Solo un altro blog targato WordPress…per riflettere sui fatti della città
Marcantonini: Giudicateci dai fatti
Credo che a tutti sfugga un aspetto molto importante che va al di là delle mere questioni procedurali o di chi comanda cosa. Sul tavolo della discussione cittadina, di piazza o istituzionali, ci sono alcune questioni molto importanti: i numeri del piano strutturale e la sua composizione, la trasparenza amministrativa e il controllo dell’attività di governo, la questione del centro carni oltre ad aspetti che investono la cultura e il turismo nella nostra cittadina. Vogliamo almeno riconoscere l’importanza del ruolo avuto da SEL in questa discussione ? Prendiamo una delle questioni. Forse quella attualmente più sentita: il piano strutturale.
Di recente l’assessore Scaramelli ha fatto presente la sua attuale contrarietà alla cubatura di Querce al Pino. Qualche giorno fa è uscito un documento di un gruppo del Pd dove chiaramente si dice che a Querce al Pino non si deve costriure. Molti altri esponenti di varie aree hanno preso coscienza del fatto appoggiando il fronte del no (non ultime certe associazioni di catagoria). Ebbene, l’aver sollevato la discussione da parte del nostro partito ed avere ottenuto la sua centralità nei programmi politici dei partiti oltre che la discussione pubblica lo possiamo considerare un merito politico o no ? Oppure tutto si riduce a chi compone una coalizione e a chi va a fare il sindaco?
Detto questo, per cultura politica io preferisco stare al governo piuttosto che all’opposizione anche se nello specifico chiusino sono convinto che servirebbe una forte opposizione in contrapposizione a quanto si è verificato negli ultimi anni. Preferisco stare al governo perchè è li che si può incidere veramente nelle scelte di governo a qualunque livello. Sono fortemente critico nei confronti del Pd di Chiusi ma per quanto le difficoltà di confronto esistano (e non per colpa nostra ma per una situazione difficile all’interno del PD stesso) spero di riuscire a portare ad un tavolo il nostro programma e di ottenere ciò che per noi e per la città è fondamentale. Non credo come dicono alcuni su questo blog che ormai è tardi.
Come ho già avuto modo di dire la campagna elettorale dura un mese e non un anno e quindi c’è tutto il tempo perchè la discussione possa portare a qualcosa e questo qualcosa sarà dentro o fuori.
Il buon Veltroni tre anni fa con il suo atteggiamento suicida ha permesso a Berlusconi di essere dove è ma cosa ancora peggiore a mio avviso, ha eliminato la sinistra dal parlamento con le conseguenze che tutti hanno sotto gli occhi e cioè una condizione sociale che ci ha riportato indietro di trent’anni.
Allora cosa preferirebbero alcuni critici ? La rappresentazione delle istanze di cui sopra dall’interno oppure una bella colata di cemento dal di fuori ? Non mi interessa partecipare personalmente e direttamente al governo del paese. Quello che mi interessa è Chiusi perchè qui sono cresciuto e qui voglio vivere. Ho le mie idee, che poi sono quelle del mio partito, e voglio portarle avanti. Qualunque sia la decisione che prenderà il mio partito a Chiusi io la rispetterò e se sbaglieremo ce lo direte. Ma per favore, basta processi alle intenzioni che non ci sono.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 9 febbraio 2011 alle 00:11, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
il proverbio napoletano del ”i nun sò fesso ma faccio o’ fesso pecchè facendo o’ fesso te faccio fesso” vale per tutti, non solo per il PD. E’ quanto sostengo da tempo. La precisione dei programmi o la loro vacuità non vuol dire nulla, oppure poco (il passato lo conferma). Mi si renderà ragione che l”importante siano gli atti e che siano questi che facciano e determinino la politica? Guardando indietro gli atti non sono stati consequenziali alle parole, almeno in parte, ed è sembrata purroppo ”normalità” tutto questo. Adesso siamo ad una scelta successiva ed anche di fronte ad un possibile scenario nuovo e quindi occorre tener conto della situazione ma anche della natura di quanto sia possibile concordare. Oltre al fatto politico è anche una questione di dignità di partito. Ecco perchè occorre aver timore che il non scritto-come dice Miccichè-permetta successivamente al voto, di spaziare con grande libertà. E questo lo sanno tutti, tutti dicono che occorre essere rigidi ma poi messi di fronte al fatto del governare si possa stemperare i propri pensieri nella vacuità della prassi che accetta tutto. E non è questa l’anima del proverbio napoletano sopracitato? E’ come l’elastico delle mutande che dove lo tiri arriva….E’ bene stare a vedere e dare il proprio consenso dopo un rigoroso esame di quello che ne esce. Senza alcun rimpianto.
circa 13 anni fa
Caro Stefano (Marcantonini), bene – come dici tu – avete vinto il primo round. Ora il paragone pare non sia più con il documento dei 16 ma con quello degli 11 (in questo gioco vince chi ha meno punti, mi sembra chiaro). La prossima tappa è vedere quanto di questo programma di SEL entrerà nel programmone di coalizione. (Successivamente il gioco prevede altri ostacoli da superare ma…una cosa per volta).
Nel frattempo ripropongo il quesito classico: quali punti sono qualificanti? Ve n’è qualcuno non-trattabile? C’è anima viva che può rispondere a questa semplice domanda? Essendo il documento del PD una delle basi più generiche che si possano immaginare, da ora in poi sembra che non sia più decisivo ciò che viene scritto ma il non scritto che permette, successivamente al voto, di spaziare poi con grande libertà. “Il programma – mi disse una volta un politico nazionale in vena di confidenze – è roba da anime belle; la politica è altra cosa”
circa 13 anni fa
E’ logico quello che ha detto Andrea(Micheletti), un partito può non stare nella coalizione e presentare una propria lista. Non è un problema di arroganza, è solo la regola, chi non accetta di firmare il documento programmatico non può partecipare alle primarie; è fuori e fa quello che vuole.
circa 13 anni fa
” Chiunque non accetti questa regola, sarà fuori dalla coalizione e potrà partecipare al voto con una lista civica.”
Ora va bene che siamo considerati tutti sudditi, però non esageriamo, caro simone agostinelli il pd legittimamente farà le sue scelte così come gli altri partiti, però stabilire anche cosa devono fare tutti gli altri partiti compresi che non saranno nella coalizione mi sembra un tantino arrogante, oppure come andiamo dicendo da un po’ è già tutto preconfezionato da un pezzo!?
circa 13 anni fa
In attesa dell’assemblea pubblica di SEL, il sito http://www.programmaperchiusi.it è stato da poco aggiornato con i contributi di iscritti e simpatizzanti pervenuti da forum e mail.
circa 13 anni fa
Chi sarà/starà fuori dalla coalizione potrà partecipare al voto anche con una propria lista elettorale e con il proprio simbolo.
circa 13 anni fa
Questa domanda dovresti farla ai 16 del PD invertendo i soggetti. Se trovi delle analogie tra il documento dei sedici e il programma di SEL vuol dire che SEL ha vinto il primo round in quanto il nostro programma è uscito molto prima dell’altro. DEl resto è quanto espresso nell’articolo. Sarebbe come dire che mio padre assomiglia a me.
Riguardo alla schematicità del nostro programma avresti ragione se non fosse che alcuni compagni stanno ultimando la sua definizione a seguito dei contributi durante gli incontri tematici. Appena definito (questione di ore se non è già stato fatto) sarà reso pubblico, anche se non so ancora in che modo (forse con una iniziativa pubblica ma non abbiamo una lira).
circa 13 anni fa
Agostinelli dice:
“…PD, SEL, PSI, RIFONDAZIONE e IDV(non so se questa sarà la composizione della coalizione)”
L’adesione alla coalizione è stata data solamente dal PSI. Per tutti gli altri è avviata la discussione
circa 13 anni fa
Per fare maggiore chiarezza e aiutare anche la comprensione di certi passaggi, è bene ricordare che chiunque voglia partecipare, come candidato, alle primarie di coalizione, oltre che raccogliere le firme necessarie, dovrà firmare un documento programmatico elaborato dalle forze che compongono l’alleanza di centrosinistra; un documento uguale per tutti, PD, SEL, PSI, RIFONDAZIONE e IDV(non so se questa sarà la composizione della coalizione). Chiunque non accetti questa regola, sarà fuori dalla coalizione e potrà partecipare al voto con una lista civica.
circa 13 anni fa
mi associo a quanto detto sopra………se SEL pubblicasse una tabella di marcia delle loro intenzioni, che poi verrà naturalmente rispettata, credo che non avrei nessuna difficoltà a chiamare il sig. Marcantonini: sig. Sindaco……è solo una mia idea.
circa 13 anni fa
E’ quello che ho osservato anch’io, da osservatore modesto e spesso non presente. A tale proposito ho esternato la mia delusione per questo fatto che hai detto tu Luciano(Fiorani), poichè avrei anche sperato che fossero uscite da SEL altre istanze che non quelle del sostanziale silenzio, istanze che avrebbero potuto condurre anche ad una ipotizzata lista di sinistra per Chiusi. Ma sarebbe stata poi poi tanto impossibile? In questo momento di crisi del PD se fossero scoppiate le contraddizioni interne invece di riposizionarsi su equilibri da monatgna che partorirà il ”topolino” od ancora peggio il” morvillo del deja vu”, ci sarebbe stato uno spazio politico per far convergere i rottamatori, i critici, gli indecisi, chi non vota, ed anche buona parte della società civile. Ed invece tutto questo non c’è stato od almeno sembra si possa allontanare sempre più. Vorrei capire cosa si attende in silenzio. Non mi sembra che possa essere una gran cosa date le premesse, ed anche date le premesse del PD! Ed è per questo che sono deluso. Capisco Marcantonini, ma non ci posso far nulla. Onore e merito ad aver evocato il problema e ad averlo portato al centro della discussione, ma avrei preferito che oltre ad aver ”scosso l’albero” avesse ”raccolto i frutti” con una mossa politica chiara dalla quale ci si poteva forse anche attendere una candidatura a Sindaco, se ci fossero state le auspicate conseguenze della spaccatura plateale del PD.
Una lista di sinistra non sarebbe stata forse impossibile e qualche uomo giusto sarebbe anche potuto emergere dalle file di SEL. Invece così non è, e sinceramente me ne dispiace.
circa 13 anni fa
Caro Stefano(Marcantonini), partiamo dal fatto che gli spunti programmatici di SEL andavano benissimo ai primi di Ottobre ma a Febbraio inoltrato sono ormai diventati troppo concisi e mancano di una “narrazione” organica, di un’anima che li colleghi facendoli diventare un Programma per Chiusi, cioè una visione complessiva su come gestire il futuro; dall’altro è necessario apprezzare la specificità di Sinistra, Ecologia e Libertà. Che differenza c’è, per esempio, con il documento dei 16 del PD? SEL è solo una articolazione elettorale a beneficio del Vendolismo oppure si distanzia dal PD perché è portatrice di istanze “altre” e, alcune di esse, irrinunciabili? Ma quali? Se poi nascerà una coalizione e un programma comune, chi saprà su che cosa, eventualmente, il risultato sarà stato il frutto di un compromesso? La politica è programmi ma anche credibilità; per avere credibilità occorrono persone adeguate e chiarezza nelle proposte. Governare è un’aspirazione sana e condivisibile; governare a tutti i costi no. Lo stadio nuovo è una scelta condivisa da SEL oppure subita? E poi…un partito di quasi il 10% dovrebbe credere un po’ più in se stesso!
circa 13 anni fa
Apprezzo la franchezza e l’orgoglio di Marcantonini e pure la sua disponibilità a confrontarsi e discutere. Doti rare nel panorama locale.
Nel merito: non ho alcuna difficoltà a riconoscere a Sel di aver parlato chiaro e in epoca non sospetta sia sul Piano strutturale che su Querce al Pino e di aver presentato delle linee programmatiche già da diversi mesi. Di aver posto con chiarezza il problema della discontinuità fin dalle dimissioni di Ceccobao.
Ciò che non condivido, e l’ho detto svariate volte, è l’atteggiamento attendista e coperto tenuto in questi mesi. Se Sel non si fosse adagiato sui tempi e i problemi interni al Pd, e avesse parlato con franchezza alla popolazione, in questi mesi probabilmente avrebbe trovato tanti cittadini e tanti “compagni di strada” disposti a sostenere le sue posizioni. E oggi, sicuramente, avrebbe potuto “spendere” una maggiore credibilità e un maggior peso.