di Paolo Scattoni

Chiusinews ha il non secondario pregio di mettere a disposizione il proprio archivio. Così oggi saltando qua è là fra gli articoli mi sono imbattutto in un articolo di Simone Agostinelli del 1 dicembre, che così concludeva:

Colgo l’occasione per ricordare che a breve partiranno dei Forum tematici, cioè degli incontri aperti a tutti, in cui ognuno sarà libero di portare il proprio contributo di idee, rispetto a determinati argomenti (vi informeremo quali) che serviranno come traccia per elaborare il nuovo programma amministrativo: quindi, animatori del blog, vi aspettiamo in massa”.

In un intervento successivo lo stesso Simone ci rassicurò dicendo che i forum ci sarebbe stati e che ci saremmo stancati a dibattere. In trepida attesa ci siamo anche allenati per non trovarci impreparati, a oltre due mesi dall’annuncio ancora niente.

In effetti il PD di Chiusi non ama molto il confronto con la popolazione,  e neppure quello con i propri iscritti. Un altro tesserato PD, mi diceva che le tre tessere sinora sottoscritte gli sono costate complessivamente 45 euro, considerando tutte le occasioni di dibattito e il tempo concesso per parlare avrebbe speso meno per una telefonata della stessa durata a una delle linee telefoniche porno, notoriamente molto care.

Eppure la recente iniziativa di Primapagina ha avuto un ottimo successo di pubblico e un’altrettanto significativa partecipazione al dibattito. E’ stato un dibattito civile che non ha certo rischiato di degenerare in scontro fisico come può avvenire in un’assemblea di autoferrotranvieri di Livorno, minacciati di licenziamento

Allora non si comprende perché la partecipazione debba essere considerata una fastidiosa attività, negando nella pratica quello che a parole è considerato un principio fondantivo del PD.

In questo blog da qualche mese alcuni invocano il dibattito organizzato da qualche organizzazione esterna ai partiti. Sino ad ora ho sperato che fosse il PD, nella sua qualità di forza politica che un tempo si sarebbe definita “egemone”, a farlo. Di fronte a questa inerzia, però, anche io sposo la proposta ed offro il mio impegno, se utile, per organizzare un dibattito sui problemi della nostra città.