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E’ Sel l’ago della bilancia
La vogliamo prendere a ridere? Prendiamola a ridere allora, fra il serio ed il faceto per cercare di sdrammatizzare la cosa : ”Torquemada è vivo e lotta insieme a noi”.
Assumendone tutte le caratteristiche estremistiche di tale personaggio, assassino torturatore ed eminenza grigia, belzebù infernale contro gli ”eretici od i supposti non convertiti”. Stavolta però cerchiamo di portarlo dall’altro lato della barricata, nel fronte opposto e vediamo la strada che si para d’innanzi.
Non sono mai stato una emminenza grigia ma un ragionamento politico-strategico veramente terra terra posso sempre tentare di farlo e quindi cerco di immedesimarmi dalla parte più sconveniente, più disastrosa ed estremista ma che sia dalla parte opposta dello schieramento: sarei io per un momento il Torquemada in questo senso (passatemi questa parte anche se mi viene da ridere, in senso critico e bonario s’intende). Cerco di spiegarmi. La nuova uscita e presa di posizione di Stefano Scaramelli riporta in gioco una questione importantissima e che poi è quella dei numeri poichè senza numeri non si va da nessuna parte. Potremmo fare tutte le elocubrazioni mentali che vogliamo, ma senza di essi nulla si crea.
A questo punto, vorrei dare uno spunto per una riflessione perchè altre forze diventano sostanziali secondo me per tutto quanto si possa andare a delineare. Una di queste forze, se non l’unica, è SEL, la quale si dice sia stimata al 7% se non erro. Una unione con tale forza diventerebbe quasi sostanziale e dagli umori e dall’aria che la mia immaginazione (si tratta solo di immaginazione e può essere definita una contorsione mentale benissimo) possa odorare a giudicare dal riposizionamento dei commenti dopo lo Scaramelli-day di ieri, che l’acqua portata al mulino delle alleanze diventi sostanziale, spostando il problema dal PD a SEL. Ho già espresso il mio parere di non iscritto e possibile simpatizzante esterno come credo che molti altri vi siano, ma non ho reticenze a riperlo tanto mi appare importante.
Tenete conto, è il parere ”dell’uomo qualunque” di un Giannini qualsiasi, ma ritengo che SEL abbia una potenzialità futura di grande calibro su tutto il territorio nazionale poichè i contenuti politici e strategici visti da sinistra sono altamente condivisibili secondo me e quindi nel ”localismo di Chiusi” secondo il mio modesto parere, non dovrebbe assumere una posizione indulgente e possibilista di fronte alla candidatura ringambata di Scaramelli o simili, ma considerare il suo appoggio a candidature di segno inequivocabilmente ben preciso (ed esistono dentro il PD e l’ho già detto quali siano: Benicchi…) poichè non basta, cari lettori, una proposizione come viene a profilarsi per dare l’assenso alla continuità mascherata (non si può dire altro) da novità. Non è una novità, lo sanno tutti e lo sanno anche dentro il PD, ed allora? Risiamo sempre al punto di partenza citato molte volte: non è politicamente ed eticamente accettabile anteporre o servirsi di ”vietnamiti del tipo Phan Thieu” che dovrebbero scappare con gli Americani, per andare ad occupare posti da dove -nel caso fosse un ” Sindaco governatore” del tipo Scaramelli, che dice di folgorarsi sulla via di Querce al Pino- sperare di rappresentare la novità. Con tutto questo voglio dire che personalmente penso che SEL debba pensare e costruire coalizioni ed essere aperta ad evenienze di altra natura.
Poi certo che non può prendere ordini ed è lo stesso partito che si posiziona e vota come crede meglio e la posizione democraticamente deve uscire dalla maggioranza di tale schieramento, ma tanto per dare un contributo ho sciorinato il mio attuale pensiero. Ed ho detto questo (proverbio napoletano incluso dell’io nun sò fesso”) perchè mi sembra che le cose nell’attuale fronte di partenza che si espresse nella saletta del teatro variegatamente sì, ma con delle indicazioni anche precise su certi fatti, si stiano riposizionando sulla via di una possibile e probabile accettazione delle nuove posizioni. Teniamo conto delle novità, per carità -ne prendiamo favorevolmente atto- ma da qui al fatto dell’accettabilità ci corrono anni luce-, dato il pregresso. Se tutto questo può sembrare che vada contro gli interessi individuali di qualcuno o di qualche gruppo, rintanato o meno che sia dentro a qualche partito, o facentene anche parte di maggioranza di quest’ultimo/i, PAZIENZA !!
Penso che occorra dare una risposta chiara, definitiva e liberata da ogni contraddizione, trasparente e politicamente accettabile da tutti, anche da chi politicamente la pensa al contrario: quella che la politica non può essere un mestiere (politicanti) ma deve essere intesa come un ”servizio” che si rende alla comunità. La commistione fra queste due condizioni è una di quelle condizioni che manda a fondo lo stesso concetto di politica, e questo non è accettabile da nessuno. E difatti la gente ne prende sempre più distanza. Forse non ho detto nulla di nuovo, se non col sarcasmo che qualche volta mi affiora in superfice, ma credo di essere stato chiaro.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 2 febbraio 2011 alle 16:05, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
Caro Miccichè, mi trovi talmente d’accordo che pagherei non sò quanto perchè si realizzasse una simile condizione,e la prima cosa alla quale terrei sarebbe che potesse GOVERNARE, non che facesse da comprimario stando al rimorchio, perchè tale ”valore primario” che dici tu fin’ora è stato quest’ultimo, e non solo a Chiusi. Credo anch’io che il difficile sia GOVERNARE , ma dimmi : ti è forse sembrato che a Chiusi abbiano GOVERNATO loro invece che i ”poteri forti”? (Banche, Fondazioni, Associazionismo-ammesso che sia un potere forte anche quest’ultimo, Ceccobao e comitati vari creati appositamente come riferimento al PD) oppure sono io che ho visto un film ? Sono stati messi in riga e si sono adeguati, ed ecco ciò che dissi nei precedenti articoli sul Blog, che ok per l’alleanza, ma se poi il prodotto non si condivide si esce si saluta e si augura buon viaggio invece di approvare sostanzialmente bilanci, destinazioni di fondi e via dicendo.Se non l’hanno fatto significa che il realizzato l’hanno condiviso , oppure no ? Dove erano ? Ed allora cosa si va a cercare di proseguire su tale terreno ? Per quanto mi riguarda anch’io penso che non ostante tutto vi sia gente votata ”all’abbraccio col PD a tutti i costi ”, ed è per questo che ho scritto l’articolo di fondo su SEL che mi sono sentito di scrivere, dicendo pacatamente che ” hanno già dato”. Non pretendo che sia il viatico che debba seguire SEL, poichè il programma e gli atti devono uscire logicamente dalle loro decisioni condivise internamente e per maggioranza, ma occorre che sappiano che vi sono anche persone che guardano a tali comportamenti e che prendono le loro decisioni su come schierarsi anche e soprattutto in seguito a tali decisioni. Mi domando, ma una lista di sinistra farebbe schifo a parecchi ? Non sarebbe un segnale nuovo come dici tu? Forse sono sogni ed allora continuiamo a sognare, mentre gli altri governano e cercano di decidere quello che aggrada loro, anche con i loro ”agenti all’Avana” ravveduti e folgorati sulla via di Querce al Pino.
circa 13 anni fa
Ho l’impressione che il valore primario di SEL sia essere partito di governo a Chiusi e in Italia. Non che sia da biasimare, anche perché stare pregiudizialmente all’opposizione è troppo facile; il difficile è governare; il difficilissimo è governare da sinistra moderna.
Ho paura però che l’abbraccio con il PD “a tutti i costi” faccia parte di indicazioni di rotta che vengono da ben più lontano che Siena; ci vorrebbe un atto di coraggio politico che credo non sia nelle corde dei dirigenti chiusini. E così dubito che SEL sfrutterà questo enorme potere che ha in mano, con il quale potrebbe persino portare a far riemergere nel PD chi sente la nostalgia di dire e fare qualcosa di sinistra oppure con il quale potrebbe coalizzare una quota di società civile tale da mettere in seria difficoltà elettorale quel PD che a noi non piace. Ma sono tutte ipotesi di scuola, non credo avverrà niente di tutto questo.
circa 13 anni fa
Quello che dice Sacco lo hanno capito in molti e non da ora.
La responsabilità del partito di Vendola a Chiusi è decisiva per il cambiamento che tutti chiedono.
Anch’io, da osservatore, penso che Sel debba decidere alla svelta. E non ci sono che due strade ragionevoli: o riescono a far emergere il nuovo nel Pd o si mettono alla testa di un ‘aggregazione di sinistra in competizione con il Pd.
Una riedizione dell’attuale maggioranza senza un radicale cambiamento di uomini e indirizzi sarebbe deleterio per Chiusi ma anche per le prospettive locali di un partito che è in vertiginosa ascesa.