.
il grande francesco guccini in una sua canzone dice “bisogna saper scegliere in tempo non arrivarci per contrarietà”, si può apprezzare da un punto di vista personale il passo indietro di stefano scaramelli in seguito alla valutazione degli umori del paese, e questo è un successo anche del blog, ma politicamente dopo otto anni di amministrazione una dichiarazione a tre mesi dalle elezioni per me lascia il tempo che trova.
circa 13 anni fa
Non ritengo affatto che la differenza fra ”convinto o costretto” abbia poca rilevanza, tutt’altro. Registrato il fatto ”politico” della dichiarazione dui cui beninteso se ne deve tener conto, se mi si permette mi interessano anche le ragioni per le quali solo ora sia stata fatta tale uscita. Non voglio essere scambiato per ”Torquemada” ma saremmo anestetizzati se pensassimo che le folgorazioni sulla via di Damasco esistano davvero in certi casi. E’ tutto qui il motivo per il quale ho espresso il mio parere che occorra ”gente nuova”, senza andare verso spiacevoli personalismi sull’incensatura del ravvedimento o sulla critica della medesima.
Prendiamone atto della dichiarazione e basta, che per quello che esprime ci rasserena, ma consapevoli che tale mossa mostra tutti i suoi limiti sia per i tempi con i quali è stata espressa, sia per le modalità ,ma soprattutto per le possibili futuribili azioni nel divenire di ciò che era stato prima impostato.Fiorani dice che occorre non peccare d’ingenuità ed è vero, ma per non correre tale rischio in maniera sicura occorre che alla guida vi sia altra gente, quella di cui parlavo prima nel mio articolo al n. 17.Quella probabilmente la voterei anch’io, pur non essendo nè iscritto e tantomeno simpatizzante.
circa 13 anni fa
Anch’io la penso esattamente come Romano (Romanini).
Il fatto che l’assessore Scaramelli si sia pronunciato inequivocabilmente contro l’edificazione di Querce al Pino e abbia sostenuto (argomentando) che ci sono spazi a sufficienza per nuovi insediamenti produttivi senza consumare nuovo terreno agricolo è un fatto politico importante perchè sa di pietra tombale su quell’idea infausta.
Siamo riusciti a far crescere nell’opinione pubblica la consapevolezza su quanto si stava delineando su quell’area e non possiamo che essere contenti che quell’idea ormai è minoritaria nel paese.
Non sono così ingenuo da non chiedermi il perchè di questo tardivo pronunciamento pubblico, e ci sarà modo e tempo per discuterne.
Ma oggi preminente mi pare prendere atto che una dichiarazione chiara e impegnativa sia stata fatta perchè, sicuramente, avrà un peso rilevante sulla questione Querce al Pino.
circa 13 anni fa
Signori, non s’inventa nulla di quanto abbiamo già visto passare lungo il fiume! Ecco perchè ci vorrebbe una bella dose di Dash dentro tutti questi processi che portano alle individuazioni dei nomi pilotati, agenti all’Avana investiti da chi più conta per garantire la continuità, che fanno funzionare il partito da meccanismo che investe irrevocabilmente le persone, e che spesso li fà bruciare,come è anche stato. Non esiste classe politica adeguata? Ne tragga qualche conclusione il maggior partito. Secondo me gli uomini giusti invece ci sarebbero ed ho già espresso a suo tempo il mio pensiero. Non è senz’altro contro Stefano Scaramelli del quale nulla conosco (le personalizzazioni non mi sono mai piaciute) ma trovo molto ma molto pertinenti i commenti che sono seguiti di Lorenzoni, Luca Scaramelli e Daria Lottarini. Anche altri candidati paventati potrebbero seguire a ruota assimilandosi a Scaramelli, poichè anche questi ultimi mi pare che abbiano già dato ed il PD non può riproporre il vecchio. Vi sembra inconsistente o trascurabile questo fatto? Ciò che rischia di profilarsi all’orizzonte è la possibilità di trovarsi davanti a fatti compiuti. Ecco perchè occorre subito attrezzarsi! Che lo sappia anche chi per debolezza non riesce a darsi una collocazione all’interno del PD e trovi la forza di una giusta decisione, che non sia dispersiva e frammentaria, ma che in unione ad altri intenti formi una forza dalla quale prevalga un ”totale vento nuovo”, e se non prevalga dentro si abbia la forza di aggregarsi insieme ad altre forze dove ci si sente più rappresentati negli intenti che si avvertono essere più puliti. Non sarà mica una tragedia umana di quelle irreversibili e totali ?
circa 13 anni fa
Tutti a rallegrarsi della folgorazione sulla via di Damasco con Scaramelli. Paolo(Scattoni) giustamente però nota che c’è qualche ”discrasia” ed il rimpallo Scaramelli-Nasorri la può dire anche lunga. Lungi da fare gli Sherlock Holmes, rimane un fatto da chiarire molto ma molto fondamentale che le paventate utilizzazioni di Quercialpino in tal senso vistesi sempre più difficili abbiano ripiegato su strategie di attesa fidando nei ”nostri agenti all’Avana”. Non ci sarebbe affatto da stupirsi ed anche se potesse apparire un processo alle intenzioni ho detto e ribadisco il mio pensiero: occorre gente nuova e quando dico nuova dico non facente parte del trascorso establishment. Questi ”hanno già dato”, e cosi si darebbe un messaggio chiaro alla cittadinanza e si toglierebbe ogni vino dai fiaschi che poi si possa correre il rischio che fosse applicato il famoso detto napoletano. Era vecchio quanto il cucco anche l’altro:”Se non puoi battere il tuo nemico ti ci devi alleare”.Quindi anche questo potrebbe essere applicabile alla situazione.
circa 13 anni fa
Francamente sono deluso dal tenore dei commenti. Tutti concentrati a interpretare, valutare, stigmatizzare, contestare, rimproverare….. l’assessore per quello che ha detto. A me sembra che il vero dato politico consista nell’averlo fatto. Convinto o costretto ha poca rilevanza: il dibattito (affollato e appassionato) in corso su questo blog, le iniziative di Primapagina, le posizioni e la consapevolezza che si sono andate consolidando su alcune questioni cruciali dell’urbanistica hanno prodotto questa presa di posizione. Strumentale o convinta a chiarirlo saranno il tempo e l’efficacia delle idee e delle iniziative che i cittadini saranno (saremo) in grado di agire. Dobbiamo cogliere il segnale che un azione dal basso è stata in grado di modificare quello che sembrava immodificabile. Per questo è importante proseguire su questa strada con iniziative chiare e circostanziate.
circa 13 anni fa
Meglio tardi che mai? Mah… era meglio prima che poi. Ribadisco: per me la presa di posizione è tardiva e anche sospetta. Se l’assessore era contrario fin dal principio, perché non lo ha detto. E se non sa che posizione prenderà il suo partito, da chi pensa di essere candidato, dallo Spirito Santo? O magari dai possibili promotori di una alternativa? Mi pare una piroetta un po’ anomala, nel solito balletto… Che cosa non si fa pur di rimanere in sella… (quei numeri, la “colata”, li ha pensati e mesi nero su bianco il Pd, o qualcuno del Pd, o qualcuno dell’amministrazione. Scaramelli è nel Pd e anche nell’amministrazione. Mi pare più chiaro il suo silenzio precedente che la sortita attuale). Se è sincero che ci sta a fare ancora lì?
circa 13 anni fa
Ma insomma, quale è la linea ufficiale del PD chiusino a proposito delle aree destinate o da destinarsi ad attività produttive? Un pò di chiarezza non farebbe male, credo. E poi una cosa. Come pensa Scaramelli a ridare vita all’area della fornace? Ha mai parlato con l’attuale proprietà? Mi sa tanto di no… A ogni elezione sento sempre dire le stesse cose. A quest’ora Chiusi doveva essere un paesone di almeno 30.000 abitanti. Invece si scappa in Umbria…
circa 13 anni fa
Voglio credere a Stefano Scaramelli quando dice che è stato contrario fin da subito alla proposta di nuovi insediamenti a Querce al Pino, purtroppo la dichiarazione fatta in questo momento mi sembra una posizione da ultima spiaggia. Troppo opportunistica. Avrei rispettato anche un’idea favorevole a Querce al Pino, da parte di Scaramelli, pur non condividendola, ma questa corsa a posizionarsi sugli umori prevalenti non mi piace. Trovo molto appropriato il detto napoletano citato da Carlo Sacco.
circa 13 anni fa
C’è qualcosa che non torna. Mi sono andato a rileggere l’articolo di Tommaso Provvedi del 4 gennaio intitolato “Nasorri: il Pd dilaniato dai personalismi”. Si riportano ampi stralci di una dichiarazione dello stesso Nasorri che la Nazione ha pubblicato il 31 dicembre. Di quegli stralci uno in particolare ci interessa. Nasorri si dichiara contrario “a nuove espansioni urbanistiche a Querce al Pino, perché bisogna coniugare tutto con il giusto utilizzo del territorio, il contenimento della cementificazione e una crescita equilibrata”
Oggi Scaramelli ci dice che è invece di Nasorri l’idea di proporre all’Amministrazione lo sviluppo a Querce al Pino. Si tratta di due esponenti del PD. In due mesi non sono riusciti a chiarirsi?
circa 13 anni fa
La presa di posizione dell’Assessore Scaramelli mi pare una prima utile tappa sulla strada da percorrere per giungere alla definizione di un progetto per Chiusi. Condivisibili e condivise le due posizioni “pregiudiziali” su Querce al Pino e Frigomacello (ma anche della Fornace) di Scaramelli si tratta di proseguire nel percorso e individuare un’idea forte per mettere a sistema le risorse presenti e ricercare con il confronto pubblico la condivisione tra i cittadini e le forze sociali ed economiche e costringere così “la politica” a schierarsi, prendere nuovamente posizione.
circa 13 anni fa
sul meglio tardi che mai non sono daccordo perchè c’è un tempo per parlare e un tempo per tacere, adesso tutta questa corsa a chi costruisce meno per me puzza di bruciato, concordo con la teoria di marco (lorenzoni ) del vistosi perso, anche berlusconi qualche anno fa assediato da non mi ricordo quali rivendicazioni disse di essere comunista, che problema c’è all’occorrenza una dichiarazione non costa niente.
circa 13 anni fa
Oserei dire che Chiusinews, nella giornata in cui pubblica i suoi eccezionali numeri, ottiene anche il primo vero scoop. Finalmente qualcuno comincia a capire quali sono i giusti comportamenti di chi vuole essere un personaggio pubblico. La chiarezza, anche se tardiva, e forse sospetta, secondo il commento di Carlo Sacco, è però sempre apprezzabile. Speriamo che altri abbiano la stessa considerazione per i propri elettori e si cominci così ad avere un po’ di luce, dopo mesi di buio pesto.
circa 13 anni fa
Un plauso al sig Scaramelli. Una frase mi ha colpito……”detto questo non so quale posizione assumerà in merito il mio partito….”. Se ho capito bene se il Sig. Scaramelli verrà eletto Sindaco dovrà seguire la linea del Partito, anche se ne è evidentemente contrario. Ha mai pensato di far parte di una lista civica, fatta sul serio naturalmente e di base sinistra?
circa 13 anni fa
A far chiarezza ci vuole poco, basta volerlo. Ora nessuno potrà più dire che Stefano Scaramelli su Querce al Pino è reticente. Se si fosse espresso in questi termini quando il problema fu sollevato forse si sarebbero risparmiate polemiche e incomprensioni.
Comunque è una buona notizia e…meglio tardi che mai.
circa 13 anni fa
Per i prodotti alimentari esiste la “tracciabilità”. Per gli assessori no. Ci ha mesom un bel po’ Scaramelli a chiarire il suo pensiero. Se lo avesse fatto prima, magari quando uscirono i numeri della “colata” avrebbe evitato polemiche lunghe ed estenuanti, incomprensioni e forse oggi il Pd avrebbe un candidato a sindaco e un programma. Mi pare invece che vistoso perso, cerchi di recuperare consenso prendendo le distanze da una giunta di cui ha fatto parte. Torna in menyte una battuta di Groucho Marx (che non c’entra nulla con il più famoso Karl) : “Non mi iscriverei mai ad un partito che accettasse uno come me”.
Come dire: Buongiorno Scaramelli!
circa 13 anni fa
Mi rallegro per la precisazione dell’Assessore Scaramelli, anche se forse arriva con qualche settimana di ritardo; rimango invece molto perplesso che alcuni partiti si esprimano attraverso loro singoli rappresentanti ma quando poi si cerca – in base a queste dichiarazioni – di sintetizzarne la posizione ufficiale, la somma non porti per ora a nessun totale.
circa 13 anni fa
Caro Paolo, sarebbe proprio interessante saperlo come dici tu,dal momento che i diretti interessati(cioè gli iscritti e vorrei ribadirlo GLI ISCRITTI e CIOE’ I CITTADINI !!!) guarda caso non ne sapevano nulla, a quanto tu dici nella risposta!!Quando si dice le operazioni di vertice….e c’è chi si crede di cavarsela con una spallucciata..(cioè alzando le spalle quasi a significare l’inconsistenza di certe cose che vengono dette… ).Comunque Scaramelli se non altro ha ribadito la sua posizione ed ha fatto per quanto riguarda lui chiarezza su di un fatto preciso e deve essergli riconosciuto. Ricordiamoci però il detto napoletano che è sempre vigente e del quale occorre essere guardinghi e che riguarda il” corso d’opera amministrativo” e che recita” i nun sò fesso, ma faccio o’ fesso, pecchè facendo o’ fesso te faccio fesso”.E’ storia, e le ragioni del nodo centrale della commistione fra affari e politica non le abbiamo inventate noi.Ci sono e fanno la guerra ogni volta che possono. ecco perchè alla guida dei partiti occorre gente veramente diversa, da subito.
circa 13 anni fa
Quindi pare di capire che Ceccobao e Giglioni sono rimasti tra i pochi a sostenere la necessità di costruire capannoni a Querce al Pino. Mentre il fronte del no cresce di giorno in giorno.
Se tramonta questa bislacca idea non ci può fare che piacere.
circa 13 anni fa
Bene. Almeno un risultato è stato raggiunto. Stefano Scaramelli dice che lui non ha mai creduto alla soluzione Querce al Pino, soprattutto dopo che si sono resi disponibili 280.000 metri cubi sull’area del ex centro carni. La soluzione Querce al Pino, ci dice Scaramelli, fu proposta dal segretario comunale del PD Nasorri nel 2008 che aveva poi dato l’input all’amministrazione comunale. E come il mitico partito nato da pochi mesi aveva maturato quella indicazione? Sarebbe interessante saperlo. Noi modesti iscritti di questa decisione del segretario di allora non abbiamo mai avuto sentore. Forse qualcuno della base avrebbe da subito potuto suggerire che quella scelta era una cosa senza senso.