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Ecco il documento ufficiale del Pd
Pubblichiamo il documento ufficiale con cui il Pd va agli incontri di coalizione.
Il documento è stato approvato dall’assemblea comunale del partito del 2 febbraio con 11 voti a favore e 11 astenuti.
FAVOREVOLI: Catia Bagiana, Simona Cardaioli, Luca Ceccobao, Marco Ceccuzzi, Pamela Fatichenti, Paolo Giglioni, Sara Marchini, Catia Petraccelli, Doretta Rossi, Carla Sarteanese, Stefano Scaramelli.
ASTENUTI: Simone Agostinelli, Massimo Giulio Benicchi, Marco Ciarini, Altero Culicchi, Daniele Fiaschi, Carlo Giulietti, Alessandra Massarelli, Massimiliano Minotti, Michele Trabalzini, Marco Nasorri, Gisella Zazzaretta.
Con questo documento il Pd chiusino vuole avviare nella coalizione di centrosinistra una riflessione politico-programmatica, in vista delle elezioni amministrative di primavera, che ci porti alla condivisione della città del futuro, del percorso per l’individuazione delle candidature.
La maggioranza di centrosinistra a Chiusi, durante questi anni è stata coesa, ha condiviso scelete importatnti, convinta di intraprendere un lungo viaggio. Il nostro progetto politico non a caso è stato punto di riferimento per tutta la provincia. Per noi al di là dei mutamenti del quadro politico di questi anni, il progetto del centrosinistra rimane valido, sia come punto di incontro delle varie culture politiche che lo compongono, laiche socialiste e cattoliche, sia come rappresentanza sociale, dal mondo del lavoro, dell’imprenditoria, del volontariato alle nuove forme di lavoro precario.
Quello che ci proponiamo per il prossimo fututro è la definizione e costruzione di un percorso partecipato e di confronto con la società chiusina in tutte le su componenti anche attraverso nuove forme di partecipazione ai processi decisionali del governo locale, valorizzando il mondo del volontariato e dell’associazionismo, attraverso la creazione di apposite consulte permanenti per l’elaborazione di un programma politico-amministrativo in grado di rilanciare il nostro territorio e le sue energie. Questo percorso pur prendendo le mosse da ciò che è già stato fatto dalla passata amministrazione, su cui diamo un giudizio sostanzialmente positivo, deve approdare ora ad una fase nuova e rinnovata.
Nel tracciare le linee del nostro progetto politico non possiamo dimenticare che la crisi economica e sociale sta attraversando anche il nostro territorio. Sono già presenti, infatti, situazioni di difficoltà sia nel mondo imprenditoriale sia nei livelli occupazionali. Questo provoca una maggiore richiesta di protezione sociale, di ulteriori garanzie per il mantenimento dei servizi erogati dagli enti locali. Nel contempo le amministrazioni locali, le province e le ragioni si trovano con molte meno risorse, con un governo nazionale che non ha sauto mettere in campo nessuna iniziativa contro la crisi, tranne quello di tagli lineari agli enti locali. La sola regione Toscana ha subito un taglio di 470 milioni nel 2011 e 600 milioni nel 2012. I più colpiti (il 70%) sono come sempre gli enti locali e le province.
Sempre di più il governo locale dovrà essere vicino ai cittadini perchè le scelte che dovremo fare saranno condizionate da minori risorse e crescenti bisogni del tessuto sociale. In tale contesto dovremo essere capaci di fare scelte condivise sapendo individuare collettivamente le priorità. L’obbiettivo primario è mantenere un alto livello dei servizi fino ad oggi erogati con riferimento ai settori sociale, sanitario e del sistema dei trasporti, cercando di attenuare il rischio, in parte già presente, di un impoverimento dell’offerta conplessiva.
Oggi la crisi economica e soprattutto occupazionale è quanto mai grave e i suoi effetti saranno ancora lunghi. La difficile situazione economica l’inadeguatezza del governo hanno pesantemente aggravato i nostri mali storici: un milione di occupati in meno da aprile 2008 e quasi un milione di lavoratori a reddito tagliato dalla collocazione in cassa integrazione nel 2009. Soffrono in particolare, i giovani per i quali il tasso di discoccupazione si è impennato di oltre 7 punti percentuali (al 30%) e per i quali sono spesso assenti sostegni al reddito. Il tasso di occupazione è caduto di quasi tre punti negli ultimi 18 mesi (dal 59% al 56%). Anche il nostro territorio è colpito pesantemente e abbiamo bisogno sia di interventi che contrastino e contengano la crisi, ma anche di idee nuove per raccogliere la sfida che proviene dai nuovi filoni di sviluppo, come le nanotecnologie e la green economy.
Chiusi ha molte energie vitali, un volto nobile rappresentato dalla sua storia: la Chiusi etrusca e romana, la Chiusi del centro storico con le sue potenzialità inespresse, ma anche risorse valorizzate e da valorizzare. In particolare dovremo concentrarci su tre aspetti fondmentali della Chiusi 2011:
-Il nodo logistico
-La rete industriale e artigianale
-Il serore terziario e commerciale dello scalo
Lo strumento del Piano strutturale deve ridisegnare la città del futuro e deve essere calibrato sui reali bisogni della comunità sotto il profilo delo sviluppo economico, sociale e culturale e l’iter formativo dello stesso deve rispettare il principio della più ampia trasparenza e partecipazione, partendo dalla valorizzazione delle risorse essenziali dl territori dentro una programmazione di area coerente con quanto previsto dagli strumenti urbanistici di livello superiore. La priorità è la riqualificazione e il recupero dell’esistente, il centro commerciale naturale di Chiusi stazione è un valido riferimento per quanto riguarda lo sviluppo economico di Chiusi nella sua accezione territoriale più ampia e un modello di utilizzo dell’esistente più consono ai bisogni commerciali del nostro paese. La futura amministrazione dovrà mettere in campo iniziative adeguate per la riqualificazione di piccoli e grandi contenitori dismessi di proprietà privata, come la ex fornace di Montorio. Questo intervento può divenire un volano anche per il recupero di altri volumi minori, ma comunque importanti e strategici, presenti nel tessuto dell’edificato. Dovranno essere attivati provvedimenti che abbiano l’effetto di interrompere l’immobilismo e di rilanciare investimenti orientati a soddisfare esigenze, a svolgere servizi e funzioni di interesse collettivo. Il passaggio propritario dell’ex centro carni la comune rappresenta una novità essenziale, fornisce la possibilità di riconversione per attrarre attività produttive e artigianali collegate anche allo sviluppo di energie rinnovabili. Dovremo riqualificare le aree del centro logistico, in relazione ad una reale domanda di mercate per attrarre interventi in tale zone soprattutto a livello ferroviario.
Dentro questo quadro risulta importante, anche la definizione di un accordo con i comuni di Cetona e San Casciano dei Bagni da intendersi come strumento di sviluppo del tessuto produttivo e infrastrutturale.
Si dovrà pensare ad adeguati interventi di potenziamnto del sistema viario di raccordo con i caselli autostradali di Fabro e Querce al Pino, unitamente alle funzioni infrastrutturali del nodo ferroviario di Chiusi, si possono prefigurare le due zone delle Biffe e di Po’ Bandino unite in un polo produttivo di carattere sovracomunale, caratterizzato da una buona accessibilità e da una migliore capacità di attrazione e competitività.
In merito alla viabilità è da evidenziare la necessità di riorganizare il sistema viario del nostro territorio comunale, con particolare riferimento all’area pertinente il casello autostradale, il completamento della rotatoria della Fontina e una viabilità parallela alla SP 146, al fine di migliorare l’integrazione tra Chiusi città e Chiusi scalo, da intendersi anche come secondo accesso al centro storico, insieme al completamento della 326.
Per quanto riguarda le altre frazioni occorre proseguire nella riqualificazione urbana attraverso la riqualificazione di servizi pubblici essenziali, oltre che alla dotazione di strutture necessarie a livello socio culturale.
Altro punto importante delle linee di indirizzo programmatico sono il miglioramento dell’offerta formativa e scolastica, in stretto rapporto con il mondo del lavoro, con particolare attenzione allo sviluppo di indirizzi formati, nell’ambito della green economy e delel fonti di energie rinnovabili.
Tutto questo per riqualificare il livello di professionalità delle nuove generazioni collegate alla possibilità di innovativi sbocchi occupazionali. L’integrazione sociale dei migranti risulta una necessità in quanto a Chiusi questa presenza rappresenta all’incirca il 10% della popolazione esistente. E’ una risorsa, esprime un bisogno di coesione sociale che non può essere risolto solo con risposte di ordine pubblico.
Infine una particolare attenzione dovrà essere messa nel rilancio delle politiche di area con la Valdichiana e con la vicina Umbria.
Stampa l'articolo | Questo articolo è stato pubblicato da lucianofiorani il 9 febbraio 2011 alle 13:34, ed è archiviato come POLITICA. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso RSS 2.0. Sia i commenti sia i ping sono disattivati. |
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circa 13 anni fa
leggo da cittadina che si informa sperando di trovare un programma comprensibile e chiaro, cercando anche “tra le righe” riposte a domanda che da anni assillano tutta la cittadinanza “Il centro carni”, “la fornce”,” chiusi scalo che fatica nell’essere il riferimento commerciale”, soluzioni ad un ufficio tecnico “difficile da gestire”, non trovo niente di tutto questo, ma in calce al documento la frase”Infine una particolare attenzione dovrà essere messa nel rilancio delle politiche di area con la Valdichiana e con la vicina Umbria” che mi ricorda con cocente indignazione le parole pronunciate alla presentazione del bilancio dall’assessore ai lavori pubblici “è inutile insistere nel volere un rapporto con la vicina umbria, è una partita persa”.
Quello che mi piacerebbe? o che vorrei? un programma che indichi percorsi chiari, che ne elenchi le fasi di attuazione e soprattutto non lasci “tutte le porte aperte” scusate l’ aforismo banale “per chi non sà dove andare nessuna strada è quella giusta”
circa 13 anni fa
Eh si….un partito ha dinamiche tutte sue….
SUSANNA(toccandosi la fronte) La ragione l’ho qui.
FIGARO (facendo lo stesso) Perché non puoi far che passi un po’ qui?”
“Le Nozze di Figaro” (Da Ponte/Mozart)
circa 13 anni fa
Un partito ha dinamiche tutte sue e chi ne fa parte lo percepisce come patrimonio proprio: è difficile distruggere quello che si spera di veder crescere domani. Sono pie illusioni? Si sa, la via dell’inferno è lastricata di pie illusioni e buoni propositi ma, qualche volta, satana è distratto .
circa 13 anni fa
Astensione costruttiva, disarticolazione strutturante, cautela esplosiva ma non indebolente, convergenze parallele non radicalmente divergenti e divergenze convergenti potenzialmente negoziali….sono esausto ma finalmente ho capito di cosa stiamo parlando.
circa 13 anni fa
Credo che l’astensione non sia dovuta ad acquiescenza. Ci vedo piuttosto un tentativo di consentire comunque al partito la possibilità di lavorare. Se un’astensione così larga indebolisce l’azione e la capacità di negoziato nei confronti degli alleati, il voto contrario sarebbe stato esplosivo. Non dimentichiamo che il documento dei 16 era comunque un contributo, non una disarticolazione.
circa 13 anni fa
Siccome spesso leggendo e scrivendo mi ritornano alla mente slogan, detti, esternazioni, voglio ripetere quello che ho già detto almeno 3 volte nei passati articoli anche se non sono parole mie:” Spesso le persone positive si fermano troppo presto dopo i pensieri giusti. Da qui le grandi difformità che sono nel mondo”.
circa 13 anni fa
credo che nel commento di paolo miccichè n.15 ci sia una grande verità, chi anche astenedosi comunque avalla il documento ufficiale del pd si pone sullo stesso piano di chi ha votato a favore, a meno che non sia un primo distinguo preludio a una mossa veramente coraggiosa, altrimenti in poco tempo tutte le differenze si diluiranno e non ne resterà traccia.
circa 13 anni fa
Marco Lorenzoni, non esiste un partito del blog, i gestori, se così si chiamano (non conosco il termine esatto), lo hanno specificato molto spesso. La necessità di sintetizzare porta a ridurre al minimo le espressioni. Per “noi del blog” intendevo semplicemente “quelli che dedicano una parte del loro tempo ad esprimere le proprie idee nell’unico spazio a disposizione per farlo, e che non sono presi in considerazione da quella dirigenza politica a cui piace credere e far credere che tutti la pensino come loro.” Sai benissimo che sul ruolo della libera stampa la penso come te e con te spesso ho solidarizzato.
circa 13 anni fa
Personalmente ho simpatia per Massimo Benicchi, ma se anche lui avvalla tutto ciò piegando il capo, alla fine….”per me pari sono”; così si diventa inevitabilmente conniventi di come vengono spese ingenti somme di soldi pubblici in operazioni spericolate e discutibili, per poi magari aumentare le tasse dragando altre risorse con lo slogan: “la Crisi ci divora, aiuto!” oppure tagliando importanti Servizi sociali.
Per usare un linguaggio di pura “filologia leghista”: questo sarebbe proprio il momento giusto per mostrare la palle!
circa 13 anni fa
Non penso che non siano in grado di capire che dovrebbero presentarsi almeno con volti nuovi. Non lo vogliono e non lo possono fare perchè dietro i volti ci sono idee e interessi diversi.
E’ il blocco di potere che si è costituito in questi anni intorno al Pd che detta la linea e di un Benicchi o di una Zazzaretta probabilmente non si fidano.
E, per quanto li conosco, fanno bene perchè nè Massimo nè la Gisella fanno parte del giro che ha spolpato Chiusi.
circa 13 anni fa
E’ chiaro che fino a quando si rimane a livello di chiacchiere è un conto, ma se si discute sui fatti (e i due documenti, quello dei “16″ e quello ufficiale, sono fatti) la nebbia si dirada e vengono fuori le differenze.
E vorrebbero governare la città sulla base di queste tre paginette generiche che non dicono nulla?
E’ la fotografia di quello che può esprimere oggi il maggior partito di Chiusi. e come dice giustamente Marco (Lorenzoni) è la fotografia del nulla.
circa 13 anni fa
Giorgio si lamenta della scarsa considerazione per “noi del blog” (che vuol dire che c’è un partito del blog?). Non è mica una novità, la scarsa considerazione per l’informazione: a primapagina che esiste da 20 anni, ha sede a Chiusi ed è il giornale con il più alto numero di lettori abituali a Chiusi, il Pd, prima i Ds, e anche il Comune non inviavano nemmeno comunicati stampa. C’è voluto un “reclamo ufficiale” per avere almeno quelli del Comune. E anche adesso i vari Giglioni, Scaramelli, Ciarini si guardano bene dall’intervenire sul giornale… Da Giglioni, l’ultimo intervento ricevuto riguardava, qualche mese fa, la legge 626 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.. E questa è un altra prova di quanto dicevo nel commento precedente… Certo, non tutti nel Pd – come ho già scritto altre volte – sono uguali. Massimo Benicchi per eempio è di altra pasta. Ma ho l’impresisone che non sarà candidato a sindaco, probabilmente nemmeno alle primarie… Non sono i Benicchi il volto del Pd…
circa 13 anni fa
Con queste idee e proposte Chiusi uscirebbe dalla crisi?
Il mio comemnto articolato è sul sito di primapagina, ma questa roba mi sembra la “fotografia del nulla”, cioè la fotografia di quello che è in questo momento il Pd a livello locale. Serve qualche altra prova per dire che il Pd non è pi in grado di governare la città e che attardarsi ad aspettare le mosse di questo o quel dirigente del Pd è solo perdita di tempo e scelta miope nei confronti di Chiusi e di chi ci abita? Dai commenti mi pare che anche alcuni iscritti al pd se ne stiano rendendo conto dopo aver sperato chissà cosa…
circa 13 anni fa
Scusate se questa volta mi tocca fare il difensore del Pd. Anzi più che il difensore il chiaritore, infatti le matasse politiche si sono talmente ingarbugliate che è sempre più difficile capire quello che sta succedendo. Dagli interventi di Simone Agostinelli mi pare di aver capito che questo documento è minimalista perché non è quello programmatico, ma è quello che deve essere approvato da chi vuol far parte della coalizione per poi poter effettuare le primarie. E quindi è logico (secondo loro) che non ci debbano essere argomenti causa di possibili conflitti. Dopodiché, una volta fatte eventualmente le primarie, verrà tutto rimesso in discussione? E se sorgeranno conflitti su alcuni temi scottanti, la coalizione che ha firmato il documento minimalista saltera? E se le primarie le avesse vinte un candidato non Pd, che cosa farà, si dimetterà da vincitore delle primarie perché il suo partito non si riconosce più nella coalizione? Oppure sono tutti convinti che le eventuali primarie le vincerà un candidato del Pd per cui questo problema non si porra? La confusione sta sfiorando la pazzia! Ma perché qualcuno non si degna di spiegare chiaramente e ufficialmente come stanno le cose? Ma non a noi del blog, ritenuti indegni di tanta considerazione, ma ai cittadini di Chiusi sulla cui pelle si sta giocando al gioco dei piccoli politici.
circa 13 anni fa
Mi piace il “nodo logistico” come prima cosa da fare nella lista!
circa 13 anni fa
Certo dopo 15 anni dalla legge che obbliga alla redazione di un nuovo piano regolatore, 13 anni dal primo avvio del procedimento e se mi permettete dopo tre anni dalla fondazione del PD un “manifesto” ellettorale senza alcun cenno all’urbanistica è a dir poco ridicolo.
circa 13 anni fa
concordo con il commento di anna duchini quando dice che è un documento per chiedere un voto in bianco, sugli alleati non è che abboccheranno, il problema è se vogliono fare un accordo a qualunque costo il documento non li impegna in nessun modo per questo è così neutro, in questo modo intanto si fanno le coalizioni si comincia a governare poi vedremo, magari confidando sul fatto che qualche rompiscatole alla lunga si stanchi di star lì a fare le pulci a tutto.
circa 13 anni fa
Metà dei quadri del partito non credono in questa roba e vorrebebro rivogarla alla coalizione.
Sull’altro documento (quello dei 16) qualche idea c’è e sul Piano strutturale e Querce al Pino almeno venivano dette parole chiare.
Se gli altri abboccano son proprio dei pesci, ma Rifondazione ieri sera ha abbandonato il tavolo.
circa 13 anni fa
al di la dei contenuti estremamente generici il documento sembra scritto da un partito che è stato sempre all’opposizione.
ma il nodo principale sul quale riflettere è quale forza ha questo documento se addirittura non è stato votato dallo stesso numero di persone che lo hanno approvato, e che significato ha quell’astensione? in sostanza un partito diviso esattamente a metà, come molti hanno scritto in questi mesi evidentemente senza acredine ma conoscendo la realtà, quale credibilità ha per il futuro del nostro comune?
circa 13 anni fa
scusate, CON le strutture che abbiamo?
circa 13 anni fa
Mi sembra un documento un po’ troppo generico, che suscita diverse domande. Di fronte ad un interlocutore forte, quali sono gli elementi irrinunciabili? Quali problemi avranno la priorità? Ad es., il problema dell’integrazione. Noi abbiamo una situazione di circa 2000 immigrati non italiani, con una serie di indicatori “al brutto” (si veda l’intervento di Scattoni di qualche tempo fa). Uno dei possibili problemi sarà quello di coniugare la pressione di domanda per servizi e l’effettiva disponibilità degli stessi – dalla casa all’asilo, dal trasporto scolastico al servizio agli anziani -. Ma con i tagli di circa il 70% sui bilanci regionali, queste esigenze andranno a cozzare, ad es., con le coperture di Cassa Integrazione che finora garantiva la Regione. Chi avrà la priorità? I servizi o la CIG? Gli interventi sul turismo come si sostanzieranno? Bastano gli Etruschi o occorre una politica di richiamo “multistrato”? E la gestione dei servizi dovrà essere in outsourcing o possiamo garantire livelli di qualità impegno le strutture che abbiamo?
circa 13 anni fa
Finalmente un bel programma di Sinistra, innovativo e gravido di spunti! Unica mancanza, se posso permettermi, un auspicio per la Pace del Mondo, ma si può facilmente aggiungere in coda….
circa 13 anni fa
Complimenti per la complessità della elaborazione delle idee. e delle proposte.
Chiara la posizione su Querce al Pino, la politica culturale, quella turistica, quella sociale e quella sportiva, specialmente con i richiami al nuovo mega imianto e a quello vecchio.
E’ proprio un bel programma, completo ed esaustivo per andare a chiedere un bel voto in bianco.