Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
La raccolta “porta a porta” non funzionerà senza il coivolgimento della popolazione
“Io miglioro”, questo è il titolo del depliant consegnato a tutte el famiglie, insieme ai sachetti per la raccolta “porta a porta” dei rifiuti.
Tutti i cittadini dovranno migliorarsi subito facendo una raccolta differenziata in modo più ordinato. Non potranno più buttare nell’indifferenziato ogni cosa. Oggi accade di vedere, specialmente nel cassonettto verde, un po’ di tutto, dai cartoni ai rami alle falciature.
Ma l’aspetto sul quale dovremo lavorare, partendo soprattutto dalle istituzioni, è il cambiamento di alcune abitudini che incidono sulla diminuzione della produzione dei rifiuti. Vero punto qualificante del problema.
Ne richiamimo alcuni:
-Il più semplice e attuabile da tutti è bere l’acqua del rubinetto o se proprio non si può fare a meno dell’acqua minerale usare quella in bottiglia di vetro con il vuoto a rendere, eliminando assolutamente quella con la bottiglia in plastica.
-Detersivi e latte fresco “alla spina”. Oggi non sono reperibili nella zona. Se qualche frequentatore del blog ha informazioni diverse sarebbe un bel servizio se ce lo comunicasse.
-Pannolini e assorbenti ecologici. E’ un aspetto del quale ci eravamo occupati in un altro articolo. Il comune ha in mente qualcosa per incentivarne l’uso?
-Il compostaggio domestico. L’organico è la parte più pesante del rifiuto domestico e quella che crea maggiori problemi quando finisce nell’indifferenziato. Il comune ha già distribuito dei compostaori. Credo che sia una pratica da incentivare in tutte quelle abitazioni che hanno la possibilità di smaltire l’organico nel proprio terreno attraverso cumuli, buche o compostori. Una pratica che dovrebbe essere poi soggetta a controllo ma comunque da incentivare anche con riduzioni di tariffe per tutte quelle famiglie che vi aderiscono.
Tutto questo però difficilmente darà i risultati sperati se non si metterà in campo da parte del comune o di Sienambiente una campagna di sensibilizzazione capillare della popolazione attraverso assemblee e quant’altro per verificare e aggiustare passo passo il cambiamento di abitudini che questa nuova pratica di raccolta dei rifiuti comporterà.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 2 febbraio 2011 alle 00:05, ed è archiviato come AMBIENTE, SOCIALE. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Grazie per le indicazioni. Certo senza un impegno anche della rete commerciale e delle istituzioni i comprtamenti “ecologici” non si espanderanno rapidamente tra molte persone, e quindi l’incidenza è minima.
Ma è sempre meglio di niente.
circa 13 anni fa
I detersivi alla spina si trovano alla Coop di Castiglione del Lago (anche se mi piacerebbe fare meno km e quindi produrre meno inquinamento per ricaricare il contenitore del detersivo. Sarebbe auspicabile che anche la Coop di Chiusi prendesse tale iniziativa) e inoltre è possibile trovarli a Sarteano presso il negozio del Commercio Equo e Solidale.
Per quanto riguarda il latte posso segnalare quello buonissimo del distributore di latte di Valiano.
Un saluto.
circa 13 anni fa
Riflessioni giuste che non vogliono dire che tutto questo sia stato un provvedimento che non doveva essere preso e quindi accettiamolo come una cosa positiva, ma tali riflessioni scaturiscono automaticamente da persone sensate che certi problemi se li pongono.Le problematiche poi si risolvono strada facendo beninteso ma occorre vigilare perchè non si arrivi a quel già rivisto che diceva Miccichè ed avere gli spazi di manovra nell’ambito di una riforma sostanziale come è questa per attuare quelle variazioni che consentano di rendere il provvedimento accettabile alla popolazione, fermo il fatto della risoluzione del problema del riciclo.
circa 13 anni fa
In un mio commento precedente ho espresso le stesse perplessità di Miccichè perché mi ricordo ancora l’indecenza di circa 15 anni fa, quando ancora non c’erano i cassonetti e veniva fatta la raccolta porta a porta, allora non differenziata, quando le vie del paese erano piene di sacchi della spazzatura rotti con i contenuti sversati per le strade fino all’ora di pranzo, e in qualche caso anche oltre e con i turisti che fotografavano lo spettacolo. L’iniziativa è senz’altro lodevole ma perché funzioni non serve solo la sensibilità dei cittadini ma anche un’ottima organizzazione da parte di chi la gestisce. Io ho dei dubbi su entrambe. Speriamo che mi sbagli.
circa 13 anni fa
Fuori discussione che quello della raccolta “porta a porta” – integrato con nuove abitudini, tra le quali quelle indicate da Anna Duchini – sia cosa buona e giusta. Ma la coda del diavolo spunta anche tra le intenzioni più virtuose.
La foto in basso si riferisce a come si presenta una via del centro di Siena la mattina prima delle 10. Francamente lo trovo esteticamente inaccettabile, a maggior ragione per una città come Siena. Mi chiedo poi se cani e gatti rispettano le ordinanze o aprono comunque i sacchetti? E poi, che succede d’estate con gli olezzi? Insomma credo che si debba “tarare” questa innovazione importante rispetto alla specificità dei luoghi evitando di passare passivamente da uno standard all’altro. Così nel nostro caso: Chiusi città è diversa dallo Scalo, i negozi dalle abitazioni; i palazzi condominiali sono diversi dalle case uni o bi familiari e la zona della Stazione ferroviaria andrà sicuramente considerata come area speciale.